Modelli cosmologici (Cosmological models)

Modelli cosmologici (Cosmological models)

E finalmente io ti domando, oh uomo sciocco: Comprendi tu con l'immaginazione quella grandezza dell'universo, la quale tu giudichi poi essere troppo vasta? Se la comprendi, vorrai tu stimar che la tua apprensione si estenda più che la potenza divina, vorrai tu dir d'immaginarti cose maggiori di quelle che Dio possa operare? Ma se non la comprendi, perché vuoi apportar giudizio delle cose da te non capite?1

La cosmologia è lo studio del cosmo, ossia della struttura, dell'organizzazione e della composizione di tutto ciò che esiste. Ciò che la maggior parte dei babbi chiamerebbe "l'universo conosciuto" viene classificata con il nome di "Primo Piano Materiale". Esso comprende vari pianeti, i loro satelliti, i soli, le stelle e lo spazio in cui tutti questi oggetti sono contenuti. Quanto lontano si estenda lo spazio è una domanda di tipo cosmologico e la risposta potrebbe dipendere da quale modello cosmologico venga usato per descrivere il Primo Piano Materiale. [2]

Ma ci sono molti altri Piani di Esistenza, alcuni molto simili ai pianeti del Primario e altri così alieni da resistere ad ogni tentativo di descriverli. A seconda del modello cosmologico usato, questi piani possono sovrapporsi al Piano Materiale, circondarlo o penetrarlo. Analogamente, essi sono di solito collegati fra loro da qualche via mistica che può essere percorsa da molte creature soltanto con l'ausilio della magia. Insieme, tutti i vari Piani sono di solito chiamati "Multiverso" e sono l'oggetto di studio dei cosmologi, che provano a mapparli, misurarli e comprendere le relazioni che essi intrattengono fra loro e con la vita e la morte. [2]

La Grande Ruota

Il modello cosmologico che riscuote più consensi in seno alla comunità dei barbagrigia è quello della Grande Ruota. Questo schema cosmologico è chiamato così perché consiste in una serie di sfere e anelli che possono essere intese come concentrici. Ognuno di questi "strati" contiene una specifica tipologia di Piani accomunati da caratteristiche precise: vi sono i Piani Paralleli, situati al centro del cosmo; i Piani di Transizione, che servono per passare da un luogo all’altro; i Piani Interni, origine della materia; i Piani Esterni, materializzazione della fede e delle idee; e i Piani Energetici, fonte della forza animante di viventi e non-morti. [6] Collettivamente, inoltre, i Piani Esterni, gli Interni e i Paralleli (o almeno il Primario) sono noti come “Piani Cardinali”. [1]

Struttura fondamentale

I Piani Paralleli e i Piani di Transizione

I Piani Paralleli

Al centro di tutto ci sono i tre Piani Paralleli, ossia il Primo Piano Materiale — è qui che sono situati i pianeti su cui vivono i mortali — e le sue due proiezioni costituite dalla Selva Fatata e dalla Coltre Oscura; [6] si batte che quest’ultima possa condurre anche su Piani Materiali alternativi. [8] [9]

I Piani di Transizione

Oltre che ai due “echi” di se stesso, il Piano Materiale è collegato anche ad altri due Piani che però non si toccano fra loro: il nebbioso Piano Etereo e l’argenteo Piano Astrale. Entrambi sembrano essere la matrice o la condizione di possibilità di un diverso aspetto dell’esistenza: il Piano Etereo è composto di “protomateria”, la sostanza neutra da cui sembra potersi originare ogni tipo di sostanza materiale; il Piano Astrale, invece, è un regno infinitesimale di puro pensiero, dove le energie della psiche si manifestano in forma visibile. Questi due luoghi sono chiamati “Piani di Transizione” perché possono condurre dai Piani Paralleli a due altre tipologie di Piani, rispettivamente gli Interni e gli Esterni. [10]

I Piani Interni

Il Piano Etereo circonda i Piani Paralleli e li collega ai Piani Interni; questi ultimi sono la fonte della materia che compone il Piano Materiale ed hanno, nel complesso, una disposizione reciproca che compone una sfera. I Piani Interni più noti sono i quattro Piani Elementali, composti rispettivamente da Fuoco, Aria, Acqua e Terra. Benché teoricamente essi siano infiniti, esistono zone in cui essi si influenzano e si fondono fra loro: là dove due delle quattro sostanze fondamentali si incontrano si hanno i cosiddetti “Parapiani”: del Fumo, del Ghiaccio, del Magma e della Melma; [10] nella loro regione cosmologicamente più remota, inoltre, i Piani Interni si fondono completamente fra loro, dando luogo a quello che viene chiamato “Caos Elementale”. [6]

I Piani Esterni

Al di là della sfera degli elementi si stende l’argenteo Piano Astrale. Oltre a connettere fra loro i mondi del Primo Piano Materiale, esso collega i Piani Paralleli al Grande Anello dei Piani Esterni: questi ultimi sono luoghi composti e animati dalle istanze del pensiero e della fede, nonché dimora della maggior parte delle divinità. Le quattro forze fondamentali che governano i Piani Esterni sono quelle del Bene, del Male, del Caos e della Legge; la loro proporzione dà vita a sedici piani diversi e, dove le quattro forze si annullano reciprocamente, si ha il diciassettesimo Piano Esterno, quello della pura Neutralità. [10]

I Piani d’Energia

Un tempo annoverati fra i Piani Interni [10], i due Piani Energetici costituiscono la sfera metafisicamente più esterna fra quelle che compongono il multiverso. [6] Poche creature possono vivere qui perché le tremende forze incarnate da questi Piani sono tali da annientare qualunque babbo vi si avventuri senza le dovute protezioni. [10]

Il primo di questi piani è il Piano dell’Energia Positiva: un infinito mare di energia bianca e accecante rovente quanto il nucleo di una stella. È qui che ha origine la forza vitale di tutti gli esseri viventi che popolano il multiverso. [10]

L’altro Piano Energetico è quello dell’Energia Negativa ed è l’esatto opposto del primo. Si tratta infatti di un’infinita distesa di energia oscura che risucchia ogni scintilla vitale dalle creature fisiche che si avventurano qui. Questo Piano è famigerato per essere la fonte dell’energia che anima i non-morti. [10]

L’influenza dei Piani Energetici

Il più netto dualismo governa questa parte del cosmo. Esso si rispecchia in tutto il resto del multiverso poiché l’energia positiva e quella negativa influenzano in modo marcato gli altri Piani finora introdotti ad eccezione dell’Astrale e dell’Etereo. [6]

A contatto con il Piano Materiale, queste energie danno vita ai suoi due echi: nello specifico, la Selva Fatata è permeata dall’energia positiva mentre la Coltre Oscura è marcatamente influenzata dall’energia negativa. [6]

Laddove le due energie raggiungono i Piani Elementali, danno luogo agli otto Quasipiani: l’energia positiva genera quelli del Fulmine, dello Splendore, del Vapore e del Minerale; l’energia negativa porta invece alla formazione dei Quasipiani del Vuoto, della Cenere, del Sale e della Polvere.

L’energia positiva e quella negativa, infine, sembrano essere associate anche con i Piani Esterni. Indizi a favore di tale correlazione sarebbero – secondo alcuni vegliardi – la forte polarizzazione dei Piani Superiori e di quelli Inferiori e l’esistenza nei Piani Esterni dei non-morti; anche alcuni aspetti della magia confermerebbero tale associazione: per esempio, il funzionamento degli incantesimi necromantici nei Piani Esterni e il misterioso potere delle chiavi magiche e divine. [10] Va sottolineato, tuttavia, che vi sono altri rossi che sono in disaccordo con tale visione: fra essi può essere citato il callido tagliaccio Blackdaggr: egli fa notare che, se l’asse Bene/Male dei Piani Esterni e quello Postivo/Negativo dei Piani Energetici coincidessero, il male tenderebbe sempre verso la distruzione. Come ogni baatezu può testimoniare, tuttavia, è evidente che questo non accade. [4]

I Percorsi Planari

I Percorsi Planari non sono piani a sé stanti ma luoghi particolari che permettono di viaggiare attraverso il multiverso in modo alternativo a quello fornito da mezzi come i portali, i vortici elementali e i condotti astrali. La maggior parte di essi si dipana attraverso i soli Piani Esterni: la Grande Strada e l’Yggdrasil sono due celebri esempi in questo senso. La misteriosa Scalinata Infinita, tuttavia, è una parziale eccezione: pur partendo in un Piano Esterno, infatti, sembra poter raggiungere anche le altre parti del cosmo. [3]

Per approfondire: La Grande Ruota in dettaglio

Altre interpretazioni

Non conosciamo i meccanismi che regolano l'universo. Siamo… Siamo come delle formiche che si avventurano nel deserto. Pensiamo di aver conquistato il Sahara, ma non abbiamo conquistato niente. Li abbiamo appena incontrati i misteri, generale. Come pensiamo di poterli risolvere? Dovremo ancora brancolare nel buio per molto tempo, signore. C'è un universo da scoprire prima di avere delle certezze e trovare delle risposte! Abbiamo tanta strada da fare.2

Qualsiasi planare che non sia uno stordito sa che, dal punto di vista pratico, l’Etereo e i Piani Interni sono sempre risultati fuori contatto dall’Astrale e dai Piani Esterni. Un mago che cerchi di evocare un elementale su Bytopia o di proiettarsi sul Piano Astrale dal Piano Elementale dell’Aria senza conoscere il buio dei Piani potrebbe avere delle brutte sorprese. In molti quindi preferiscono immaginare il Primario Materiale come un nodo d’esistenza, che fa da tramite tra la materia e lo spirito. Il Piano Etereo si estende dai Piani Interni fino a sovrapporsi al Primario, mentre il Piano Astrale — che contiene i Piani Esterni — arriva a lambire e circondare lo stesso Primario, che rimane così l’unico punto di contatto tra Etereo ed Astrale. [10]

Quella appena presentata è la concezione più diffusa dei Piani. Parecchi però tra gli accademici e i vegliardi sono in disaccordo con questa visione delle cose.

Molti planari sono polarizzati verso la mente o la materia a seconda della propria provenienza: per alcuni, il Primario Materiale sarebbe solo una proiezione, una sorta di copia o pallido riflesso dei Piani Esterni, troppo vicino alla materia grezza degli elementi per riuscire ad imitare lo splendore delle pure credenze incarnate. Per altri, al contrario, sarebbero i Piani Interni a fungere da fondamento essenziale di tutto: il Piano Materiale sarebbe una loro derivazione, mentre i Piani Esterni risulterebbero soltanto l'ombra di un'ombra, ancor più lontani dalla concreta certezza della materia.

Queste visioni antitetiche valorizzano l'uno o l'altro aspetto di una polarità — quella fra mente e materia — preliminarmente accettata. Una versione estrema del diverbio nato su questa opposizione abolisce totalmente la struttura della Grande Ruota in favore di un modello semplificato imperniato sui tre Piani Paralleli, ossia il Materiale e i suoi due echi, la Selva Fatata e la Coltre Oscura. Secondo questa visione, "al di sopra" dei Piani Paralleli si estende il Vuoto Argenteo che contiene molti di quelli che il modello della Grande Ruota vede come reami divini, nonché i Nove Inferi di Baator. "Al di sotto" dei Piani Paralleli si troverebbe invece il ribollente Caos Elementale, al cui interno sarebbero ospitata una moltitudine di reami analogamente legati alla materia; il "fondo" del Caos Elementale, inoltre, sarebbe costituito nientemeno che dall'Abisso stesso. Un tratto peculiare di questo modello cosmologico è la relativa indipendenza dei vari reami e piani, non più ancorati ad una struttura rigida e vincolati soltanto al Piano Astrale o al Caos Elementale stessi. [7]

Ma esistono diverse altre interpretazioni del multiverso, focalizzate su altri suoi aspetti o che arrivano persino a fondare visioni della realtà interamente nuove. Vi sono anche coloro che — partendo da una visione ortodossa come la Grande Ruota — giurano dell'esistenza di molti Piani sconosciuti alla cosmografia ufficiale. [5]

Per approfondire: Mappare l'Infinito - Prospettive cosmologiche

I Piani Anomali

Sebbene la maggior parte dei piani sia situata in modo preciso all’interno della Grande Ruota o di altri modelli, ci sono alcune eccezioni che non hanno un posto chiaro all’interno di alcuno schema cosmologico. Questi piani esistono nell’ignoto e sono quasi irraggiungibili; potrebbero andare alla deriva al limiti stessi della realtà o giacere totalmente al di fuori di ogni modello cosmologico. Spesso, tali luoghi non seguono le stesse leggi fisiche dei Piani più noti e solo pochi vegliardi ben collegati sono anche solo al corrente della loro esistenza. [2]

Gli Pseudo-Piani

A differenza di tutti gli altri Piani, le misteriose dimensioni note come “Pseudo-Piani” non sono collocate in un luogo preciso. Invisibili e intangibili, sarebbero al tempo stesso coesistenti con ogni altra contrada del cosmo. Si tratta probabilmente dei Piani meno conosciuti in assoluto. [1]

Il Reame Remoto

Il Reame Remoto è sovente considerato il limite estremo della realtà. Si tratta di un Piano lontano e terrificante che giace “all’esterno” del resto del multiverso, al di là delle dimensioni stesse del tempo e dello spazio. Questo reame esasperante è molto temuto per la sua peculiarità di distorcere gli sfortunati visitatori in mostri raccapriccianti. Secondo molti studiosi, questo è il luogo di origine e provenienza della maggior parte delle aberrazioni. [2]

Rappresentazioni Cosmologiche

Ecco alcune delle rappresentazioni cosmologiche del creato, proposte nel corso dei secoli da studiosi e sognatori:

Great Wheel Map - da una campagna di gioco - by casijaz

Sfera Armillare della Grande Ruota (5^ ed.) - by Kat Gray

"The Great Wheel of Creation" - by Austin "Zal" Forbes

"XXI - The World", i Piani come "Il Mondo" - by Alphyna (Альфина)

Mappa del Multiverso in 2a edizione, v. 2.0: tutte le Sfere del Primo Materiale, i Piani Interni, Esterni e i Semipiani conosciuti! by Cristian Andreu (McMagnanimus)

In 5a edizione si "ritorna" alla Grande Ruota!

la versione originale a colori della Grande Ruota- by Claudio Pozas

Il mondo di D&D in 4a edizione secondo Jared Von Hindman

Cosmologia "semplificata" per D&D 4a edizione

Rappresentazione iconica della cosmologia in 4a edizione

La Grande Ruota in D&D terza edizione

Il Multiverso in 2a edizione

Il Multiverso in aD&D prima edizione

Schema del Multiverso in aD&D prima edizione

Il primo schema ufficiale di Gary Gygax sulla struttura del Multiverso


Bibliografia
1. Tratto dalla pagina "Ambientazione" su "www.sigilonline.altervista.org" - vedi la pagina
2. Tratto dalla pagina "Cosmology" su "Forgotten Realms Wiki" - vedi la pagina
3. Tratto dalla pagina "Planar Pathways" su "Mimir.net" - vedi la pagina
4. Tratto dalla pagina Planar Geometry and the Ordial Plane su "Mimir.planewalker.com" - vedi la pagina
5. Tratto dalla pagina "Mapping the Infinite" su "Mimir.net" - vedi la pagina
6. Mike Mearls, Jeremy Crawford, Appendix C: The Planes of Existence ** in Dungeons & Dragons 5th ed. - Player's Handbook, Wizards of the Coast e 25 Edition, **2014-08
7. Baker, Rogers, Schwalb e Wyatt, Dungeons & Dragons 4th ed. – Manual of the Planes, Wizards of the Coast e 25 Edition, 2008-12
8. Bruce R. Cordell, David Noonan, Jeff Grubb, Dungeons & Dragons - Manuale dei Piani, Wizards of the Coast e 25 edition, 2001-09
9. Baker, Rich, J. Jacobs, S. Winter, Signori della Follia: Il Libro delle Aberrazioni, Wizards of the Coast & Hasbro, 2005-04
10. Monte Cook, Advanced Dungeons & Dragons 2nd ed. Planescape – The Planewalker’s Handbook, TSR, 1996-08, (cod. 2620)
11. David Cook, Advanced Dungeons & Dragons 2nd ed. - Planescape Campaign Setting a dm guide to the planes, TSR, 1994-04, (cod. 2600)
12. David Cook, Advanced Dungeons & Dragons 2nd ed. - Planescape Campaign Setting a player's guide to the planes, TSR, 1994-04, (cod. 2600)
13. Gary Thomas, Advanced Dungeons & Dragons - Tales of the Outer Planes (OP1), TSR, 1988-04, (cod. 9225)
14. Jeff Grubb, Advanced Dungeons & Dragons - Manual Of The Planes, TSR, 1987-06, (cod. 2022)
15. James M. Ward e Robert J. Kuntz, Advanced Dungeons & Dragons - Deities & Demigods, TSR, 1980-12, (cod. 2013)
16. Gary Gygax, Advanced Dungeons & Dragons - Player's Handbook, TSR, 1978-06, (cod. 2010)
17. Gary Gygax, Planes in Dragon Magazine #8, TSR, 1977-07

(IMPORTANTE! POLICY: Gran parte del testo è liberamente tratto e in parte adattato dalle fonti citate e comunque dalle pubblicazioni Dungeons & Dragons della TSR e della Wizards of the Coast, nonchè dalle traduzioni ufficiali della 25 Edition, oltre ad altre fonti come le pubblicazioni della PAIZO Publishing per Pathfinder, che mantengono i diritti, intellettuali e non, sull'ambientazione e i suoi elementi. Allo stesso modo tutte le immagini sono coperte da copyright e vengono presentate senza alcuno scopo di lucro, corredate di autore e proprietario, e pertanto non sono riproducibili o utilizzabili in nessun ambito commerciale.)

© 2024. Parte dei contenuti sono coperti dalla FCP della Wizards of The Coast e in alcuni casi dalla OGL 1.0a; per il resto il contenuto è sotto la CCA-ShareAlike 3.0 License. Vedi INFO LEGALI.