Crono (Cronus)

Crono (Cronus)

Scheda: Crono


- Titolo: no

- Epiteti: Il Parricida

- Livello di Potenza: Divinità Minore

- Simbolo: Una falce

- Piano di residenza: Carceri, Orthrys, Monte Orthrys

- Genere: Maschio

- Allineamento: Legale Malvagio

- Area di influenza: no

- Adoratori: no

- Allineamento dei chierici: NM, LM, LN

- Domini: Carceri, Invidia, Legge, Male, Pianificazione, Tirannia

- Mantelli: {$mantelli}

- Pantheon: Greco

- Divinità alleate: no

- Divinità nemiche: no

- Arma preferita: no


Crono, il padre di Zeus e dei suoi fratelli, non è un genitore amorevole. Avvertito che sarebbe stato spodestato da uno della sua prole, divorò i figli che aveva generato con Rea poco dopo la loro nascita. Egli fu il Titano che sconfisse suo padre, il crudele Urano. Sapeva il danno che un figlio avrebbe potuto arrecare, ed era determinato a non cadere nella stessa trappola. Ovviamente, non avrebbe potuto sconfiggere Urano senza l'aiuto di sua madre Gea, e lei lo aiutò solo perchè lui promise di liberare la progenie che suo padre nascose su Carceri. Ma Crono tradì la sua promessa e fu destinato a subire il destino di suo padre. Esiliato ora su Carceri con gli altri Titani, Crono siede e cova sul suo trono nel palazzo in cima al Monte Orthrys. Studia un modo per evadere dalla sua prigione, e invia messaggeri per scoprire il mistero della fuga da Carceri, finora senza risultato. I suoi alleati includono l'ingannevole Loki, anche se il potere nordico del conflitto non è esattamente ciò che si definirebbe affidabile. Inoltre, i baatezu e i tanar'ri dei Piani Inferiori cercano costantemente l'aiuto dei Titani nella Guerra del Sangue, ma con tutta probabilità non lo otterranno, a meno che non offrano a Crono la libertà che desidera. Anche se gli altri Titani non supportano del tutto il loro capo, Crono governa i suoi fratelli perchè fu l'unico che agì contro il loro padre, ed è solito ricordare loro la loro indolenza. Teme i loro complotti tanto quanto quelli degli Olimpici, e li sorveglia come un falco. Crono governa con pugno di ferro, e, si dice, che un giorno i suoi fratelli e sorelle si ergeranno e lo rovesceranno. Fino ad allora, si inchinano al loro fratello minore, attendendo il loro tempo.


Bibliografia

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