Genesi
Gli immondi conosciuti come asura sono esseri immortali le cui origini sono radicate nella distruzione e nel rifiuto. Sono manifestazioni di incidenti divini, blasfemie viventi nate dagli errori commessi dagli stessi dèi. Addivenuti a un'orribile esistenza grazie a questi innominabili errori divini, gli asura cercano di seminare il dubbio tra i mortali, in modo da riuscire infine a vendicarsi degli dèi per la loro esistenza maledetta.
Ciclo vitale
Mentre la singola incarnazione individuale di un asura può essere uccisa, questi immondi sono quasi impossibili da distruggere in modo permanente. La scintilla divina presente in loro torna presso i potenti signori asura, gli asura rana, all'Inferno o altrove. In un arco variabile di tempo, di solito in un numero di anni multiplo di 7, un asura ucciso si reincarna in un asura più debole. Un asura davvero devoto morto nell'adempimento della causa della sua razza, può ottenere di riavere la sua forma originaria al costo di un po' dell'essenza dell'asura rana. Gli asura reincarnati ricordano le loro vite passate, le loro origini e qualsiasi nemico che li abbia sconfitti e, mentre il loro aspetto e le loro risorse cambiano, la loro sete di vendetta è eterna.
Ambiente
Gli asura sono spinti alla ricerca di luoghi in cui stabilirsi e procreare dal momento che, a differenza di molte altre razze dei piani, non possono reclamare come proprio nessun reame. Mentre la maggior parte della loro popolazione vive nelle vaste lande selvagge dell'Inferno, questi immondi si possono trovare in tutta la Grande Ruota, insediati ovunque siano riusciti a farsi spazio.
Cultura e consuetudini
Molti asura condividono una filosofia comune che sfocia in nulla più che la distruzione sistematica di tutto ciò che hanno creato gli dèi. A questo scopo, gli asura studiano e ponderano la natura della creazione così da arrivare a comprendere meglio come poter demolire il cosmo. I più semplici tra questi immondi vanno alla ricerca di anime devote da tormentare così come di luoghi e reliquie da ammorbare e contaminare con odio e miscredenza. Una volta che la distruzione o la corruzione di un luogo sacro è completa, gli asura possono stabilirsi nella zona per rimirare il loro operato ed escogitare i futuri misfatti. Le accurate registrazioni e storie di alcuni templi possono finire per diventare lo sfacelo di altri bastioni della fede. E' così che gli asura si espandono.
Gli asura trascorrono il tempo complottando e alimentando la loro vasta avversione per tutte le cose. Perfezionano l'arte della guerra e della rovina. Anche i diavoli sono in pericolo nei domini degli asura, dal momento che, sebbene queste due razze immonde condividano lo stesso allineamento, i diavoli sono creature proprie del multiverso esistente. Gli asura sono così consumati dall'animosità che anche i diavoli devono cadere affinché raggiungano il loro obiettivo finale.
A dispetto delle loro azioni bellicose e distruttive, molti asura possiedono qualità ascetiche e una vasta comprensione della realtà. Conoscono parecchi aspetti del cosmo. Inoltre, benessere materiale e agiatezze difficilmente li distolgono dai loro scopi. Un asura potrebbe possedere un tesoro, probabilmente sottratto ai templi razziati, e dei sevitori che badano ai suoi desideri e bisogni; questi aspetti dell'esistenza, tuttavia, sono importanti per lui solo nella misura in cui sono funzionali al raggiungimento dei suoi obiettivi.
Altri asura perfezionano stili di combattimento o agiscono come guardiani o persino come mercenari extraplanari. Questi asura diventano strumenti di rovina e la loro presenza è una minaccia per le vite dei loro nemici, chiunque essi siano. Di rado si preoccupano di chi o cosa sono stati assoldati per combattere, fintanto che possono porre fine all'opera di qualche divinità.
Spesso gli asura raccolgono e proteggono tesori composti di reliquie saccheggiate, usando questi oggetti come esca per eroi devoti abbastanza potenti da individuarli nonostante la loro aura elusiva. Gli immondi sanno che la perdita di oggetti così sacri spesso affligge e mina la fede dei membri di un culto, e quindi fanno di tutto per infliggere una tale sofferenza spirituale.
Di rado, tuttavia, la contemplazione della natura del multiverso o il desiderio di qualcosa di più che una lotta interminabile possono portare un asura a scegliere un percorso differente. Questi asura si propongono di diventare simili a ciò che un tempo volevano distruggere, purificando se stessi dall'odio che ne brucia l'anima. Gli asura redenti raramente sono buoni o religiosi, ma vagano per i piani dispensando saggezza e operando contro la distruzione sconsiderata. Gli asura malvagi odiano questi traditori e li inseguono per distruggerli con intenso fervore.
Speculazioni: gli Asura, avversari degli dei vedici
Gli Asura si scagliano ferocemente contro l'operato di tutti gli déi ma, secondo alcuni vegliardi, sembrano covare un odio e un risentimento più profondi verso il Pantheon Vedico in particolare. Non si sa se queste asserzioni siano fondate. Quei saggi che sostengono l'accanimento degli Asura malvagi contro il Pantheon Vedico, tuttavia, affermano che alcuni membri del pantheon siano stati protagonisti delle più clamorose redenzioni che mai si siano viste fra le fila degli Asura. Queste barbegrigie, infatti, sostengono che un tempo Shiva, Varuna e forse e alcuni aspetti della Dea fossero niente meno che potenti Asura Rana1 che sono riusciti a purificare la loro anima immortale, connettendosi quindi al Brahman e divenendo suoi aspetti. Non si sa cosa e quanto ci sia di vero in questa tesi, ma si tratta certamente di una teoria affascinante, corroborata da alcuni indizi:
- Anticamente, per molti seguaci del Pantheon Vedico, i termini "dio" (deva) e "asura" erano sinonimi. Altri, tuttavia, contestano la validità di questa prova, ritenendo che questi termini si riferissero originariamente alle tre specie angeliche dei Deva Astrali, Monadici e Movanici e agli Asura celestiali.
- Shiva è molto diverso — per certi aspetti — dalle altre divinità del Pantheon Vedico, tanto che non è difficile credere che sia stato "adottato" in un secondo momento. Di questa difficile transizione, oltretutto, rimane una chiara traccia nel mito che oppone Shiva a Daksha, oltre che nell'astio che quest'ultimo ancora nutre nei confronti del primo. Fra tutti gli déi vedici, inoltre, Shiva eccelle nella disciplina di introspezione chiamata Yoga, di cui è ritenuto il Signore. Si dice che sia stato lui a insegnare lo Yoga ai mortali.
Oltre a ciò, pare che in un'unica occasione gli dèi vedici e gli Asura abbiano deposto la loro rivalità, allo scopo di conquistare l'Amrita, l'acqua della vita eterna, il premio all'epoca più ambito da Asura e dèi. Il mito racconta che il dio celeste Indra venne maledetto da un saggio collerico di nome Durvasa, a causa di un'offerta che la divinità aveva trattato con disprezzo. La maledizione indebolì così tutti gli dèi vedici, che divennero vulnerabili ad un attacco degli Asura. Il grande Vishnu — sotto le fattezze di Kurma la tartaruga — accorse in aiuto degli dèi, promettendo di ripristinare il loro potere all'unica condizione che seguissero il suo piano.
Anzitutto era necessario abbandonare l'antica rivalità con gli Asura e chiedere loro aiuto per creare una bevanda preziosa. Vennero così raccolte erbe e piante che vennero gettate in un mare di latte, presumibilmente collocato nel Limbo. Poi venne afferrato il grande serpente Vasuki, arrotolato intorno a una montagna posta sopra il guscio di Vishnu-Kurma e tirato con violenza di modo che la montagna, come una zangola, ruotasse su sé stessa e potesse rimestare l'oceano di latte e le erbe. Per la sofferenza, il serpente sputò un enorme fiotto di veleno: Vishnu, in una versione del mito chiese a Shiva di bere il veleno sino all'ultima goccia prima che toccasse il suolo, in modo da salvare il mondo.
Dopo tutto questo, il mare portò alla luce i suoi preziosi doni. Emersero Surabhi, la vacca sacra in grado di realizzare i desideri, Varuni la dea del vino, l'albero del paradiso Parijata che profumò il mondo, il dio lunare Soma nel sembiante della luna, che successivamente venne ritenuta la dispensa divina per l'Amrita. Inoltre apparvero Lakshmi, assisa sul loto, dea della bellezza, dell'amore e della buona sorte, futura moglie di Vishnu e il divino dottore Dhanvantari che reggeva in mano l'Amrita.
Il potente Asura Rahu strappò di mano a Dhanvantari l'amrita con lo scopo di berla tutta, al fine di essere unico per forza e potenza. Vishnu intervenne mentre Rahu sorseggiava il primo sorso: decapitandolo prima che il nettare scendesse nel suo corpo riuscì ad impedire che l'immondo diventasse invulnerabile.
Gli asura rana
Gli asura possono diventare davvero potenti durante il loro infinito ciclo di reincarnazioni. I più potenti tra di loro sono gli asura rana che dimorano in luoghi sacri in rovina, domini divini abbandonati o nelle regioni selvagge dell'Inferno. Questi potenti immondi sono unici nell'aspetto, e possono esigere qualsiasi cosa dai membri inferiori della loro razza, dal momento che sono venerati come saggi e bodhisattva basfemi. Di solito si stabiliscono in zone che consentono loro di impedire ai fedeli delle divinità l'accesso a luoghi o oggetti sacri. La lista seguente include alcuni degli asura rana menzionati in miti e racconti inquietanti.
- Andak, lo Smembrato
- Bohga, il Tesoriere
- Chugarra, il Guru dei Macellai
- Chupurvagasti, Signora della Foschia Velenosa
- Gavidya, l'Innumerevole
- Hydim, dell'Eterno Digiuno
- Ioramol, dalla Bocca colma di Sassi
- Maeha, Padre delle Falsità
- Onamahli, il Doppiamente Puro
- Rahu, il Divoratore del Sole
- Rytara, Serpente dell'Occhio d'Oriente
- Taraksun, il Provocatore d'Ira
- Zurapadyn, la Bestia che attende nel Fumo
Tipologie di asura
NOTA
Questi immondi non vanno confusi con i celestiali aventi lo stesso nome.
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