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La voragine senza fondo degli orrori infiniti. L’Abisso è un posto caotico e violento abitato dai demoni, in particolare la razza chiamata Tanar’ri. Esistono in tutte le forme e dimensioni, infiniti come gli strati che compongono questo piano.
Descrizione
Ci sono tre priorità per un tagliaccio nell’Abisso: primo – sopravvivere al territorio e al clima, secondo – evitare di essere divorato, e terzo – cercare cibo e acqua che non siano contaminati o velenosi.
Per il resto, nulla è impossibile per un rosso che riesca a sopravvivere in mezzo alla spietata follia di questo piano.
L’Abisso incarna tutto ciò che è brutto, malvagio e caotico in un infinita varietà di strati.
I racconti che ci arrivano da chi è riuscito a tornare parlano di strati che rubano le memorie, che fanno marcire un corpo dall’interno, che cambiano l’allineamento; mondi dove regna una perenne frenesia di uccidersi e divorarsi l’un l’altro per sopravvivere, o luoghi di oscurità assoluta dove si sopravvive col solo senso dell’olfatto, o dove il gelo ruba la stessa essenza vitale dalle creature mortali, oppure spazi completamente vuoti, deserti, privi di ogni cosa compresa l’aria; ci sono strati talmente affollati da chasme e mani che le creature devono farsi strada tra i corpi verso la superficie dell’orda per non rimanerne schiacciate. Non esiste nessuna connotazione ricorrente che unifichi i vari mondi abissali, se non la loro natura inospitale, con laghi di acido, nubi tossiche, rocce affilate, distese di magma, deserti di sale o intere pianure di insetti famelici.
La tradizione popolare vuole l’Abisso come composto da 666 strati, una stima fatta poichè l’idea di infiniti mondi di caos ognuno diverso dall'altro risulta quasi inconcepibile. La realtà è che l'Abisso ha il maggior numero di strati, e quindi potenzialmente anche di abitanti, di tutti i Piani Esterni. Nessun saggio o studioso è stato in grado di visitare e catalogare tutti i suoi strati.
Collegamenti
I punti di accesso più noti all'Abisso sono due, un portale nelle Terre esterne, nella città di Plague Mort e il Fiume Stige. Entrambi questi accessi conducono alla Pianura dei portali infiniti, detta anche Pazunia, punto di partenza per ogni esplorazione dell'Abisso. Altri portali non catalogati si trovano sicuramente sparsi in giro per tutti i Piani.
“Non c'è un tema unico per la natura fisica degli strati dell'Abisso, eccetto che sono tutti incredibilmente ostili. Alcuni sono mari infiniti di sale pungente o fumante acido. Altri sono pianure di roccia e lava, con atmosfere di fumi soffocanti. Altri ancora sono molto peggio. La razza dei tanar'ri, demoni di terrificante potenza, domina questo piano. Gli déi dell'abisso sono potenze demoniache dalla malvagità illimitata…”1
Natura dell’Abisso
L’Abisso combina l’essenza del male con quella del caos, dando luogo ad un piano violento, terribile e distorto, dove il più forte sopravvive a spese del più debole. la carne e lo spirito di chi giunge nell’Abisso vengono corrotti in maniera più o meno evidente o rapida dalla malvagità quasi palpabile del piano.
L’Abisso, come tutti i suoi abitanti, ha un allineamento chiaramente Caotico Malvagio. Qui non c’è nessuna polizia segreta, nessuno stato ordinato, non ci sono informatori che spiano ogni mossa, niente pattuglie organizzate che battono il territorio. L’Abisso è molto diverso da Baator, qui regnano violenza e crudeltà allo stato grezzo, e il pericolo è dietro l’angolo proprio perché non si sa cosa può esserci in agguato.
Le fazioni non hanno posto nell’Abisso. I Signori dei Demoni non tollerano interferenze di potere, e gli abitanti dell’Abisso non sono interessati a inutili filosofeggiamenti ma al semplice e crudo potere. I pochi seguaci della Trista Cabala, dei Cinerei, dei Predestinati o dei Custodi del Fato qui hanno vita dura.
Magia nell’Abisso
Nell’Abisso lanciare incantesimi può essere pericoloso, perché il piano li distorce e li altera in maniera subdola e maligna. Le chiavi per poter lanciare gli incantesimi sono difficili e costose da reperire, e di solito comportano dei sacrifici, anche di sangue. I maghi in particolare hanno vita difficile nell’Abisso. Sono i maghi che tentano di evocare e schiavizzare ai loro voleri gli immondi, e i tanar’ri non vedono di buon occhio chi fa uso della magia, cacciandolo e abbattendolo come si fa con un cane. I signori dei demoni tengono d’occhio l’uso della magia nei loro reami, e attirare l’attenzione non è saggio. Certo, ci sono incantesimi che attirano più attenzione di altri, e i signori dei demoni non hanno energie da sprecare; la loro risposta è proporzionata all’incantesimo. Comunque gli attacchi diretti ai servitori o all’autorità ottengono sempre la giusta punizione.
Abitanti e Potenze abissali
I Tanar’ri, gli indiscussi padroni dell’abisso, odiano qualsiasi cosa: divinità buone, divinità malvagie, mortali, immortali e perfino loro stessi. Ma ciò che odiano più di tutto in assoluto sono i Baatezu, loro grandi avversari nella Guerra del Sangue. La sterminata quantità di questi esseri sarebbe una grave minaccia per tutti gli altri piani, se non fosse per la loro mancanza di organizzazione e per il fatto di essere perennemente in lotta l’uno con l’altro. Il più forte cerca sempre di dominare e sopraffare il più debole, che a sua volta trama e complotta per rovesciare e distruggere il più forte. Le alleanze nell’Abisso contano poco o niente, compagni e avversari si scambiano facilmente i loro ruoli. I signori dei demoni sono i più potenti della loro razza, e tra di loro i principi demoni reggono uno o più strati abissali, complottando perennemente gli uni contro gli altri per cercare di espandere i propri domini.
L’Abisso è la dimora di più signori planari, semidivinità e potenze che qualsiasi altro piano, ma nonostante condividano un territorio comune e un comune nemico nella Guerra Sanguinosa, le potenze dell’Abisso sono troppo egoiste, malvagie e malevole per riuscire a fare fronte comune.
Di solito i reami dei signori abissali o delle divinità si estendono a tutto lo strato che occupano: le potenze dell’abisso normalmente non tollerano interferenze o rivali. Gorellik è una delle eccezioni poiché è una potenza senza reame fisso, che spesso si aggira per l’Abisso.
Gli Strati noti dell'Abisso
Per gentile concessione guvner, di seguito uno stringato riassunto del ciclo di incontri accademici tra vegliardi "Numerazione Progressiva Spaziotemporale: applicabile agli strati dell'Abisso?"…
Solo i membri della Fratellanza dell'Ordine potevano essere tanto toccati da pensare di impiegare il loro tempo nell'impossibile compito di catalogare e classificare i deliranti mondi che compongono l'Abisso. Comunque sia, la classificazione Guv degli strati abissali è numerata progressivamente in ordine cronologico per la loro scoperta, per cui non ha niente a che fare con una loro collocazione spaziale o con una qualsiasi "profondità" di sviluppo dell'Abisso. In genere gli strati considerati "profondi" sono quelli che non hanno un collegamento diretto con la Piana dei Portali, Pazunia.
Strato numero 1: PAZUNIA, la PIANURA DEI PORTALI INFINITI (Plain of Infinite Portals)
Uno strato costituito da un infinito labirinto di tunnel,scavati da mostruose creature insettoidi, la specie di obyrith chiamata ekolid. Si dice che l'aria stessa dello strato trasformi qualsiasi essere di carne, vivo o morto, facendolo decomporre in migliaia di uova di insetto nel giro di poche ore. E’ il reame di Tharzax, il Principe Frinente (Chattering Prince), Signore Obyrith degli ekolid. L'intero strato è praticamente costituito dagli alveari di ekolid, formiche abissali, versioni corrotte e mutate di formian, abeil e probabilmente di altre razze insettoidi. [21] [16] [20]
Strato numero 3: TERRA DIMENTICATA (Forgotten Land)
Secondo quanto riportato da un automa non-morto creato dai Cinerei, e nel corso di successive esplorazioni da parte dei Guv, questo strato avrebbe un tempo ospitato un esteso estuario del fiume Stige e sarebbe stato punteggiato da città ed altri insediamenti; qualcosa deve essere accaduto poi, perchè ad oggi non vi è più alcuna traccia del fiume Stige ed i centri abitati sono ormai tutti in rovina e deserti; attualmente il semplice fatto di entrare in questo strato comporta una inesorabile erosione che distrugge le memorie e la personalità di qualsiasi creatura vivente, compresi gli stessi demoni. Alcuni esseri si sono comunque adattati a vivere in questo strato; vi si aggirano diversi di ladri d'intelletto, forse provenienti dall'ormai scomparso Stige, così come un gran numero di non-morti e anche di costrutti, immuni ai devastanti effetti mentali dello strato. Pare che lo strato nasconda diverse antiche vestigia, relitti e reliquie, secondo alcune voci addirittura un frammento della leggendaria Asta delle Sette Parti, o uno degli antichi Congegni di Barbatos. E’ il reame dell'antico Tanar'ri Zzyczesiya l'Ineffabile (The Ungrasped), che vive in una città abbandonata di torri impossibili e androni soffocati dalle erbacce. Certe leggende raccontano che Zzyczesiya custodirebbe un oscuro segreto, per cui molti ucciderebbero ma che il demone vorrebbe solo veder cancellato dalla sua mente. [21] [17]
Strato numero 4: GRANDE ABISSO (Grand Abyss)
Le pareti scoscese di questa grande spaccatura nella struttura del'Abisso ospitano un'infinità di portali ad altri strati del piano. Sebbene tecnicamente si trovi su Pazunia, le sue dimensioni apparentemente infinite fanno sì che il Grande Abisso sia considerato uno strato a pieno titolo. [16]
Su questo strato dimora la Grande Madre dei beholder. Qui si aggirano ogni sorta di beholder e sottorazze, predando chiunque sia tanto folle da addentrarsi nello strato. Il reame è un intricata rete di tunnel dalle cui pareti emergono occhi viventi come gemme incastonate, gli occhi della Grande Madre. [21]
Sess’inek, il dio degli uomini lucertola, vive su questo strato insieme con i suoi seguaci e servitori. Stanco della Guerra Sanguinosa, Sess’inek ha chiuso tutte le vie di accesso a questo strato. I portali per il Piano Fantasma, ormai tutti sigillati, sono chiamati dagli stessi Tanar’ri “kearackinin”. [21]
Il reame di Volisupula, la Marchesa Scuoiata (Flensed Marquesse), ossessionata dal lusso e dai cerimoniali, che governa da una fortezza che controlla tramite un amuleto magico. L’animo e la mente di chi rimane su questo strato per più di qualche giorno vengono deviati verso il Male e il Caos. [21]
Si tratta di un infinito oceano di acido ribollente. Pochi tanar'ri dimorano qui, visto che la maggior parte è sensibile agli acidi, e non si sa di nessuno che rivendichi il controllo dello strato. Gli unici abitanti noti sono creature con gusci di pietra, che ricordano delle parodie di aragoste, crostacei simili o pesci corazzati. [21]
Strato numero 10: QUEL BUCO INFERNALE (That Hellhole)
Questo strato non è più abitato da molto tempo, da quando i signori dei tanar’ri
vi sacrificarono dodici deva.
Nel lontano passato, agli albori della Guerra Sanguinosa, un gruppo di tanar'ri, fingendosi convertito e illuminato parlò con dodici deva, ciascuno rappresentante di una delle più potenti divinità dei Piani Superiori, e li convinsero ad avventurarsi nell'Abisso per salvare altri loro simili, tenuti prigionieri per essere indottrinati. Agli inizi erano molti di più i celestiali convinti che si potesse concludere la Guerra con una soluzione non violenta, e il racconto dei tanar'ri toccò il cuore dei deva che acconsentirono a seguire i tanar'ri, accecati dalla speranza di redenzione per gli immondi e di trovare una soluzione che fermasse lo spargimento di sangue.
Si ritrovarono in una vasta piana desolata di terra rossa sotto un cielo violetto, l'unico segno di vita un cerchio di dodici imponenti alberi di driadi, trapiantati direttamente dal piano di Arborea che si innalzavano per centinaia di metri in altezza, contorti da oscuri incantamenti e nutriti dallo stesso sangue delle loro driadi, una lenta agonia durata per dodici anni prima chela morte sopraggiungesse. Troppo tardi di deva si resero conto che non c'era nessun campo di prigionia, quando l'ultima parte del rituale era stata compiuta con il loro volontario ingresso nell'Abisso. Gli alberi si avventarono sui celestiali, bramosi della loro divina essenza. I deva vennero intrappolati negli alberi, né vivi né morti, il loro spirito colante dalla corteccia come fosse resina, mentre le loro grida assordanti e incessanti di dolore e orrore iniziarono a risuonare per tutto lo strato, senza mai più cessare nemmeno per un istante.
Il potere di questo rituale ha trasformato lo strato in un punto focale di potere diabolico. Una piattaforma di basalto venne installata al centro del cerchio e molti malvagi sacrifici, rituali e incantamenti vi si sono svolti. Tanar'ri provenienti da tutti gli strati hanno sfruttato questo potere per ogni sorta di proposito, divinazione, comunione, creazione e incantamento di potenti amuleti e possenti macchine da guerra, come le Navi del Caos. Dodicialberi è divenuto quanto di più simile ad un luogo sacro possa esistere per i demoni.
Il luogo è ovviamente molto pericoloso per chiunque non appartenga alla razza tanar'ri; le urla e i gemiti incessanti rendono impossibile qualsiasi tipo di comunicazione vocale o di poter udire qualsiasi altro suono, inoltre solo i più saldi di spirito possono riuscire a sopportare il tormento e l'orrore instillati dai lamenti dei deva.
Non si sa di nessun portale che conduca a Dodicialberi al di fuori di quello esistente sul primo strato di Pazunia. [21]
Questo strato è stato teatro di una grande incursione Baatezu, agli inizi della Guerra Sanguinosa. Ora è il reame della dea Beshaba, l’Ancella della Malasorte. Il reame ospita i Cervi Neri, totem della divinità. Chiunque entri in questo strato si dice venga maledetto dalla sfortuna. Le acque rossastre dello strato sono il dominio di Umberlee. Dalla sua dimora acquatica la dea Umberlee regna su questo reame sommerso. Tra gli altri abitanti del reame vi sono i Raccoglitori di Tributi, fedeli servitori di Umberlee.
Luoghi d’interesse
Nella sua fotezza, La Forca (gallowshill), vive Taramanda, generalessa della Guerra Sanguinosa. Non esce mai dal suo castello, ed è ossessionata dai complotti orditi dagli altri tanar’ri per eliminarla.
Strato numero 14: ACQUITRINO FUMANTE (Steaming Fen)
L'Acquitrino Fumante è lontano dai sentieri battuti, ed è uno strato evitato anche dai tanar'ri (più per superstizione che per altro), poiché è in questo strato che la loro razza è stata creata come schiava ed era il centro del potere di tutto l'Abisso. È lo strato dominato dalla Regina del Caos; sebbene sia molto indebolita dai tempi della Guerra tra la Legge e il Caos, la Regina sopravvive ancora oggi con un gran numero di esemplari della sua diabolica progenie, generata insieme con il suo consorte Miska, i Demoni Ragno. Dal momento della sua sconfitta e della successiva Rivolta che ha quasi spazzato via gli obyrith, non ha più avuto quasi nessuna influenza negli altri Piani e tutti i suoi sforzi si sono concentrati nel tentativo di recuperare la leggendaria Asta delle Sette Parti e liberare il suo amato consorte, Miska il Ragno-Lupo. Ciò nonostante è difficile che qualcuno osi rischiare la sua ira entrando nel suo reame, un mondo desolato che oggi risulta comunque quasi del tutto vuoto e privo di qualsiasi cosa che possa indurre a recarvisi.
Quasi tutto l'Acquitrino Fumante non è altro che un ribollente oceano salato, mai profondo più di un chilometro, completamente sterile e privo di vita a parte i demoni-ragno o, molto raramente, qualche progenie di Dagon in grado di sopravvivere alle alte temperature. Sebbene questo oceano-acquitrino non abbia alcun collegamento diretto con l'Oceano Abissale di Demogorgon o il fiume Stige, pare esistano dei tortuosi percorsi nascosti che giungono fino all'89mo Strato, Mare d'Ombra. Sotto le acque, in rare occasioni, si possono trovare antiche rovine risalenti a prima della Rivolta dei Tanar'ri, il che lascia supporre che l'attuale natura dello strato possa essere stata causata dagli sconvolgimenti di quell'epoca.
Luoghi d'interesse
Anche se qui e là qualche rara altura si alza sopra il livello del mare, l'unico lembo significativo di terra è Djimadorad, un grande picco alto più di 30 chilometri che si innalza in un cielo viola e senza sole. Già ai tempi della Guerra tra Caos e Legge questa montagna era stata per innumerevoli secoli il castello della Regina, centinaia di chilometri di gallerie scavate nelle sue viscere dai suoi servitori tanar'ri.
Lo stesso castello perdura ancora oggi, un edificio troppo imponente e massiccio per poter subire danni permanenti anche da un'intera armata tanar'ri. Qui risiedono tuttora la Regina del Caos e i suoi demoni ragno, incuranti di ciò che potrebbe accadere nel suo reame fintanto che non interferisce con i suoi obiettivi. [9] [21]
Strato numero 17: RICOMPENSA DELLA MORTE (Death’s Reward)
E’ uno strato di turbinanti nebbie acide e gas mortali, che a volte si solidificano abbastanza da creare un punto di appoggio. E’ il reame di Lady Lissa'aera, la Nociva. Le sue armate di vrock, nabassu e alu-fiend scendono in campo solo quando i baatezu portano la guerra oltre i confini di Carceri, troppo vicino all’Abisso.
È lo strato della fame eterna e dell’istinto predatorio, reame di Turaglas. Vi si trovano creature dalla fame insaziabile, come otyugh, vermi purpurei, ghoul, protoplasmi, o anche fauci prive di corpo, oltre a orde di demoni, principalmente bar-lgura, vrock, evistro, e soprattutto turagathshee. Qui tutti sbranano tutti e tutto e lo stesso piano è pronto a digerire gli incauti.
Senza Senso è un vuoto che si estende all'infinito di colori caleidoscopici e schemi frattali, nominalmente governato dal Signore dei DemoniMarduk (omonimo del dio babilonese). Isole-asteroidi di forma rozzamente sferica volteggiano e fluttuano nel vuoto come fiocchi di neve. Le isole sferiche sono costellate di lunghe e aggraziate stalattiti cristalline. Il cielo scintilla di ricorrenti disegni ipnotici e non c'è alcuna gravità. La regione che Marduk controlla è calda in modo soffocante e la superficie di ogni sfera è bruciante al tocco. Questo Signore dei Demoni regna anche sugli strati 131, 132 e 133. [22]
Reame desertico che confina sia con Azzagrat che con Shaddonon [18]. Altri invece lo identificano con "Skeiqulac", l'Oceano delle Lacrime (the Ocean of Tears) [20].
Ollomegh, una delle più grandi creature dell'Abisso, è un insaziabile Primordiale che vive in una smisurata caverna di questo strato, letteralmente sommerso dagli stessi mani che divora a tonnellate ogni giorno [20].
Una fitta foresta di felci spinose e torreggianti e spoglie montagne. Questo strato è uno dei migliori terreni di caccia nell'Abisso; le profondità dei boschi così come i suoi picchi pullulano di un'incredibile varietà di animali insoliti e bestie magiche. Gli immondi affollano Spirac per cacciare segugi yeth, vorr, bestie degli incubi e anche peggio. Alcuni dei cacciatori più esperti portano con sé demoni minori come i predatori abissali o i jarilith come bestie da caccia.
Molti Signori dei Demoni usano Spirac come terreno di caccia personale, e si dimostrano particolarmente suscettibili quando si imbattono in mortali o altri demoni "intrusi" che invadono il loro territorio. Nessuno di loro tuttavia controlla effettvamente Spirac, per la semplice ragione che lo strato stesso è refrattario a qualsiasi tipo di imbrigliamento, coltivazione o civilizzazione. Gli edifici costruiti sullo strato si sbriciolano in rovine soffocate dalle erbacce, diventando rocce naturali nel giro di pochi mesi, lasciando Spirac un territorio selvaggio.
Non tutti i visitatori di Spirac vengono in cerca di diversione. Secondo una leggenda dell'Abisso, nei pressi del (presunto) centro dello strato si troverebbe nascosto un lago d'acqua montana in grado di ringiovanire di anni e decenni i corpi dei mortali che vi si bagnano. La storia ha ovviamente attirato molti mortali sullo strato, e quasi tutti finiscono prima nello stomaco delle fiere e poi a pezzetti nelle bisacce da caccia dei demoni. Coloro che raggiungono il lago, si dice, devono sacrificare una parte del loro libero arbitrio alla signora demoniaca Soneillon, che abita nelle sue malsane profondità. [17]
Lo strato è abitato da pochissimi demoni. E’ una specie di cimitero, dove le vestigia di potenti esseri giacciono in neri pozzi di tenebra. Qui è imprigionato il gigantesco serpente egizio Apep, guardato da un mastodontico costrutto a sei braccia. E’ la prigione anche di altre creature, come Ansitif, Ebulon o Shami-Amourae, la prima succube, intrappolata qui da Demogorgon.
Le fosse più profonde e i crepacci più inaccessibili di Abysm conducono ad un altro oceano al di sotto dell'oceano, un reame di orrori privo di luce, abitato da ogni sorta di mostruosità marine, come Naga d’acqua, troll marini, ogre acquatici, tartarughe-drago, anguille giganti, lacedon, kopoacinth, melme gigantesche, morkoth, drachi di mare, calamari giganti, Occhi degli abissi, kraken, Piscodaemon e Hydrodaemon, e una specie di dretch acquatici. I wastrilith, servitori favoriti di Dagon, rappresentano una seria minaccia, mentre spadroneggaino liberi sullo strato, almeno finchè non rischiano di intralciare gli imperscrutabili piani del loro signore. Persino gli skulvyn o i myrmyxicus si avventurano con una certa cautela in questo strato, dove inquietanti voci riportano dell'esistenza di gigantesche bolle di nauseabonde scorie, non del tutto vive ma neppure inerti, che strapperebbero la carne dalle ossa degli sfortunati che vi incappano.
Marenero è il reame dell'antico Signore ObyrithDagon, che per tempo immemore ha vissuto ritirato in questo incubo sottomarino, pascendosi delle offerte portate dai tremanti tanar'ri che giungono da lui in cerca di conoscenze ancestrali dell'Abisso. [17]
Luoghi d'interesse
Il palazzo di Dagon sorge informe dal fondale dell'oceano, un incombente edificio di fango scavato da mastodontici vermi marini e pullullante di creature cieche e fosforescenti.
Questo strato è in realtà un’entità vivente: il dio creatore degli Yuan-ti, Sch’theraqpasstt, tentando di ottenere maggiore potere decise di unire la propria essenza allo strato su cui regnava, perdendo tuttavia nel processo la ragione. Chiunque giunga su questo piano, dove la magia non ha effetto, è alla competa mercè di Sch’theraqpasstt, e le possibilità di poter sopravvivere sono quasi nulle.
Questo strato consiste in savane aride e cocenti e in bassi acquitrini. Qui vive Laogzed, il perennemente affamato dio dei Trogloditi, ghiotto di carcasse, schiere di demoni minori e di spiriti. Si suppone sia figlio di Pazrael, esiliato su questo strato da suo padre. Questo enorme e puzzolente rospo/lucertola si ciba praticamente di qualsiasi cosa, e si ritiene che tutto ciò che divori venga assorbito e diventi parte dello strato stesso. Infatti Laogzed serve alle altre potenze come discarica vivente, e spesso i tanar’ri, se vogliono liberarsi definitivamente di qualche oggetto o artefatto, lo danno in pasto al dio rospo.
Strato numero 191: FONTANA DELLE URLA (Fountain of Screams)
Nella storia del Multiverso, sono innumerevoli i mondi Materiali scomparsi in qualche cataclisma, disastroso evento magico o inarrestabile epidemia. Lo stesso si può dire di interi pantheon di divinità, ascese e poi cadute, i loro corpi persi nel vuoto del Piano Astrale come un ultimo monumento alle loro passate glorie. Ma cosa accadrebbe se una minima porzione delle menti di queste potenze persistesse, per sempre intrappolata in un eterno sonno astrale? Sognerebbero anche loro?
Probabilmente non c'è altra spiegazione per il Golfo Onirico, questo strato fantasmagorico di vento e oscurità nel quale fluttuano quelli che possono essere descritti solo come i sogni perduti di un pantheon di malvagie divinità morte.
Si ipotizza che l'Abisso tenti ormai da eoni di "digerire" questi sogni, erodendoli pochi frammenti alla volta e "divorandoli". Il prodotto della digestione, se così si può dire, di queste briciole oniriche che l'Abisso espellerebbe su altri strati o addiittura nel Primario Materiale. sarebbero i demoni loumara. [17]
Questo strato è la dimora di Skiggaret, il dio della paura dei bugbear. Lo strato è perennemente avvolto dall’oscurità più totale, mentre Ombre e Spettri affollano questo mondo che emana la sensazione di paura quasi in maniera tangibile dal suolo. Skiggaret divide il suo reame con Grankhul, il dio bugbear della caccia e della furtività.
L'intero strato è un vasto oceano di acido ribollente.
Luoghi d'interesse
Fontana delle Grida [14]: Nel mare di acido si trova un’isola di vetro nero, che nasconde le rovine di una cittadina, anch’essa di vetro. Nelle macerie dei suoi edifici sono inglobati quelli che un tempo dovevano essere gli abitanti, umani o mezzelfi o forse aasimar, tutti congelati in pose di estrema agonia. Al centro della città una fontana funziona ancora dopo chissà quanti secoli, sgorgando acido invece che acqua. Si dice che chi rimanga immerso abbastanza a lungo nella fontana diventi resistente all’acido, ma chi desidera davvero provare?
E’ lo strato del signore dei demoni Eltab, una distesa spoglia e crepata, squassata da continue tempeste elettriche, e abitata solo da demoni e piante mortifere, come l’albero-vipera, la mascella ferrea e il roveto sanguinoso.
Durao è uno strato utilizzato come principale imbarco dai tanar’ri verso la Gehenna per la Guerra Sanguinosa. Consiste in una fetida palude ristagnante delle acque dello Stige, dove sono stati costruiti cantieri, moli e caserme in ferro rugginoso. Ogni tipo di demone può essere trovato su Durao, specialmente quelli che costituiscono il grosso delle truppe della Guerra Sanguinosa, e i molydei affollano lo strato pattugliandolo in cerca di disertori. A parte le gigantesche imbarcazioni guidate dai Marraenoloth che salpano di continuo, brulicanti di demoni, e le orribili e deformi creature che abitano le paludi, questo strato non ha molto altro di interessante. [17]
Le Potenze Cinesi Tou Mu e Lu Yueh hanno dimora nel reame chiamato Feng-Tu. Una immensa cittadella si innalza alla biforcazione di una diramazione dello Stige, chiamata How Nai-ho. Si accede alla cittadella attraverso Kuei-Men-Kuan, il cancello dei demoni, dove anche una creatura mastodontica potrebbe facilmente transitare. Il dio delle epidemie e la dea della stella del nord danno qui dimora ad uno stuolo di Mane e di demoni.
Questo strato viene utilizzato dai Tanar’ri per rilassarsi e farsi una fumata di carne essiccata, guano o qualsiasi altra cosa usino per fumare. Braci e piccoli fuochi sono sempre accesi in tutto lo strato, perennemente avvolto dai fumi disgustosi e irrespirabili prodotti dai visitatori tabagisti.
Strato numero 313: STRETTA DI GORRISON (Gorrison's Grasp)
Qui si trova la torre del possente balorIllssender, dove il molydeus da lui imprigionato viene torturato ma tenuto in vita, per evitare che la sua ascia (che il balor usa in battaglia) scompaia.
Non si hanno note ufficiali riguardo all'esistenza di questo strato (o forse si tratta di una città di uno strato), solo le rivendicazioni di un certo quasit che affermava di essere il signore di Vermanius [15]. Per amor di completezza viene citato qui questo strato, con riserva.
Strato numero 333: BILANCIA INFRANTA (Brokenscale)
La divinitàmalvagia degli gnomiUrdlen ha scelto come dimora uno strato di terra e solida roccia dove si intrecciano infiniti tunnel che continuano a collassare, scavati dalla Potenza in preda ad un perenne astio. Urdlen possiede un immenso tesoro costituito dalle offerte sacrificali di oggetti preziosi rotti, sfregiati o sciolti. Gli abitanti dello strato sono gnomi supplicanti, Vermi Purpurei, Umber Hulk, Hezrou e mani. I visitatori di solito finiscono schiacciati dai crolli, se non muoiono prima soffocati dai miasmi velenosi. Stranamente, gran parte degli abitanti dello strato tende a morire nel giro di pochi mesi a causa di infestazioni fungose e cancerose che portano a fatali necrosi interne. Si suppone la cosa sia dovuta ad un qualche astio esistente tra Urdlen e Zuggtmoy.
Strato numero 400: FUNESTO ESCARAND (Woeful Escarand)
Questo è uno dei pochi strati abissali organizzato e con delle regole. Turbe di supplicanti e nuovi arrivati vengono convogliate verso l’unico elemento visibile sullo strato, una grande montagna, che contiene tutti i portali di uscita dallo strato stesso.
Luoghi d’interesse
All’interno della Montagna del Dolore (Mountain of Woe) siedono sui loro troni di fiamma i nalfeshnee preposti al giudizio e alla condanna delle anime e delle larve che si presentano al loro cospetto. Ovviamente questi demoni adorano dispensare dolore e atroci sofferenze.
Si dice che sullo strato si trovino le Fosse della Disperazione, dove i supplicanti peggiori vengono scaraventati.
Strato numero 403: DISTESA SENZA PIOGGIA (Rainless Waste)
Questo strato appartiene a Pallida Notte (Pale Night). Sembra che grazie ad un terribile patto stipulato Pallida Notte sia riuscita ad intrappolare un’intera generazione di giovani Eladrin su questo strato, diventati prede per i suoi demoni. Ora questo strato è il campo di battaglia tra i servitori di Pallida Notte e i celestiali giunti qui per difendere gli Eladrin e fermare l’eccidio.
La magione di Kanchelsis, il dio vampiro, è inondata dal sangue; intere sale della sua dimora sono formate da agglomerati viventi e vi scorrono fiumi di sangue speziati con oppio e alcaloidi. I Vampiri, i Nosferatu e i peggiori abomini che condividono la sua dimora sono per sempre schiavi di questo luogo dove i loro immondi desideri vengono appagati dal sadico dio.
La magione-reame è immensa e risponde ai desideri del dio vampiro, mutando di continuo. Ai suoi visitatori si presenta come un intreccio di sale barocche decorate da specchi e addobbate a festa, vasti e sontuosi corridoi ornati da ritratti incorniciati, voliere dorate che ospitano rari uccelli e gelidi giardini e cortili interni. Kalchensis ama disorientare e terrorizzare mortali nella sua magione con muri semoventi, finti pavimenti, scale che crollano.
Anche se il dio vampiro si presenta con aria cortese e civilizzata, è spesso preda di una furia e di una brama leggendarie che non riesce a contenere, che lo trasforma in una bestia sanguinaria di puro istinto, che ama inseguire la sua preda terrorizzandola a morte.
Nel suo palazzo Kalchensis è servito da tre immondi di sangue di nome Memnul, Dagrobard e Vonce. Sono creature di una furia incontrollabile, che solitamente il dio vampiro tiene segregate e incatenate. [17]
Un tempo questo strato era retto a un potente balor di nome Tarnhem, ora scomparso. L’atmosfera dello strato è satura di gas acidi prodotti da bocche vulcaniche. Un canale attraversa la distesa della Vallata Rumorosa. Al suo interno scorre un fiume di vermi viscidi e brulicanti. I vermi inspirano i vapori tossici ed espirano aria respirabile, rendendo le sponde del fiume e gli immediati dintorni vivibili, anche se il ronzio cadenzato del respiro dei vermi può facilmente portare alla follia. Lungo il corso del fiume si trova il maniero di Tarnhem, e nonostante la sua assenza i suoi servitori continuano a presidiarlo.
Strato numero 493: ISOLA SCOSCESA (Steeping Isle)
Questo strato è governato da Siragle. È un reame piccolo e con pochi abitanti, ancora in via di consolidamento. [25]
E’ una fortezza di ferro che sorge su di un isola rocciosa al centro di un mare di acido. E’ stata teatro di una famosa battaglia tra baatezu e tanar’ri.
Coloro che visitano questo strato condividono un tratto singolare subito dopo il loro ritorno: la pazzia. Pur nelle infinite variabili dei loro folli sproloqui, tutti loro gridano con inenarrabile terrore la parola "Melantholep" nei loro sogni più febbrili. Se si tratti del nome di qualche sconosciuto Principe dei Demoni o dell'appellativo attribuito allo strato, nessuno può dirlo tranne i draghi chole. Molti vegliardi, infatti, sostengono che questo strato sia il terreno di nidificazione di questa razza di draghi. Ottenere spiegazioni dai draghi chole, tuttavia, è impresa a dir poco ardua: queste creature, infatti, sono cosumate da una furia perenne ed inarrestabile — tratto che non favorisce certo il dialogo ma che è tipico dell'Abisso — e sono, oltretutto, mute, incapaci di emettere anche la più semplice vocalizzazione. La ragione di quest'ultima caratteristica resta un mistero.
Strato numero 519: MARCA DEGLI UOMINI TRAFITTI (March of the Pierced Men)
Vaprak Non è potente come i Signori Demoni dei regni vicini, non controlla quindi il suo strato per intero, ma solo una parte, un acquitrino marcescente abitato da migliaia di troll e ogre.
Un tempo lo strato di Jubilex era il 528, non il 222. Non si sa se i Governieri abbiano cambiato la numerazione o si tratti di uno strato differente. Pare comunque che il "Reame Nauseante" (Stinking Realm) sia ancora sotto il controllo di Jubilex [19].
Luoghi d'Interesse
La città di Thullgrime.
Fauce dell'Eternità (Maw of Eternity), una caverna senza fondo.
E’ un cupo agglomerato di isole tropicali soffocate da giungle impenetrabili e circondate tutte da oceani di sangue. Piante e acqua sono venefiche e pericolose. La stessa atmosfera dello strato è satura di veleno e dopo alcune ore si rischia di rimanere intossicati. E’ un piano occupato dalle marilith, ognuna delle quali presidia e gestisce una delle isole; Shaktari, la Regina del Veleno, regna su tutto lo strato. Abbondano i demoni, i serpenti velenosi, gli yuan-ti, gli occhi alati e i rakshasa, che risultano immuni all’atmosfera velenosa. [4]
La fortezza/palazzo/laboratorio di Haagenti sembra una specie di sfera metallica sospesa in un vuoto senza aria nè luce. Brulica di recuperatori, orrori meccanici, golem e altri costrutti.
Pare che Haagenti possa riempire il vuoto circostante con qualsiasi elemento desideri, dal magma ai fulmini.
Strato numero 550: FORESTA DELLE LINGUE ANCORA VIVE (Forest of Living Tongues)
Questo disgustoso strato è il reame del Signore Abissale Dwiergus, il Principe Crisalide (Chrysalis Prince). Il terreno è una distesa di carne in costante cambiamento; montagne di ossaerompono dal terreno carnoso, rughe e avallamenti diventano laghi con il sangue o la bile che piovono dal cielo, foreste di capelli e cartilagini crescono in pochi giorni solo per marcire e scomparire in altrettanto poco tempo. E nuovi demoni si materializzano dalla terra stessa ai comandi di Dwiergus, eruttando da grandi bolle o risalendo da pozze di protoplasma, formati da un suo semplice desiderio. Si ritiene che la maggior parte delle varie forme di obyrith abbiano avuto origine dalle manipolazioni di Dwiergus; i sibriex in particolare sono un incontro comune in questo reame.
Luoghi d’interesse
Il punto più significativo del piano è di sicuro il Palazzo Chitinoso (Chitin Palace), una torreggiante struttura che sovrasta un vorticante maeltrom al centro di un vasto lago di carne fusa. Si pensa che il palazzo non sia altro che una escrescenza dello stesso Dwiergus, da cui può cotrollare l'intero strato e dove può dare udienza a quelli in cerca della sua conoscenza nel plasmare gli immondi - Demogorgon, Lolth e Baphometh sono spesso giunti in visita su questo strato - e da cui regola il manifestarsi delle "pozze di carne", piccoli portali aperti in svariati reami dell'Abisso e collegati alle Forge della Carne da cui i vari Signori Abissali creano i propri servitori immondi, sia con sembianze già esistenti che in nuove orribili forme. [21]
Strato numero 566: GHIACCIANIME (Soulfreeze)
Questo strato è governato da Aseroth, che controlla anche gli strati numero 510 e 552. [26]
Si tratta di uno strato formato da un vortice di aria e gas, con al suo centro un trono di pietra, circondato da anelli roteanti anch’essi di pietra. Le dimensioni su questo strato sembrano essere distorte e falsate, mentre sul trono Diinkarazan, il dio folle dei duergar subisce la sua eterna punizione inflittagli da Ilsensine con allucinazioni e visioni terribili. Lo strato, bilanciato tra follia e prigionia, è in costante oscillamento tra Carceri e Pandemonium.
E’ il regno del signore abissale Alzrius (Secondo alcune voci il suo reame sarebbe il 735°, chiamato Kalibius, ma non ci sono conferme al riguardo). Le strane e affusolate geometrie della capitale giacciono in rovina da lungo tempo, devastate dalla Guerra. Solo il palazzo di Alzrius rimane intatto; una fiamma bianca e abbagliante illumina perennemente la città, ed è il simbolo di Alzrius. Si dice che il suo esercito di babau e armanite porti una torcia accesa dal fuoco di Alzrius, per “diffondere il verbo” del Signore dei Demoni.
Lo strato è stato concepito come campo di battaglia dove permettere ai campioni e agli eserciti del bene di vincere, solo per poi riuscire più facilmente a corromperli. Anche in questo momento,
una forza di paladini provenienti dal mondo di Gallamede del Primo Materiale sta ottenendo vittorie su vittorie su questo strato, sconfiggendo i suoi malvagi abitanti e prendendo il controllo di antiche rovine di epoche passate. Ma si tratta di un ciclo già ripetuto innumerevoli volte. Presto gli animi dell'esercito di conquista verranno lentamente corrotti dall'Abisso, e con rivolte e massacri finiranno con l'uccidersi l'un l'altro, e le loro anime andranno a reincarnarsi nell'Abisso. [17]
Strato numero 643: CAVERNE DEL TESCHIO (Caverns of the Skull) - Regno di Kali
Le Caverne del Teschio [8], il reame di Kali, consistono in una serie innumerevole di grotte e caverne, che continuamente collassano e vengono riformate senza un preciso schema. Lo strato pullula di Xorn assetati di sangue, Occhi Alati, Ombre di Fuoco e orde di fanatici cultisti, che si uccidono continuamente l’un l’altro, sacrificandosi alla dea in un perenne bagno di sangue e rinascendo poi per continuare all’infinito. Lo strato non ha portali fissi, in genere si aprono trovando e sconfiggendo i servitori più potenti della dea.
Leggende
Pare che un tempo la dea Kali controllasse (e forse ancora controlla) uno strato (il numero 500) di picchi frastagliati e vegetazione tropicale di color rosso sangue. Qui si dice possedesse una serie di dimore, templi in rovina ricoperti di edera scarlatta e fiori carminio. I suoi servitori erano demoni, soprattutto Nabassu e Rakshasa di natura caotica. Lo strato ospitava insetti e ragni di ogni genere, Su-mostri, volt, fuochi fatui, elefanti asiatici, leucrotta, Naga spiriti, e varie muffe e melme. In questo strato esisteva un vasto oceano di sangue, chiamato Mare delle Urla, al di sopra del quale si aprivano in continuazione numerosi portali verso altri piani o strati dell’Abisso, attraverso i quali cultisti urlanti di Kali venivano precipitati nel mare sottostante come sacrificio, quando Kali lo richiedeva..
Si pensava che Vucarik, il Consorte delle Catene, non possedesse un suo strato e vagasse senza dimora per gli altri strati, mentre il suo esercito ammantato di catene diffondeva il suo verbo tintinnante; si è poi scoperto il reame di Nethuria.
Strato numero 652: CREPACCIO DELLA CORROSIONE (Rift of Corrosion)
Il reame del Signore ObyrithObox-ob, il Principe dei Parassiti (Prince of Vermins), è un mondo di frastagliate calanche infettate da parassiti, circondate da vasti oceani di densa resina sciropposa. Gli ekolid, che qui formano una sorta di degradata e decadente aristocrazia di Obox-ob, costruiscono gigantesche città-alveari usando vittime mortali immerse nella disgustosa resina, che si indurisce immediatamente intorno ai loro corpi agonizzanti, che diventano macabre sculture e mattoni da edilizia, con i quali gli industriosi ekolid costruiscono svettanti torri e cattedrali per il piacere del loro signore. I mercati ronzanti degli ekolid offrono ogni tipo di veleno e schiavi mortali da usare come incubatori. I prigionieri scelti vengono infestati con le uova delle caste dell'alta nobiltà, e gli obyrith si radunano per assistere alle "performance di nascita" con grandi elogi a quegli ekolid responsabili delle morti più strazianti e cruente degli esseri ospiti.
Oltre agli ekolid e ad Obox-ob, lo strato è infestato da ogni genere di parassita immondo e aberrazione, come le formiche abissali, guardia-nidiate o chelicere. [17]
Uno strato sena nome, un nero vuoto senza fine, dove gli sfortunati visitatori precipitano fino a che le raffiche di vento non strappano loro le carni dalle ossa dal romanzo "Blood Hostages" (1996-01).
Altri Strati e Reami
Molti altri mondi e strati abissali non sono ancora stati classificati. Alcuni sono riportati di seguito:
Reame di Ereshkigal: Ereshkigal vive sul suo strato come Regina delle Succubi, circondata da tutti gli spiriti che ha condotto alla perdizione, insieme con il suo sposo Nergel, che comanda Ombre e Demoni d'Ombra.
Reame di Dreyneld: Dreyneld vive nel suo castello nell’Abisso e difficilmente ne esce.
Reame di Firffuffl'nnb: Da qualche parte vive Firffuffl'nnb, che non è molto potente né molto intelligente.
Reame di Zytra: Zytra, una divinità illithid, vive nell'Abisso.
Phurnis: E’ il dominio tetro e inospitale di un vecchio acido Balor di nome Kalphazor, che sembra ami particolarmente ampliare il suo serraglio di schiave Alu-fiend.
Strato di Ityak-Ortheel: Abitato dal mostruoso Ityak-Ortheel, uno degli Antichi Mali Eterni, che aspetta la chiamata di malvagie divinità per poter lasciare lo strato.
Strato Desertico: Si tratta di un infinito deserto di sabbia nera percorso incessantemente da tempeste di sabbia e fulmini. Vi si possono trovare demoni d’ogni sorta, mastini ombra, scorpioni giganti, giganteschi vermi purpurei, spiriti e scheletri non-morti, vampiri, meduse e altre creature che si possono incontrare in climi desertici.
Strato dello Spazio Vuoto: Si tratta di un infinito e oscuro spazio vuoto, colmo d’aria ma privo di qualsiasi materia. Non vi sono creature native, ma a volte vi si può incontrare Pazuzu.
MAELSTROM: E’ uno strato simile al Piano di Limbo, ma senza luoghi sicuri. Avventurarsi nello strato significa cadere in breve tempo preda della follia. E’ un vortice di aria e acqua, materia, roccia, piante interi paesaggi o giganteschi ghiacciai, palle di fuoco e liquidi indescrivibili, il tutto vorticante nel caos più completo. Vi sono forme di vita tuttavia, come funghi e altre piante, vargouille, froghemoth, kampfult, fauci gorgoglianti e altri esseri bizzarri.
Lo strato delle Pianure di Ruggine - by Eric L. Williams
Le Pianure di Ruggine: Uno strato remoto e non reclamato da nessun signore dei demoni; un tempo è stata la testa di ponte di un'invasione diabolica nell'Abisso. Si dice esistessero dei portali intermittenti che collegavano lo strato ai Nove Inferi. I diavoli hanno ammassato truppe e costruito innumerevoli bastioni e fortezze di ferro per rinsaldare la posizione; tuttavia l'atmosfera caustica di questo strato, che all'epoca era un unico fetido acquitrino, forse aiutata dalla volontà di qualche principe demone, ha finito con il ridurre in cumuli di ruggine tutti gli avamposti dei diavoli. Col tempo le nuvole di ruggine si sono depositate e sedimentate, dando origine alla distesa desertica di ruggine che è adesso lo strato [19].
Strato del Rammarico: Si tratta di un essere vivente più che di uno strato, in grado di simulare il luogo di provenienza di chi vi entra in maniera del tutto fedele. Nonostante le apparenze lo strato è ostile e tenterà di uccidere ogni visitatore tramite astuzie e sotterfugi, e ricorrendo se necessario alla forza bruta, che comprende anche l’aggressione da parte di case, alberi ecc.
Rifugio dei Mezzo-Demoni: E’ uno strato con caratteristiche normali , simili al Primo Materiale, ed è il rifugio di Cambion e Alu-fiend, scacciati e mal visti sia dai demoni che dal mondo umano. Città e villaggi di mezzo-demoni si danno lotta l’un l’altro costantemente. Essendo sterili, non vi sono bambini.
Strato del Male Incarnato: E’ uno strato di oscurità e male assoluti. La malvagità è quasi palpabile. Qualsiasi essere malvagio che vi penetri rischia di essere trasformato in Bodak e vagare nelle tenebre per sempre, mentre le creature buone vengono uccise sul colpo, o espulse e catapultate su altri strati.
Alademoniaca (Demonwing), un'intero strato trasformato da Demogorgon in una smisurata nave volante in grado di viaggiare attraverso i piani [da "A Paladin in Hell" (1998-09)].
I Pinnacoli di Rajzak (The Spires of Rajzak), un reame di crepacci abitati orde demoniache e dal folle signore dei demoni conosciuto come Rajzak [19].
Video: "D20System - 60 La grande Ruota, I Piani Esterni (9^ Parte) Abisso"
3. Jeff Grubb, Advanced Dungeons & Dragons - Manual of The Planes, TSR, 1987-06, (cod. 2022)
4. Rick Swan, Sea of Screams in Advanced Dungeons & Dragons - Tales of the Outer Planes, TSR, 1988-04, (cod. 9225)
5. Douglas Niles e Michael Dobson, Advanced Dungeons & Dragons - The Throne of Bloodstone, TSR, 1988-05, (cod. 9228)
6. David Cook, Advanced Dungeons & Dragons 2nd ed. - Planescape Campaign Setting a dm guide to the planes, TSR, 1994-04, (cod. 2600)
7. Lester Smith e Wolfgang Baur, Advanced Dungeons & Dragons 2nd ed. Planescape – Planes of Chaos: The Book of Chaos, TSR, 1994-07 (cod. 2603)
8. Christopher Perkins, Nemesis in Dungeon Magazine #60, TSR, 1996-07
9. Skip Williams, Advanced Dungeons & Dragons 2nd ed. - The Rod of Seven Parts, TSR, 1996-08, (cod. 1145)
10. Monte Cook, Advanced Dungeons & Dragons 2nd ed. Planescape – The Planewalker’s Handbook, TSR, 1996-08 (cod. 2620)
11. Colin McComb, On Hallowed Ground, TSR, 1996-09 (cod. 2623).
12. Paul Kemp, Rogues Gallery, Heroes of Shadow's Witness in Dragon Magazine #277, Wizards of the Coast e Hasbro, 2000-11
13. Bruce R. Cordell, David Noonan, Jeff Grubb, Dungeons & Dragons - Manuale dei Piani, Wizards of the Coast, 25 edition e Hasbro, Settembre 2001
14. Bruce R. Cordell e Gwendolyn F. M. Kestrel, Dungeons & Dragons 3.5 - Atlante Planare, Guida del Giocatore ai Piani, Wizards of the Coast, 25 edition e Hasbro, 2004-07
15. Dave Arneson, The Dungeons of Castle Blackmoor (p. 69), Zeitgeist Games, 2006
16. James Jacobs, Eric Mona, Codex Immondo I: Orde dell'Abisso, Wizards of the Coast, 25 edition e Hasbro, 2006-06
17. Fiendish Codex I, The Lost Annals Web Enhancement su archive.wizards.com, vedi QUI la pagina.
18. James Jacobs, Demonomicon of Iggwilv: Graz’zt, the Dark Prince in Dragon Magazine #360, Wizards of the Coast e Hasbro, 2007-10
19. Richard Baker, John Rogers, Robert J. Schwalb, James Wyatt, Il Piano inferiore, Segreti del Caos Elementale, Wizards of the Coast e Hasbro, 2009-12
20. Mike Mearls, Brian R. James, Steve Townshend, Demonomicon, Wizards of the Coast e Hasbro, 2010-07
22. Tratto dalla pagina Demon Lord. Marduk the Lens of Chaos su web.archive.org, archiviato da "Mimir.planewalker.com (nuova versione del sito)" - vedi la pagina.
23. Tratto dalla pagina Eblitis, Demon Lord of Genies su web.archive.org, archiviato da "Mimir.planewalker.com (nuova versione del sito)" - vedi la pagina.
24. Tratto dalla pagina Dalmosh's Munkar the White Angel and Nekir the Black Angel su web.archive.org, archiviato da "Mimir.planewalker.com (nuova versione del sito)" - vedi la pagina.
25. Tratto dalla pagina Dalmosh's Siragle the Ineffable (Fanmade) su web.archive.org, archiviato da "Mimir.planewalker.com (nuova versione del sito)" - vedi la pagina.
26. Tratto dalla pagina Dalmosh's Aseroth the Winter Warlock (fanmade) su web.archive.org, archiviato da "Mimir.planewalker.com (nuova versione del sito)" - vedi la pagina.
(IMPORTANTE! POLICY: Gran parte del testo è liberamente tratto e in parte adattato dalle fonti citate e comunque dalle pubblicazioni Dungeons & Dragons della TSR e della Wizards of the Coast, nonchè dalle traduzioni ufficiali della 25 Edition, oltre ad altre fonti come le pubblicazioni della PAIZO Publishing per Pathfinder, che mantengono i diritti, intellettuali e non, sull'ambientazione e i suoi elementi. Allo stesso modo tutte le immagini sono coperte da copyright e vengono presentate senza alcuno scopo di lucro, corredate di autore e proprietario, e pertanto non sono riproducibili o utilizzabili in nessun ambito commerciale.)
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