Divinità Greche (Greek Deities)

Divinità Greche (Greek Deities)

Le divinità greche sono dai più identificate con gli Olimpici. Ogni dritto, tuttavia, sa che la storia degli déi greci non comincia con Zeus. Si batte che prima di lui e della generazione divina che lo accompagna, altri prima classe reggessero le fila del multiverso - o almeno di quella parte di multiverso che ora è sotto il controllo degli Olimpici. I primi sovrani furono, rispettivamente, Urano e Crono.

Il primo era molto potente e molto crudele. Secondo alcuni era anche un vero babbo, ma questa non è una qualifica che gli è attribuita spesso. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che nessuno sa che fine questo alto rango abbia fatto. Si sa che il figlio Crono lo ha detronizzato e ferito, ma questo è tutto: Urano potrebbe essersi perso, ma forse ha solo trovato un buon buco dove riposare. A quanto dicono, comunque, Urano non sprecava il suo tempo a ciondolare quando girava alla luce del sole. Per questo è possibile che domattina si ripresenti più piccato che mai alla testa di legioni sterminate. Trattandosi di un dio, forse non sarebbe difficile per lui sondare quel che si batte sul suo conto ed è logico quindi che i veri dritti non vadano troppo in giro a squaccare la scassagrana dandogli del fesso. A dir la verità, non fosse per Sua Serenità, anch'io mi comporterei in modo simile: è sempre meglio evitare di finire ai guerci, specie contro una dannata potenza.

E poi c'è Crono dei Titani, padre di Zeus, meno previdente di quest'ultimo ma più di Urano. Al momento della detronizzazione di Urano, Crono era già ben collegato e, grazie alla madre Gea, riuscì a portare a termine la propria corsa, dimostrando di essere veramente di prima fra i suoi fratelli. Ma anche Crono era un ciurmatore e non rispettò la promessa fatta a Gea di liberare da Carceri - la gattabuia più sicura della Grande Ruota - gli altri Titani. Si trattava di un prima classe molto all'occhio, dato che temeva di subire la medesima sorte che lui stesso aveva riservato al padre. Dopo aver fatto il cervo con la madre, in particolare, egli dimostrò di essere un vero sveglione, ma questo non gli impedì di essere zimbellato a sua volta. Zeus, nascosto dalla madre Rea - moglie dello stesso Crono - riuscì a spodestarlo e a fargli pagare la musica: Crono venne gettato a Carceri e lì ancora si trova, intento a parcheggiare l'orecchio per cogliere qualsiasi buio gli possa permettere di evadere. Non so se Crono sia callido al punto da lasciare il ghigno in aria agli Olimpici ma di certo è molto attaccato alla questione. Si batte, poi, che Gea stessa stia lavorando per cercare di liberare i Titani, anche se dubito che questo suo intento si estenda anche a quel ciurmatore di Crono.

Bene, rossi, questa è la storia delle potenze greche prima dell'arrivo di Zeus: lui, i suoi fratelli e i suoi figli - conosciuti come Olimpici - sono gli déi attualmente in carica e il Lancia Fulmini sembra conservare saldamente la sua posizione. E' un dio giusto ma i suoi metodi spicci gli stanno procurando un sacco di nemici: oltre che dei Titani, la cantata parla dei Celti e degli Egizi. Anche le Furie - spinte più o meno dalle stesse motivazioni che animavano i Giustizieri - potrebbero decidere di dargli la corda. Se tutte queste forze si unissero - ci scommetterei tutta la mia grana - Zeus si troverebbe rapidamente ai guerci, anche con gli altri Olimpici a fargli da custodi.

Iwen lo Scriba, mago dell'Etereo

Le potenze dei miti greci

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