Cinerei (Dustmen)

Cinerei (Dustmen)

dustmen symbol cinerei

Dustmen, Cinerei - scheda (Fazione)

Dati generali

Conosciuti come: I morti

Factol attuale: Skall

Classi più comuni: Maghi, Necromanti, Chierici di divinità legate alla morte

Razze più comuni: no

Allineamenti affini: Qualsiasi

Requisiti per entrare: Devono abbandonare ogni legame alla loro vita precedente

Membri noti: Azalin (Iniziato del Primo Cerchio), Maruderoj (Iniziato del Quarto Cerchio)

Politica

Sede a Sigil: il Mortuario

Città portale: no

Piano affine: Piano energia Negativa

Gerarchia: Namer, Iniziato del Quinto Cerchio, Iniziato del Quarto Cerchio, Iniziato del Terzo Cerchio, Iniziato del Secondo Cerchio, Iniziato del Primo Cerchio, Factol

Fazioni alleate: Trista Cabala, Doomguards

Fazioni sgradite: Segno dell'Uno

Fazioni nemiche: Società delle Sensazioni

Simboli

Citazione: "Il multiverso è dolore, sofferenza. Questa non è vita. E' solo un miraggio, un'illusione da abbandonare."

Descrizione: no

Skall, Factol dei Cinerei - by Tony Diterlizzi

Buonasera. Così avete finalmente deciso di accettare il fatto che questa "vita" non è che una menzogna. Ciò è bene, perchè partendo da questa consapevolezza potrete finalmente superare questo stadio della vostra morte, per muovervi verso il prossimo. Sì, perchè, vedete, tutti i vari stati dell'esistenza non sono che differenti livelli di morte.
Non sembrate molto eccitati dall'essere stati accettati tra le nostre fila: anche questo è un bene. Per unirvi a noi, dovete fare in modo di dimenticare ogni passione. Le emozioni sono il marchio di chi ancora si aggrappa all'illusione di questa… "vita". Ricordate: senza passione, non c'è dolore. Liberatevi da ogni passione, e avrete raggiunto lo stadio finale della morte - sarete annoverati tra i Veri Morti. Questo è l'obiettivo, e, no, non è facile da raggiungere. Per farlo, ricordate la pazienza, sempre. Sperimentate lo stato di morte in cui esistete ora, prima di poter passare al prossimo. Tra noi Morti c'è chi non ha la pazienza necessaria ad affrontare questi stati un passo per volta, purtroppo. Anzi, chi non ci riesce spesso brama un ritorno alla Vita. Sanno, come lo sappiamo voi ed io, che tutto il multiverso non è che un ammasso di luoghi e piani dove le creature giungono dopo aver Vissuto. Sì, esatto, questo significa che la Vera Vita si trova su piani sconosciuti a noi morti. Tra i Cinerei, vi sono individui impazienti che "sperano" che il raggiungere la morte definitiva permetta loro di tornare in questo misterioso multiverso Vivo, il nostro piano d'origine. Dopo aver raggiunto la Vera Morte, forse è possibile tornare alla Vita. Non lo so. Quello che so, è che non è possibile raggiungere la Vera Morte, finchè non si è abbandonata ogni speranza - compresa la speranza nella Vera Vita. E' chiaro che nemmeno io ho ancora raggiunto quello stato ideale, o i pensieri di questi sciocchi non mi sfiorerebbero nemmeno.
I primevi sembrano essere i più ignoranti di tutti, riguardo alla morte. Li chiamano "gli Storditi", e l'appellativo calza. L'illusione di questa "vita" li confonde, li stordisce, appunto, più di quanto faccia con chiunque altro. I planari capiscono alcuni degli stadi della morte - anche se molti li considerano stadi della "vita". Guarda i Sensisti, per esempio, che cercano di ricordare brandelli di Vera Vita sperimentando l'illusione di questo multiverso. Se fossi in grado di provare pietà per loro lo farei, perchè davvero sembrano essere i più patetici tra le creature. E poi ci sono i Credenti della Fonte, che cercano di instillare nei loro membri la passione necessaria per migliorarsi e progredire verso la loro ascensione. Se non altro hanno compreso che è nostro compito passare a uno stato ideale, sfruttando tutte le prove che ci si presentano sulla via. Ma desiderano "ascendere" nella direzione sbagliata, ecco il loro errore.
I Supplicanti hanno raggiunto un ulteriore stadio di progressione, ma il loro non sembra essere altro che un punto morto - per così dire - da cui non riusciranno a migliorarsi ulteriormente. Desiderano fondersi con il loro piano, quando dovrebbero concentrarsi sul diventare Veri Morti. Anche i Proxy, per come li vedo, sono esseri sventurati: seguono i dettami di creature superiori ad essi, si sforzano di portare avanti i piani e gli obiettivi delle potenze che servono, senza pensare a liberare se stessi da quest'illusione. Le potenze… Trovo che siano i peggiori di tutti. Credono di aver raggiunto lo scopo ultimo dell'esistenza e, come risultato, non fanno che incoraggiare i loro seguaci a credere in questa ridicola menzogna che è la "vita".
Ma perchè desiderare la vita…

quando si può abbracciare la morte…

la Vera.. Morte..

…sì…

…Hmm? Oh, siete ancora qui. Sì.
Ah, la Vera Morte. I cadaveri rianimati sono vicini a questo stato finale. E' palese che i non-morti sono più morti di quanto lo sia la maggior parte di noi. Ma alcuni sono ancora soggetti alle passioni. Se fossi il tipo da provare dolore, o piangere, lo farei, al pensiero delle centinaia di vampiri, di lich, di fantasmi, così fieramente aggrappati ai rimasugli della loro "vita" precedente, quando sono così vicini all'obiettivo… Finchè si aggrappano a quell'illusione, anch'essa si aggrapperà a sua volta, impedendo loro di raggiungere lo stadio definitivo dell'esistenza. Per molti versi, i non-morti minori - incapaci di pensare, incapaci di provare - sembrano essere più fortunati; ma, dato che non sanno pensare, non possono nemmeno sapere quanto sono vicini alla Vera Morte. Ciononostante, tutte le creature non-morte intuiscono la natura dell'esistenza abbastanza da riconoscere chi, come loro, si è allontanato dall'illusione. Ecco perchè non ci fanno del male, come stabilito dai precetti del Patto di Morte, che permette loro di riconoscere ogni Cinereo come uno di loro, come un Morto.
Benvenuti nella fazione. Spero che la vostra permanenza con noi non vi sia gradita. Desidero rimanere solo, ora.

- Factol Skall, dei Cinerei

XXXII. Vediamo la cosa anche da questo punto, per quale altra ragione io ho così grande speranza che morire sia un bene. Una di queste due cose è il morire: o è come non essere più nulla, e chi è morto non ha più nessun sentimento di nulla; o è proprio, come dicono alcuni, una specie di mutamento e di migrazione dell'anima da questo luogo quaggiù a un altro luogo. Ora, se il morire equivale a non avere più sensazione alcuna, ed è come un sonno quando uno dormendo non vede più niente neppure in sogno, ha da essere un guadagno meraviglioso la morte. Perché io penso che se uno, dopo avere come trascelta nella propria memoria tal notte in cui si fosse addormentato così profondamente da non vedere neppur l'ombra di un sogno, e poi, paragonate a questa le altre notti e gli altri giorni di sua vita, dovesse dirci, bene considerando, quanti giorni e quante notti in tutto il corso della sua vita egli abbia vissuto più felicemente e più piacevolmente di quella notte; io penso che colui, fosse pure non dico un privato qualunque ma addirittura il gran Re, troverebbe assai pochi e facili a noverare codesti giorni e codeste notti in paragone degli altri giorni e delle altre notti. Se dunque tal cosa è la morte, io dico che è un guadagno; anche perché l'eternità stessa della morte non appare affatto più lunga di un'unica notte.1

I Cinerei sono una fazione molto antica, persino più antica dei Depressi. Così antica, dicono alcuni, che potrebbe essere stata la prima fazione in assoluto, antica come la morte stessa. Una cosa è certa: non esiste nessun factol vecchio quanto Skall, nè uno che abbia detenuto il potere così a lungo. Skall non è solo il factol dei Morti, è il loro fondatore.
Ovviamente, nessun Cinereo andrà in giro a vantarsene: potrebbe dare l'idea di starsi montando la testa, e questo potrebbe passare per un'emozione da parte sua. I Morti, noti per il loro proverbiale stoicismo, possono sembrare dei tipi noiosi a chi non è uno di loro. Parlano raramente di qualcosa di diverso dalla morte, e di conseguenza non si preoccupano nemmeno di parlare della "nascita" della loro fazione. Non c'è nemmeno gusto a dare del babbo a un Cinereo, visto che non si offenderà, forse non reagirà nemmeno. Il tagliaccio medio trova noioso anche solo il pensare a questa gentaglia.
La cosa strana è che i Cinerei, d'altro canto, non sembrano essere per nulla depressi, o almeno la maggior parte non lo è. Anche se nessuno può dire che siano "felici", i Morti sembrano avere costantemente un'aria in qualche modo soddisfatta. Non sono mai allegri o tristi, infuriati o gioiosi, mantengono sempre una sorta di curioso equilibrio interiore. E così è sempre stato, almeno secondo ciò che gli studiosi possono dire basandosi sugli scritti riguardanti la storia della fazione. Nessuno sembra saper dire con certezza da quanto tempo i Cinerei esistono - forse potrebbero dirlo le potenze, se qualcuno avesse voglia di andare a chiedere direttamente a loro. I Morti sembrano essere sempre andati discretamente d'accordo con gli abitanti di Sigil e qualunque altra fazione - difficile offendere qualcuno di così noioso.
Ma può succedere, come dimostra un fatto di qualche tempo fa: una Sensista, Karilla Mavasil, decise di voler morire, di voler provare "l'esperienza definitiva". Così andò dai Giustizieri per farsi dare una mano ma, quando i Sensisti reclamarono il corpo, i Morti si rifiutarono di consegnarlo. Il fatto avrebbe potuto tranquillamente scatenare una guerra tra fazioni se ai Cinerei fosse davvero importato il fatto che, pochi giorni dopo, i Sensisti trafugarono il corpo di Karilla dal Mortuario. Forse se la sarebbero presa un po' di più se avessero saputo che la Società della Sensazione voleva il corpo per poterlo resuscitare. Invece, si limitarono a scuotere il capo, sospirare, e attendere che Karilla tornasse da loro. E così fu, qualche anno dopo.
La maggior parte delle fazioni, Sensisti a parte, ignora i Cinerei che, dal canto loro, non fanno nulla per farsi notare. (Anche se da qualche tempo sembrano voler creare problemi ai Credenti della Fonte quando le fazioni si riuniscono alla Sala degli Oratori. -NdE) Alcune fazioni arrivano persino ad ammirare il punto di vista morboso dei Morti. I Depressi e i Custodi del Fato apprezzano i Cinerei per varie ragioni: i Custodi vedono la morte come il fine ultimo del multiverso, anche se è un altro tipo di morte, mentre i Depressi - beh, apprezzano il lato più disperato della filosofia cinerea.

Quando essa [l'anima] abbandona la sua incorporeità perfetta, non si riveste all'improvviso di un corpo di fango, ma a poco a poco, impoverendosi impercettibilmente, allontanandosi sempre più dalla sua purezza semplice e assoluta, si gonfia ricevendo successive addizioni al suo corpo astrale. Infatti, in ciascuna delle sfere situate sopra la sfera del cielo, essa si riveste di un involucro etereo, e poi di involucri che la preparano progressivamente alla sua unione con un rivestimento di argilla, e così, morendo tante volte quante sono le sfere, essa giunge a quello stato che sulla terra chiamiamo vita.2

I Morti non sembrano apprezzare nessuna fazione in particolare, così come non sembrano disprezzarne nessuna. Certo, i proferitori (namers), che non hanno ancora soppresso le loro emozioni, sono più portati al giudicare secondo i loro gusti personali di quanto non facciano gli iniziati dei gradi superiori. Tuttavia, anche tra i capi pare che rimanga qualche parvenza di simpatia e antipatia per determinate filosofie. Se potessero provare antipatia per qualche fazione, al primo posto ci sarebbero certamente i Sensisti, i Credenti della Fonte e i Segnati, che danno troppo valore a illusioni come l'ego e l'esistenza. Anche i Destinati, gli Anarchici e gli Harmonium tendono a non entrare nelle grazie dei Morti: vogliono troppo, si ribellano troppo, lavorano troppo, per poter essere accettabili. Persino i Giustizieri sono meno apprezzati di quanto si potrebbe credere: favoriscono la morte di molti, ma non sanno di essere già morti loro stessi. I Cinerei non vedono di buon occhio l'attaccamento alla giustizia di questa fazione, né il voler accelerare a tutti i costi il processo "naturale" di morte dei giustiziati.
I Governieri, gli Indep e i Cifrati promettono bene, secondo i Cinerei. Tutte e tre le fazioni danno grande importanza all'apprendimento e alla conoscenza: arriverà il momento in cui scopriranno la verità e ammetteranno di essere Morti. Gli Athar e gli Xaositect hanno la piacevole tendenza ad eliminare ogni speranza dalla loro esistenza, ma restano troppo aggrappati alle loro idee. Se i Cinerei potessero ammirare qualcuno, sicuramente lo farebbero nei confronti dei Custodi fel Fato e dei Depressi - le tre fazioni spesso si aiutano a vicenda, in modo simile a ciò che accade tra Harmonium, Giustizieri e Governieri. Nessuno dovrebbe aspettarsi grandi cambiamenti in corso o piani per il futuro, al Mortuario. Il cambiamento, tra i Morti, avviene solo lentamente. Probabilmente questa loro stabilità - o staticità - è dovuta al fatto di avere avuto sempre un solo capo, oltre che alla loro filosofia così passiva.
Come dice il proverbio, le uniche cose certe sono la morte e le tasse: alle tasse ci pensano i Destinati, ma solo i Cinerei conoscono il buio della morte. Chiunque può morire o morirà un giorno e, di conseguenza, chiunque è un potenziale membro della fazione.

Essere un Cinereo

Qui dev'essere abbandonato tutto ciò che è finito, tutto ciò che è ancora un essente; qui deve scomparire l'ultima dipendenza; qui si tratta di abbandonare […] tutto ciò che soltanto è, persino Dio, giacché anche Dio da questo punto di vista non è che un essente. […] Dunque, chi vuole collocarsi nel punto iniziale della filosofia veramente libera deve abbandonare anche Dio. Vale qui il detto: chi vorrà conservarlo, lo perderà, e chi lo abbandona lo ritroverà. Colui soltanto è arrivato al fondo di se stesso ed ha conosciuto tutta la profondità della vita, che in un punto ha abbandonato tutto ed è stato abbandonato da tutto, per il quale tutto è sprofondato, e che si è visto solo, di fronte all'infinito: un passo enorme, che Platone ha paragonato alla morte. Ciò che secondo Dante sta scritto sulle porte dell'inferno dovrebbe iscriversi, con un senso diverso, anche sull'ingresso della filosofia: "Lasciate ogni speranza, o voi che entrate". Chi vuol veramente filosofare deve rinunciare ad ogni speranza, ad ogni desiderio, ad ogni nostalgia; non deve voler nulla né saper nulla, sentirsi del tutto povero e nudo, abbandonare tutto per guadagnare tutto. Difficile è questo passo, difficile è separarsi, per così dire, anche dall'ultima sponda. E che le cose stiano così lo vediamo dal fatto che pochissimi ne sono stati capaci.3

Come dovrebbe comportarsi un babbo dei Morti? Dipende da un po' di fattori come la razza, la professione, le inclinazioni etiche. Nonostante le differenze di allineamenti, classi o razze, i Cinerei sembrano andare perfettamente d'accordo tra loro. Tutti quanti i membri della fazione rispettano la morte e ricercano la conoscenza. Le lotte interne non sembrano durare mai a lungo - con un'unica notevole eccezione.
Alcuni tra i Morti sperano in un ritorno alla Vita. Questo gruppo di speranzosi è concorde nel dire che il Multiverso è solo un purgatorio, e che la vera esistenza risiede altrove. Tuttavia, il motivo per cui vogliono raggiungere la Vera Morte non è la non-esistenza: è un ritorno alla Vita. Gli altri Morti tendono a considerare quest'idea sciocca e fuorviante, e vedono questo gruppo di speranzosi come una semplice linea di pensiero collaterale all'interno dei Cinerei. Può darsi che dopo la morte ci sia la vita. Ma se così non fosse, che importa?

Razze

La maggior parte dei Cinerei è composta da umani. Alcune fazioni dicono che è perché gli umani sono abbastanza suggestionabili da bersi tutte le idee sballate dei Morti, ma questo non basta a spiegare allora perché ci siano anche altre razze tra le loro fila. Sembra che razze dalla vita breve tendano naturalmente a simpatizzare con le idee di fazione dei Cinerei: un tiefling o un umano vedono la morte ben più spesso di quanto accada ad altri, e finiscono per farsi qualche domanda a riguardo.
Molte razze primeve sono troppo legate alla vita per prendere in considerazione questa fazione. Rari sono ad esempio gli elfi, razza longeva e appassionata. Un elfo Cinereo considererebbe la propria vitalità e il proprio legame alla natura come svantaggioso, un ostacolo verso il successivo stadio dell'esistenza.
I sobri e severi Githzerai potrebbero sembrare candidati naturali, ma le loro passioni sono troppo forti per permettere a molti di loro di fare parte della fazione. Tiefling e mezzelfi, entrambi "reietti" a modo loro, accettano spesso la filosofia cinerea. I bariaur, d'altro canto, sono troppo spensierati e gioiosi. Un bariaur dovrebbe sentirsi davvero depresso per considerare lontanamente di far parte dei Morti, e spesso è proprio quest'intensa tristezza a renderlo non idoneo.

Allineamento

La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia.4

Uno dei motivi per cui i druidi sono attratti dai Cinerei è anche la loro mancanza di devozione alle cause del bene o del male, della legge o del caos. Quest'approccio neutrale è comune all'interno della fazione. Più un tagliaccio rimane tra i ranghi dei Morti, più finirà per tendere alla neutralità. I caotici potranno provare a fingersi accesi sostenitori della causa cinerea per qualche tempo, ma sono troppo incostanti. Nemmeno gli individui buoni tendono a sentirsi a proprio agio in una fazione che riverisce la morte in ogni suo aspetto.
Ciononostante, ci sono alcuni Cinerei di allineamento caotico che ritengono che ognuno debba trovare la propria strada verso la Vera Morte. Un membro di allineamento buono potrebbe provare a guidare con pazienza chi lo circonda verso il successivo stadio dell'esistenza, senza forzare nessuno.
L'indole calma e intellettuale della fazione attira molti dritti di allineamento legale, ma allo stesso tempo la mancanza apparente di rispetto per la vita risulta compatibile con i malvagi. Nonostante anche i Cinerei più ben intenzionati lo facciano, pare che molti babbi a Sigil trovino un atto piuttosto malvagio l'augurare attivamente la morte al prossimo. La gente è strana, eh?

Entrare nella Fazione

L'errore è la vita. E il sapere è la morte5

Entrare nei Morti è relativamente semplice, se si ha davvero l'attitudine necessaria per farne parte: tutto ciò che occorre è fare richiesta formale al Mortuario e attendere che un Iniziato valuti la personalità e la visione del Multiverso dell'aspirante. In caso non si venga ritenuti idonei, tuttavia, i Cinerei non si fanno problemi a scartare i candidati, chiunque essi siano.

Salire di grado

Da Namer a Iniziato
E' il passaggio più difficile, in cui il Namer deve dimostrare di stare effettivamente abbandonando ogni attaccamento alle emozioni e ai beni materiali. I progressi dei Namer vengono solitamente osservati e riportati da Iniziati del Quinto o Quarto cerchio.
I gradi dell'Iniziazione
Una volta divenuto Iniziato del Quinto Cerchio, il Cinereo continuerà a esercitare il suo progressivo distacco dagli eventi, le gioie e i dolori di ciò che lo circonda. Come Iniziato è tenuto a fare da esempio ai Namer o agli Iniziati di Cerchio inferiore. Anche nel suo caso, Iniziati di cerchi superiori osserveranno i suoi progressi.

Restrizioni di Comportamento

Un Morto si manterrà sempre il più possibile neutro e distaccato di fronte a ciò che avviene attorno a lui, anche quando un evento lo riguarda in prima persona. Non proverà mai emozioni estreme o, nel caso di un Iniziato, si sforzerà di non provare alcuna emozione in assoluto. Un Cinereo che si abbandona a uno slancio d'ira, di rancore o di ilarità sta palesemente sbagliando qualcosa. Non daranno alcuna importanza agli oggetti e ai beni materiali - anche queste cose, come tutto il resto, non sono che un'illusione.
Per nessuna ragione, se non per autodifesa a seguito di un attacco, un Cinereo arrecherà danni a un non-morto. Se dovesse incappare in qualcuno intento ad aggredire e distruggere creature di questo tipo, farà quanto gli è possibile per impedire che ciò avvenga.

Vedi anche

Gallery

"The Chant of Sigil: The Dustman and his dead lover" - by Baptiste (Scara Mouche)

"Dustman" (dal forum UO, "I cinerei, i morti, i dustman") - by Nuvola

"Dustman", cinereo di Sigil - by Magiy (Kalin Kadiev)

"Factor Dustmen wizard, Komosahl", factor dei cinerei - by Domigorgon (Domagoj Rapčak)

Fazione dei Dustmen

"Dustman Namer" mezzelfo - by clone-artist (Filip)

"The Dustman", disegno preparatorio di cinereo - by Nezart (Domenico Neziti)

Uno dei Cinerei, rendering

Una Dustmen, rendering

Un cinereo svolge i suoi compiti - by Tony Diterlizzi

"The Perished", tiefling dei cinerei, a Rigus nelle Terre Esterne - by Paul Jaquays


Bibliografia
1. Contributi di approfondimento da parte dello staff di Ultima Online Planescape
2. Per adattamento 3a ed. vedi "Dustmen" su "www.kriegstanz.com" - vedi la pagina
3. Per adattamento 5a ed. vedi "Dust" su "daedaluswing.wikidot.com" - vedi la pagina
4. Per approfondimento vedi "The Dustmen" su "www.mimir.net" - vedi la pagina
5. Per approfondimento vedi "Dustmen" su "wiki.sigil-planarlegends.com" - vedi la pagina
6. David Cook, Advanced Dungeons & Dragons 2nd ed. - Planescape Campaign Setting a player's guide to the planes, TSR, 1994-04, (cod. 2600)
7. Dori J. Hein, Tim Beach e J.M. Salsbury, Advanced Dungeons & Dragons 2nd ed. Planescape – The Factol’s Manifesto, TSR, 1995-06 (cod. 2611)
8. Monte Cook, Advanced Dungeons & Dragons 2nd ed. Planescape – The Planewalker’s Handbook, TSR, 1996-08 (cod. 2620)
Bibliografia post-Guerra delle Fazioni:
9. Per approfondimento vedi "Dustmen" su "to-chance-with-hell-planescape" - vedi la pagina
10. Tratto anche da "Manuale di Ambientazione" su "sigilonline.altervista.org" - vedi la pagina

(IMPORTANTE! POLICY: Gran parte del testo è liberamente tratto e in parte adattato dalle fonti citate e comunque dalle pubblicazioni Dungeons & Dragons della TSR e della Wizards of the Coast, nonchè dalle traduzioni ufficiali della 25 Edition, oltre ad altre fonti come le pubblicazioni della PAIZO Publishing per Pathfinder, che mantengono i diritti, intellettuali e non, sull'ambientazione e i suoi elementi. Allo stesso modo tutte le immagini sono coperte da copyright e vengono presentate senza alcuno scopo di lucro, corredate di autore e proprietario, e pertanto non sono riproducibili o utilizzabili in nessun ambito commerciale.)

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