Lolth

Lolth

Scheda: Lolth


- Titolo: Regina Ragno

- Epiteti: Scultrice di Carne

- Livello di Potenza: Divinità Intermedia

- Simbolo: un ragno nero con la testa di una drow femmina

- Piano di residenza: Abisso, strati 65° e 66°.

- Genere: Femmina

- Allineamento: Caotico Malvagio

- Area di influenza: Drow, Ragni, Male, Oscurità, Caos

- Adoratori: Drow

- Allineamento dei chierici: NM, CM, CN

- Domini: Caos, Distruzione, Dominazione, Male, Oracolo, Pestilenza, Inganno

- Mantelli: no

- Pantheon: Drow

- Divinità alleate: no

- Divinità nemiche: Seldarine

- Arma preferita: Ragno (pugnale)


Uno dei simboli di Lolth - by Stephanie Pui-Mun Law


Lolth è la dea-ragno degli elfi scuri, oltre a essere classificata da molti come una Signora dei Demoni. Ella mostra formidabile potenza e grande crudeltà, oltre ad un particolare affetto per gli aracnidi. Conformemente a ciò, i suoi servi — oltre ai drow — includono ragni e Tanar'ri.
Per mezzo dell'inganno e del dominio, questa dea ha raccolto sotto di sé gli elfi scuri, affermandosi alla fine come la loro divinità principale; ella ha ottenuto ciò principalmente per mezzo della creazione di una società teocratica in cui solo i più forti sopravvivono.

Nomi, titoli ed epiteti

La dea Lolth in forma umanoide - by John Stanko

La dea Lolth è nota anche con il nome di Lloth e un tempo era conosciuta come Araushnee; ella può vantare un vasto numero di soprannomi e titoli, ognuno dei quali sottolinea alcune delle sue peculiarità. Fra gli epiteti che più comunemente le sono attribuiti:

  • Dea Ragno
  • Demoniaca Regina dell'Abisso
  • Filatrice e Avvelenatrice del Destino e della Follia
  • Madre della Lussuria
  • Madre delle Mandibole
  • Madre Oscura di Tutti i Drow
  • Regina dei Drow
  • Regina delle Fosse delle Ragnatele Demoniache
  • Regina Nera
  • Regina dei Ragni o Regna Demoniaca dei Ragni
  • Regina Ragno
  • Scultrice di Carne
  • Signora dei Ragni
  • Signora dell'Inganno e della Distruzione
  • Sovrana dei Mondi Materiali delle Razze dei Ragni
  • Sua Maestà Ottuplice
  • Tessitrice del Caos
  • Tessitrice di Ragnatele

Descrizione

Carattere

Lolth è una divinità crudele, capricciosa e spietata che viene da molti ritenuta folle per la sua tendenza a mettere i suoi fedeli l'uno contro l'altro in nome della sete di potere. I più saggi, tuttavia, ritengono che possieda una mente calcolatrice in grado di anticipare di molto le mosse dei propri avversari.
Ella incarna il male assoluto dei drow: nel trattare gli altri è malvagia e prepotente, imponendo la sua volontà tanto ai suoi seguaci quanto ai suoi nemici. In combattimento fredda e crudele, e ambisce al potere delle divinità che vengono venerate dalle razze di superficie. Sa essere gentile e aiutare chi entra nelle sue grazie, ma gode comunque della morte, della distruzione e della tortura di chiunque, soprattutto di quelli tra i suoi fedeli che le sono sgraditi o che sono usciti dal suo favore. Lolth sa apprezzare l'ironia ed il suo perverso umorismo fa spesso sì che ella incarichi i forti di schiacciare i più deboli nel modo più tortuoso che si possa immaginare.

Aspetto fisico

la dea Lolth - Immagine di lancio per l'espansione Menace of the Underdark - by Fred Fields

L'aspetto di Lolth è rimasto sostanzialmente lo stesso — con piccoli cambiamenti e modifiche — in tutte le varie edizioni del gioco. Lolth di solito appare in due forme: drow e aracnide.
In forma drow, la Regina Ragno appare come un elfo scuro "squisitamente bello" di sesso femminile, a volte coperto di ragni brulicanti.
Nella sua forma aracnide, Lolth prende l'aspetto di un gigantesca vedova nera con la testa di una drow o di un'umana — sempre di sesso femminile — dotata di otto occhi di ragno. A volte, la coppia più importante delle sue gambe da ragno è costituita in realtà da braccia umanoidi.

Dogma

La paura è forte come l'acciaio, mentre l'amore e il rispetto sono sentimenti deboli e inutili. Converti o distruggi qualunque drow miscredente. Elimina i deboli e i ribelli. Distruggi chi sfida la tua fede. Sacrifica i maschi, gli schiavi e chi appartiene alle altre razze, che ignorano il volere di Lolth. Cresci i bambini insegnando loro a lodare e a temere Lolth; ogni famiglia dovrebbe produrre almeno un chierico che sia al suo servizio. Mettere in discussione le motivazioni o la saggezza di Lolth è un peccato, come aiutare le altre razze ad agire contro i drow, o ignorare il volere di Lolth per amore. Venera gli aracnidi di qualunque tipo: chi uccide o maltratta un ragno deve essere ucciso.1

La società drow sopravvive perché lo vuole una potente e capricciosa dea. Conosciuta con molti nomi, Lolth governa completamente l'esistenza dei drow.

La sua chiesa promuove la sua superiorità sopra a tutti gli altri esseri ed ella stessa rappresenta uno dei motivi principali per cui gli elfi scuri sono temuti dagli altri elfi e dalle creature di superficie.
Lolth è così caotica, tuttavia, che i suoi comandi sono in costante mutamento e spesso risultano contraddittori; per questo, coloro che cercano di seguirli ciecamente vanno spesso incontro alla distruzione.

Lolth modella la vita dei suoi fedeli come la propria, promuovendo un regime di atti caotici e la venerazione dei ragni. Alla dea piace particolarmente il modo in cui i nuovi nati delle nidiate di ragni si fanno reciprocamente a pezzi per sopravvivere: trasponendo ciò, ella promuove i suoi fedeli a uccidere i loro rivali, assicurandosi in tal modo di essere i più forti della "covata". Un parallelismo assai più stringente, inoltre, può trovarsi nell'infanzia dei drow.

Siamo tutti carne per Lolth

Attraverso i suoi terribili agenti terreni, le sacerdotesse, Lolth si interessa di qualsiasi individuo, dalla sua dolorosa nascita fino alla sua squallida morte. Fin dalla nascita, ogni drow sa che esiste soltanto per offrire il cibo ed il piacere alla sua dea. Coloro che sopravvivono fino alla maturità, imparano a non temere questa verità, ma ad accettarla. Affrontano qualunque rischio con adamantina risolutezza, ben sapendo che nessun pericolo può essere così terrificante quanto affrontare Lolth.

Adorarla significa eliminare dubbi o esitazioni. i suoi occhi scuri e luccicanti contengono l'unica verità: la vita non è altro che una fuggevole danza tra predatore e preda. Alla fine, tutti vengono smembrati e digeriti. Quindi, l'unico modo per garantire un senso all'esistenza è quello di perpetrare molte uccisioni prima di morire e dimostrare il gusto e lo stile facendo squisitamente soffrire la preda prima di ucciderla. Un drow che non riesca a provare piacere nell'agonia e nella distruzione non è da ritenersi un vero drow, è buono soltanto per le uccisioni rituali. Quando il coraggio vacilla, l'autentico drow ha solo bisogno di ripetere a se stesso il credo portante della propria fede: siamo tutti carne per Lolth.

Anche se tutti i drow accettano la morte, ogni individuo preferisce, naturalmente, la morte degli altri piuttosto che la propria. Il desiderio di evitare di diventare il prossimo pasto di Lolth guida tutte le interazioni della comunità degli elfi scuri. Anche la più potente sacerdotessa deve guardarsi le spalle per assicurarsi che le giovani ed ambiziose accolite non la inseriscano nella lista d'attesa per la stanza da pranzo della Scultrice di Carne.

Adoratori e Clero

Le figlie di Lolth sono le mietitrici del fato! I cieli sono neri di morte aracnide! O potenze, perché ci avete abbandonato?2

Naturalmente i principali seguaci di Lolth sono i drow e i suoi animali sacri sono i ragni. Ella è anche adorata da creature aracnoidi chiamate chitine e aranee, oltre che da alcuni cultisti umani quali Lareth il Bello.

Lolth è la fonte dell'ordinamento matriarcale che vige nelle città drow, pertanto anche il suo clero segue questa configurazione: di norma, solo le femmine drow possono ambire a diventare sacerdotesse della dea. Le più potenti fra loro occupano il rango sociale di matrone e dominano una casata finché non diventano abbastanza deboli da essere soppiantate da un'altra chierica.

Ci sono casi di chierici maschi, ma a nessun maschio è permesso di raggiungere il grado di sommo sacerdote; i sacerdoti maschi sono comunque rarissimi: normalmente, le sacerdotesse di Lolth disprezzano i maschi di ogni specie e considerano quelli drow come dei semplici servi; non esitano ad ucciderli se questi si ribellano ai loro ordini.
Ogni sacerdotessa si circonda di una rete di leccapiedi che non fanno altro che eseguire i suoi comandi. Benché un modo di fare servile e sottomesso non infici le possibilità di entrare nelle grazie di una sacerdotessa, un drow orgoglioso e dignitoso può rivelarsi indispensabile in altri modi. Artisti riconosciuti, abili torturatori, saggi sapienti ed esperti artigiani possono assicurarsi la sopravvivenza servendo sia la sacerdotessa che la maggioranza della comunità. Tra tutti i loro favoriti, le sacerdotesse adorano maggiormente i cacciatori. Questi cacciatori sono degli avventurieri drow che esplorano i passaggi del Sottosuolo per trovare prigionieri intelligenti da sacrificare e da ridurre in schiavitù.

Coerentemente con ciò, nella maggior parte delle città drow le chieriche di Lolth controllano le casate nobiliari e detengono il potere; fungono da governo, polizia, giudici, giurati e boia per la società drow. I loro atti, dettati dal capriccio e dalla crudeltà servono a tenere in pugno la cittadinanza con la paura e l'odio verso gli stranieri.

Per approfondire, si veda:

Le sacerdotesse di Lolth sono sempre crudeli e spietate: usano il potere esattamente come la crudele e capricciosa Regina Ragno e manipolano (spesso con la forza bruta) gli altri drow al fine di farli comportare come la loro divinità; non di rado, esse sacrificano la propria vita e i propri tesori per la sua gloria. Questo comportamento, tuttavia, non deve far pensare che le chieriche di Lolth venerino la dea con sincera devozione: anche le più fedeli fra loro odiano e temono la Regina Ragno ma la seguono in virtù dei poteri che ella conferisce loro: si può affermare che la macchinazione e la ricerca del potere siano le loro ragioni di vita.

Ehi, carino il tuo mantello semitrasparente. Cos'è, seta? Adesso perché non lo togli e me lo dai, carboncino?3

Dato che la fonte di tale potere è la Regina Ragno il vero obiettivo di ogni chierica è quello di arrivare al favore di Lolth e di mantenerlo. Esse credono che gli spiriti di coloro che muoiono con il favore della dea giungano alle Fosse delle Ragnatele Demoniache, dove diventano Yochlol o altre creature al suo servizio. E' opinione diffusa che quelli che invece non muoiono in grazia di Lolth giungano su un altro piano di tormento da qualche parte o che le loro anime siano divorate dalla dea. Sebbene spesso ricompensi il tradimento e la crudeltà, Lolth non approva coloro che permettono a questioni personali e vendetta di danneggiare o infamare la propria casata, clan, città o banda.

Caotica all'estremo, la Chiesa di Lolth ha un abbozzo di gerarchia formale al di fuori di quella imposta dai suoi membri più potenti e voluta dalla divinità stessa. Nelle città drow dominate dal chieriche di Lolth, il clero più anziano controlla anche le casate nobili drow più potenti ed esercita il potere tramite un concilio di nobili il cui capo è la Madre Matrona.

Le chieriche di Lolth spesso diventano multiclasse, scegliendo la classe del guerriero o dello stregone. La loro classe preferita, però, deve rimanere quella del chierico.

Una delle più potenti sacerdotesse mortali di Lolth è la drow Eclavdra, del mondo primevo di Oerth.

Ordini

Nel mondo primevo di Abeir-Toril vi sono almeno due associazioni composte da seguaci di Lolth.

Il Myrlochar Militante, Ordine delle Anime dei Ragni (Militant Myrlochar, Order of Soul Spiders)

Il Myrlochar Militante, noto anche come l'Ordine delle Anime dei Ragni, è un'organizzazione di combattimento d'élite composta esclusivamente da maschi crociati; essa risiede nelle città degli elfi scuri dove Lolth è adorata e ai maschi è permesso l'ingresso nel suo sacerdozio. Quest'ordine serve direttamente le Matrone Madri di queste città, operando sull'incontenibile caos di questi luoghi.

Le Ancelle della Regina Ragno (Handmaidens of the Spider Queen)

Le Ancelle della Regina Ragno sono un ordine di crociati femminile senza legami permanenti nei confronti di qualsiasi specifica città. Conosciute anche come le "Figlie della Yochlol", le Ancelle servono come strumenti della volontà di Lolth in tempi in cui la Regina Ragno ha bisogno di disciplinare un'intera città secondo i propri precetti. Almeno tre volte nella storia nota di Abeir-Toril, le Ancelle della Regina Ragno aggredirono e distrussero un'intera città di drow che minacciava di allontanarsi dalla rete di caos intessuta da Lolth. Quando non riunite in un esercito di caos e di vendetta, le Ancelle lavorano in piccole aziende sparse in tutto il Sottosuolo; in questi casi, esse assalgono le carovane di mercanti che si rivolgono ad altre divinità per ottenere protezione e conducono rapide incursioni in città governate dal clero di altre divinità.

Templi

Le Casate Nobili drow hanno i loro templi privati e ogni città drow governata dalla Chiesa di Lolth possiede almeno un grande spazio adatto ai rituali, bandi di guerra, e simili. La maggior parte delle città ha anche un grande tempio dedicato alla Regina Ragno, dove in genere vengono addestrate le giovani chieriche. In ogni tempio, a dispetto di grandi differenze di grandezza, opulenza e importanza, certe costanti rimangono sempre presenti. Le stanze interne sono dedicate alla venerazione e agli affari che riguardano Lolth, e sono anche quelle dove viene lanciato il maggior numero di incantesimi. Queste stanze sono sempre avvolte nell'oscurità, tranne che per la radianza magica provocata dal lancio di incantesimi e dai rituali. Le anticamere vengono invece utilizzate per consigli di guerra e altri tipi di affari, ed è qui che le chieriche incontrano il maggior numero di drow maschi e gli stranieri. La maggior parte dei templi è protetta da sacerdotesse, soldati e diverse creature, spesso nascoste e in genere di natura magica; fra queste, spiccano innumerevoli varietà di ragni. I templi custodiscono potenti magie e oscure tradizioni. Statuette votive alla Regina Ragno, di solito di pietra nera, si trovano in tutte le stanze del tempio. Il marmo e l'ossidiana sono i materiali preferiti per le statue e l'arredamento del tempio. Vi sono sempre grossi bracieri, intagliati in maniera molto complessa con motivi di ragni e almeno un altare di pietra nera.

Rituali e giorni sacri

Le chieriche di Lolth pregano per ottenere i loro incantesimi dopo essersi svegliate dalla trance o prima di entrarvi. Lolth richiede sottomissione e omaggio durante la preghiera, oltre a offerte regolari da parte delle sue sacerdotesse. Le cerimonie che comprendono il sacrificio di uno o più elfi di superficie sono tenute mensilmente durante la notte di luna piena come offesa deliberata contro Sehanine Moonbow, l'odiata rivale della dea. Per abitudine, solo le femmine sono autorizzate a partecipare a questi rituali, che si svolgono in buie stanze sacre.

Quando le chieriche di Lolth stanno officiando ai loro rituali, non indossano alcun indumento oppure indossano vesti nere lavorate con filo rosso scuro e viola. I gioielli rituali consistono in medaglioni a forma di ragno e similari, tutti di platino. Le sacerdotesse minori indossano toghe rosse o viola scuro orlate di nero. In alcune occasioni possono anche essere indossati elmi ornati a forma di ragno.
I rituali che richiedono un grande potere o ostentazione possono essere celebrati all'aperto e alla presenza di chiunque; anche se essi sono poco descritti, e vengono di rado visti dagli iblith, sono i soli ai quali i maschi drow possano assistere.

I bracieri si accesero crepitando; la stanza brillava. Zak sentì il calore, capì che era stato raggiunto il contatto con il piano più oscuro.
«Prendi questo…» udì cantilenare Matrona Malice, ma allontanò le parole dai propri pensieri e continuò le ultime preghiere della sua esistenza.
Il pugnale a forma di ragno era sospeso sul suo petto. Malice strinse lo strumento tra le mani ossute, il luccichio della sua pelle madida di sudore colse il riflesso arancione dei fuochi in un bagliore surreale.
Surreale, come la transizione dalla vita alla morte.
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Durante i rituali, il sangue di fedeli drow e/o di prigionieri e nemici della fede è versato con un pugnale a forma di ragno le cui otto zampe sono coltelli rivolti verso il basso. (2d6 punti di danno).

Per ogni cento adulti in una comunità drow, le loro sacerdotesse devono compiere un sacrificio a settimana. Le sacerdotesse assolvono a questa onerosa richiesta in vari modi. Cercano attivamente gente blasfema e trasgressori per presentarli sul loro altare insanguinato. Corrompono informatori che riferiscono le effrazioni di altri per evitare di diventare vittime loro stessi.

Solo in rare e gloriose occasioni i drow giustificano il sacrificio di un loro adulto — appartenente alla loro razza ed alla loro comunità. Le loro vittime sono molto spesso schiavi o prigionieri. Nonostante ciò, in ogni momento si può rimanere a corto di prigionieri e per questo i drow più astuti si assicurano di avere almeno una protettrice tra il clero locale. Normalmente, nessuna sacerdotessa si permette di sacrificare i favoriti di qualche collega di rango più alto.

Le sacerdotesse di Lolth conoscono ciò che la dea gradisce mangiare: ella preferisce il sangue degli elfi a quello di altri umanoidi e quello dei drow a quello degli altri elfi. Gli adulti sono preferibili ai ragazzi. Lolth preferisce individui in salute piuttosto che i deboli e i malati; più potente ed abile è un personaggio, meglio è per lei. Tra i non elfi, la Regina Ragno preferisce di gran lunga gli umanoidi e divorerebbe con più piacere i buoni e legali piuttosto che i malvagi o caotici. Esseri non intelligenti (con un valore di Intelligenza minore di 3) vanno al di là del suo interesse, dato che non possono comprendere nemmeno la loro stessa sofferenza. Mettere un animale sull'altare significa rischiare di essere divorati.

Le sacerdotesse decidono se i loro sacrifici sono sufficientemente abbondanti e di buona qualità per soddisfare la loro dea. Quando devono esserne sicure, un incantesimo di comunione fornisce la risposta sicura del Grande Ragno. Normalmente le sacerdotesse più esperte possono, leggendo un presagio, dire se Lolth sia soddisfatta dei loro doni. Il successo dei propri nemici è un segno rivelatore del malcontento della dea. Se, per esempio, un gruppo di avventurieri penetra attraverso le difese della comunità drow, è chiaro che la Regina Ragno ha negato il suo favore. Per riguadagnarlo, la sacerdotessa deve incrementare il suo regime sacrificale, a cominciare dagli invasori.

La guerra delle sacerdotesse

Dal gusto di Lolth per i sacrifici deriva una terribile congettura. Se preferisce i drow ai non drow e individui di alto livello in luogo di quelli di basso, se ne deduce logicamente che le sue vittime favorite sono le sue stesse alte sacerdotesse. Le chieriche, quindi, hanno sviluppato un modo per evitare di finire sui loro stessi altari: si riuniscono in sodalizi. La maggior parte delle volte una sacerdotessa di una comunità mantiene un comportamento di rispettosa, ed allo stesso tempo sospettosa, distanza da un'altra. Se una sacerdotessa si mette contro un'altra, le altre si coalizzano contro l'aggressore. Gli annali della storia drow riportano alcuni famosi scontri in cui le sacerdotesse ribelli hanno formato una schiera di alleati contro un'alta sacerdotessa solo per finire tradite dai suddetti alleati. Una sacerdotessa deve essere estremamente impopolare perché i suoi seguaci se ne rimangano senza far niente mentre lei viene sacrificata. Ad ogni modo, i conflitti in campo aperto all'interno dell'ordine sacerdotale non sono misconosciuti. In quasi tutti i casi avviene uno scisma fra le due parti che affrontano alla pari una terza. Questi scontri possono diventare vere e proprie guerre civili che coinvolgono intere comunità. Ogni fazione di sacerdotesse fa uso dei suoi propri lacchè, soldati e cacciatori per farsi la guerra. Gli storici degli elfi scuri forniscono casi documentati in cui delle sacerdotesse hanno persino reclutato degli avventurieri dal mondo di superficie per rinforzare le proprie unità. Lolth non interviene mai in questi conflitti, anche quando questo significa la fine di intere comunità. Il successo del predatore non dovrebbe mai essere limitato dalla simpatia per la preda.


Oltre alle offerte viventi, possono essere sacrificati anche oli preziosi, incensi e ricchezze di ogni sorta. All’inizio della cerimonia, gemme o altri oggetti preziosi sono di solito piazzati in nicchie sferiche su un altare nero o in bracieri appositi. Mentre vengono intonate le preghiere appropriate, gli oggetti vengono poi bruciati o fusi in omaggio a Lolth; le fiamme rappresentano le sue otto zampe e consumano sempre le offerte ad un certo punto del rituale.

Una sacerdotessa drow officia un sacrificio sull'altare di Lolth - by Beth Trott.

Se Lolth è particolarmente dispiaciuta, o sono presenti impostori le fiamme rosso-nerastre possono fuoriuscire dal braciere o dalla nicchia per consumare altri beni preziosi presenti, come oggetti magici e gioielli. Tipicamente le fiamme si limitano a bruciacchiare e umiliare una sacerdotessa, distruggendo le sue vesti e infliggendo 1d4 danni, ma un impostore o un intruso riceve un attacco ustionante di 6d6 danni. In caso di bisogno, ogni sacerdotessa di Lolth presente nella camera riceve istantaneamente un incantesimo fuoco oscuro, anche se non ha slot vuoti o non ha già memorizzato l'incantesimo. Con l'incantesimo arriva l'ordine di usarlo immediatamente per bruciare coloro che hanno insultato Lolth in questo modo.

Lolth rilascia un avatar sul Piano Materiale o permette di essere contattata solo quando lo vuole.
Negli altri casi si ci affida alle sue servitrici yochlol allo scopo di ottenere informazioni o aiuti materiali. Questi specifici rituali di evocazione – abbastanza comuni per le sacerdotesse – richiedono l'uso di un braciere di oli, carbone e incenso bruciati su un sostegno di materiale nero (come onice, ossidiana, o oro contenente perle nere). Le fiamme forniscono materiale che la magia trasforma in un portale temporaneo aperto sul 66° strato dell'Abisso. La yochlol appare attraverso il portale usando il materiale in fiamme per assumere una forma definita. Se convocata con forza sufficiente, la yochlol può emergere totalmente dal portale. Lolth di solito ordina ai suoi servitori di rimanere sul Piano Materiale solo finché le fiamme che li hanno evocati rimangono in vita; le fiamme morenti permettono quindi alla yochlol di tornare istantaneamente nell'Abisso in tutta sicurezza. I servitori evocati possono tenere aperto il portale mentre comunicano con Lolth o altre entità nell'Abisso anche se questa comunicazione richiede la loro piena attenzione, cosicché la loro forma sul Piano Materiale si scurisce in volto e diventa sorda. Le yochlol e la loro dea possono anche mandare una creatura dell'Abisso sul Piano Materiale, fuori da ogni controllo e contro i desideri dell'evocatore. Questo atto causa la distruzione del portale e la scomparsa della yochlol; quelli che di solito vengono mandati in questo modo sono myrlochar.

Preghiere

Le preghiere sono e veri e propri monologhi con la dea, caratterizzati da parole di profondo rispetto. Queste preghiere vengono bisbigliate sottovoce per non disturbare la dea con forti rumori. Il momento migliore per pregare è la notte, soprattutto la notte del 13 Dicembre in cui Lolth è particolarmente vicina ai suoi prediletti.

Supplica della Liturgia Cremisi di Lolth

O Scultrice di Carne, che modelli il mondo;
Che ci hai plasmato dalla creta più scura,
Tessendoci dentro una tela di vene e di arterie,
Noi sentiamo la tua fame.
O Lolth, umilmente oggi ti nutriamo.
Ti offriamo questa carne, questa carne tremante.
Con una lama come le tue zanne,
Dividiamo i muscoli dalle ossa.
Mangia il pasto che consacriamo a te,
E non divorarci oggi.

Invocazione a Lolth

O Madre Tenebrosa,
Che nascesti dall'abominevole Caos,
Ascolta i tuoi figli.

Ulu satiir dosst dalharuken.

O Signora dei Ragni,
Che dimori al centro del caos,
Risparmia i tuoi figli.

Ulu dormagyn dosst dalharuken.

O Lolth,
Che attendi la vittoria del caos,
Guida i tuoi figli.

Mrimm dosst dalharuken.

Inno a Lolth

Ella è il Caos che genera ogni cosa,
All´inizio della Sua ragnatela
Vi è l´inizio di ogni cosa e
Alla fine della Sua ragnatela
V'è la fine di ogni cosa.
La sua ragnatela è ovunque,
Ed il mondo è la sua preda!

Lloth tlu malla!

Preghiere del sacrificio

Onore a te,
Signora delle Tenebre Eterne,
Che dalla tua tana nel cuore del caos ci osservi,
Deponiamo ai tuoi piedi questa vittima,
Dimostrandoti la nostra reverenza.
Onore a te,
Madre Oscura,
Che muovi i nostri passi verso la futura gloria,
Accetta la nostra offerta,
Divora le carni dei nostri nemici.

Grande Dea, Madre del Buio,
Concedimi il sangue dei miei nemici per bere e i loro cuori viventi per mangiare.
Concedimi le urla dei loro giovani come canzone,
Concedimi l'impotenza dei loro maschi per la mia soddisfazione,
Concedimi la ricchezza delle loro case per il mio letto.

Con questo sacrificio indegno ti onoro, Regina dei Ragni,
E imploro da te la forza per distruggere i miei nemici.5

Iniziazioni

Le iniziazioni sono quei riti tramite i quali una femmina drow prende i voti religiosi per diventare sacerdotessa o avanza di grado nella gerarchia del clero.

1) Iniziazione delle Novizie

Dopo il "tramonto", le novizie vengono raccolte dentro al tempio e fatte entrare dentro la "sacra tana dei ragni" Qui si inginocchieranno e incominceranno a pregare Lolth. Sarà la dea in persona a giudicare la loro fedeltà, la devozione, la loro convinzione, le loro intenzioni e il loro rispetto per lei. Quelle che non risponderanno a questi requisiti non arriveranno alla mattina, perché i ragni giustizieranno le indegne. Questo rito viene svolto ogni qual volta una drow si ritenga all’altezza di superare tale prova, oppure la notte del 12 Dicembre, prima della notte sacra.

2)Iniziazione delle Prescelte

Nel giorno che precede la notte del rito, ogni allieva passerà alcune ore insieme ad una delle Alte Sacerdotesse, che illustrerà loro i compiti e i doveri e verificheranno la devozione della futura Prescelta. Durante la notte si accende un enorme fuoco attorno al quale le future allieve si riuniranno portando gli oggetti a loro più cari che poi verranno sacrificati in segno di devozione alla dea. Un’ora prima dell’alba le Alte Sacerdotesse e le Prescelte entreranno nel tempio e le Prescelte faranno un giuramento di sangue a Lolth. Da quel momento, la loro vita sarà dedicata esclusivamente a Lolth. Questo rito è esclusivamente svolto la notte del 13 Dicembre (solo in rari e urgenti casi viene spostata ad altre date, come l’improvvisa mancanza di una delle Alte Sacerdotesse) e possono essere anche le Otto a svolgere il rito.

Feste

Ogni anno, intorno al 10 Dicembre, tutti i drow si riuniscono attorno alle otto principali chiese. La festa incomincia l’11 e ha termine la mattina del 15. Durante le prime giornate i drow danno vita a riti di tipo orgiastico, danze sfrenate ed esaltazioni mistiche che possono portare anche alla morte. Per questo evento vengono liberati i ragni custoditi nelle chiese che nessuno potrà disturbare. Nel pomeriggio del 13 si riunisce il consiglio delle matrone per fare un bilancio dell’anno, mentre i veri festeggiamenti incominciano la notte del 13. Più che una festa, per molti è una vera e propria consacrazione della notte, e i drow si riuniranno per ascoltare il suo silenzio. In questa notte le Otto Alte Sacerdotesse si incontrano in una delle otto chiese e qui si riuniscono e consacrano le nuove sacerdotesse. Le sacerdotesse consacrate verranno indicate poi come le "Figlie della lunga notte", un titolo di ulteriore prestigio fra i drow. Nella tarda nottata verranno sacrificati i drow che non hanno saputo generare femmine e i terzi maschi delle famiglie nobili. Oltre a queste, vi sono anche feste occasionali tipo la nascita di ogni primogenita di una matrona in carica.

Vincolo (Sintonizzazione. Vale per la sacra frusta, come per l'Insegna della Casata)

Si tratta di un rituale in cui il drow prescelto (nobile o ufficiale di una casata) viene legato misticamente alla casata cui appartiene. Il rituale è solitamente svolto sotto il patrocinio della Matrona Madre di casata, e officiato dalla sacerdotessa di rango più elevato (dopo la matrona) e da un mago della casata (di solito l’Arcimago).
Il drow che deve essere vincolato tiene in mano un simbolo incantato con le insegne della casata mentre il mago pone su di lui/lei una maledizione.
Se il drow consegna volontariamente l’insegna a un nemico della casata, o tenta di danneggiarlo o distruggerlo, la maledizione avrà effetto. La sacerdotessa che presiede al rito lancia dunque il Vincolo sul drow che tiene tra le mani l’insegna, mentre egli/ella rivolge una preghiera alla dea Lolth. Alla fine del rituale, il soggetto viene condotto altrove per ricevere istruzioni dal mago, e successivamente si tiene una celebrazione.

Trasformazione in Drider

Evocazione della Yochlol

Che cosa desideri da me?
«Zin-carla!» gridò forte Malice.
La yochlol vacillò all'indietro, momentaneamente sbigottita dall'ardire della richiesta. Malice tenne duro, decisa a fare in modo che il suo piano non fallisse. Intorno a lei le altre sacerdotesse trattenevano il fiato, rendendosi pienamente conto che il momento del trionfo o del disastro incombeva su tutti loro.
Si tratta del nostro dono più grande, giunsero i pensieri della yochlol, concesso di rado anche a matrone nel favore della Regina Ragno. E tu, che non hai soddisfatto Lolth, osi chiedere Zin-carla?
È giusto e opportuno, rispose Malice. Poi a voce alta, poiché aveva bisogno del sostegno della sua famiglia, lei urlò: «Che il mio figliolo più giovane sappia la follia delle sue azioni e la potenza dei nemici che si è fatto. Che mio figlio assista all'orribile gloria di Lolth rivelata, in modo che cada in ginocchio e implori perdono!» Malice tornò alla comunicazione telepatica. Soltanto allora lo spirito-spettro affonderà una spada nel suo cuore!
Gli occhi della yochlol assunsero un'espressione assente mentre la creatura si ripiegava in se stessa, cercando una guida dal piano d'esistenza a cui apparteneva. Passarono molti minuti, minuti angosciosi per Matrona Malice e per tutta l'assemblea riunita e silenziosa, prima che i pensieri della yochlol tornassero. Hai il cadavere?
Malice fece cenno a Maya e a Vierna e loro corsero alla bara e tolsero il coperchio di pietra. […] Un cadavere animato ne strisciò fuori e barcollò verso Malice, ponendosi al suo fianco. Era tremendamente decomposto e molte delle sue caratteristiche erano completamente marcite, ma Dinin e la maggior parte degli altri presenti nella grande cappella lo riconobbero immediatamente: Zaknafein Do'Urden, il leggendario maestro d'armi.
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La Yochlol viene evocata quando si cerca un consiglio, ma è importante che il rituale venga messo in atto solo in caso di indubbia necessità. Essa infatti è l'Ancella di Lolth e disturbarla senza un valido motivo può rivelarsi un errore mortale.
Il rituale di contatto richiede l'uso di un braciere colmo di olio, carboni o incensi che vengono bruciati in un recipiente fatto di materiale molto pregiato (come per esempio onice, ossidiana o d'oro con l'interno rivestito di perle nere). Le fiamme sono il mezzo materiale attraverso cui si forma un portale temporaneo, comunicante tra un preciso strato dell'Abisso e il Primo Piano Materiale.
La Yochlol appare attraverso questo mezzo, usando le fiamme stesse per assumere una forma che la rappresenti.
Se chiamata con sufficiente forza, una Yochlol può emergere completamente da questo portale.
Lolth solitamente ordina alla sua Ancella di rimanere nel Primo Piano Materiale solo per il tempo in cui bruciano le fiamme. Per questo, più materiale si brucia, più a lungo si potrà intrattenere la Yochlol, anche se la vista delle fiamme è un vero tormento per gli occhi delle sacerdotesse drow.
La Yochlol evocata è in grado di mantenere il portale aperto per poter comunicare direttamente con Lolth nell'Abisso. Durante questi scambi che assorbono completamente la sua attenzione, sul Primo Piano Materiale l'Ancella assume un aspetto più evanescente e sfuocato, apparentemente assente e sorda alle richieste.
In casi che prevedono rituali particolarmente importanti e maestosi, le sacerdotesse di Lolth usano otto bracieri per rifornire le fiamme di ulteriore materiale, ma anche in omaggio a Lolth (le fiamme rappresentano le sue otto zampe).

Zin-Carla

Zin-Carla è il massimo dono che Lolth concede ad una sua devota alta sacerdotessa. Tradotto in Comune significa spirito-wrait o spirito-spettro. Deve essere richiesto solo per un caso specifico e di grande importanza, e mai per vendetta o per uccidere un altro drow a meno che quest'ultimo non sia un Dobluth.

La sacerdotessa deve scegliere un individuo morto che in vita era detentore di grandi capacità (un abilissimo maestro di spada, ad esempio). Fatto questo, essa deve offrire alla Dea Ragno un sacrificio di grande potere, come una Yathallar. Se la Scultrice di Carne accetterà il sacrificio, invierà alla sacerdotessa un suo emissario, che rianimerà il cadavere scelto; l'anima del morto sarà imprigionata nel corpo e con essa la sacerdotessa instaurerà un legame telepatico. La sacerdotessa prenderà il controllo del potente rianimato tramite la propria volontà. Durante tutto il tempo in cui Zin-Carla sarà sul Piano Materiale, tuttavia, ella dovrà combattere una battaglia di volontà con lo spirito del defunto. Se Zin-Carla dovesse fallire, o se la sacerdotessa perdesse il controllo dello spirito-wrait, lo sfavore massimo della dea Lolth cadrà su di lei e sul suo intero seguito. Se la sacerdotessa perdesse il controllo del cadavere, Zin-Carla si muoverebbe inevitabilmente verso di lei, mosso da una bruciante sete di vendetta. Saprà precisamente e sempre dove si trova la sua creatrice e tenterà di ucciderla con ogni mezzo. Se dovesse riuscirci, Zin-Carla si trasformerà poi in cenere sul cadavere della sacerdotessa.

Nai’Shedareth

Il Nai’Shedareth è un combattimento rituale, senza regole, fra due |sacerdotesse per decidere chi delle due ha il favore della Regina Ragno. Il combattimento è spesso fatale per una delle due o per entrambe. Sono ricordati rari casi in cui è stata Lolth stessa a terminare lo scontro inviando una yochlol per fermare il combattimento e dare un segno divino ad una delle due contendenti.

Poteri concessi

• livello 1: immunità al veleno di qualunque tipo
• livello 5: dissolvi magie 3 volta al giorno
• livello 9: vera vista 2 volte per livello
• livello 12: dominio; i maschi subiscono una penalità di –4 al loro tiro salvezza e gli elfi non beneficiano della loro resistenza allo charme.
• Controllo dei non-morti con una penalità di –2
• Sacerdotesse di alto livello: alcune rare sacerdotesse accedono a livelli superiori al sedicesimo.; devono possedere una Saggezza almeno pari a 19 e possono essere aiutate direttamente da Lolth una volta che raggiungono il venticinquesimo livello.

Le Punizioni di Lolth

Benché comunichi prevalentemente con le [[[sacerdotesse, Lolth appunta i suoi molteplici occhi su ogni drow di talento: periodicamente, questi elfi scuri vengono costretti dalla dea a sottostare a difficili prove per mostrarsi degni del suo favore. Coloro che passano tutte le prove vengono ricompensati, mentre coloro che non riescono a superarle si trasformano in drider e altre bestie orribili.

Storia

Generale

Molto prima che gli elfi giungessero sul Primario dalla loro patria originale - Tintageer, nel magico mondo di Faërie - Lolth era conosciuta come Araushnee, la "Tessitrice dei Destini", una divinità minore della Seldarine, il pantheon degli dei elfici. Era la patrona degli artigiani, la divinità del destino elfico ed in seguito, per volontà di Corellon, la custode di quegli elfi che possedevano le sue stesse bellissime caratteristiche fisiche.

Poiché era la dea che tesseva e filava il fato, il destino dei Ssri-Tel'Quessir (elfi oscuri) fu posto nelle sue mani dal suo consorte Corellon Larethian, creatore degli elfi e capo dei Seldarine. L'unione tra Corellon e la Tessitrice dei Destini generò due bambini: la divinità minore Vhaeraun e Eilistraee.

A dispetto del profondo amore che Corellon provava per lei, Araushnee era una gelosa cospiratrice che lo invidiava e segretamente tramava di prendere il suo posto come Primo dei Seldarine e Signore di Arvandor. Alleandosi con Gruumsh, signore del pantheon orchesco e arcinemico di Corellon, Araushnee cercò di assassinare il consorte con il proprio veleno, sfruttando l'amore che Corellon provava per lei. Secondo una versione leggermente diversa, la dea approfittò di uno scontro fra il dio elfico e quello orchesco per sostenere il secondo; a causa di ciò, Corellon dovette fuggire. In seguito, Araushnee inviò il suo nuovo alleato Malar a cacciare il suo amante indebolito ma, attraverso la pura abilità nell'uso delle armi, Corellon riuscì a sconfiggere il Signore delle Fiere con l'aiuto di Sehanine Moonbow.

Corellon non sapeva ancora che dietro agli attacchi da lui subiti vi fosse la sua bella consorte ma Sehanine Moonbow scoprì la verità dopo aver appreso che Araushnee aveva iniziato una relazione con Fenmarel Mestarine nel tentativo di avere il suo supporto in una ribellione imminente. Anche se in un primo momento fu estasiato dalle avances di lei, Fenmarel Mestarine, alla fine, respinse Araushnee. Sehanine affrontò la Tessitrice dei Destini, ma venne sconfitta e imprigionata dalla dea traditrice.

Poiché i suoi sottili piani erano falliti, Araushnee cambiò tattica: sfruttando l'assenza di Sehanine Moonbow, si mise in azione e suggellò una grande alleanza tra divinità maggiori e minori di vari pantheon: quello degli orchi, con Gruumsh a capo, quello dei goblinoidi, quello dei colboldi, quello dei giganti e quello degli ogre. Oltre a queste erano comprese anche svariate altre divinità malvagie fra cui spiccavano Vhaeraun, Malar — dio delle bestie selvagge —, Auril, la Vergine del Ghiaccio e Ghaunadaur — o Ciò Che Sta in Agguato —, futuro membro dell'Oscura Seldarine. Vi era, inoltre, Eilistraee, che tuttavia era del tutto inconsapevole dei malvagi intenti della madre.

L'armata degli dei marciò su Arvandor, affrontando Corellon Larethian e il resto dei Seldarine (eccettuata Sehanine Moonbow, ancora imprigionata). Durante la battaglia che seguì, Araushnee e Vhaeraun finsero di combattere per i Seldarine mentre aiutavano l'armata avversaria; Araushnee addirittura ridiresse una freccia scagliata da sua figlia per colpire Corellon. Nel mezzo del corso della battaglia Sehanine Moonbow riuscì a scappare dalla sua prigione e rivelò il tradimento di Araushnee a Corellon.
La battaglia per Arvandor si protrasse ancora ma alla fine l'armata malvagia degli dei bestiali — che pure era in superiorità numerica — fu scacciata dalle forze combinate della Seldarine e delle divinità di Arborea.

Mentre i suoi alleati erano in rotta, Araushnee fronteggiò direttamente il suo sposo e ancora una volta tentò di assassinarlo. L'intervento di tre divinità elfiche, tuttavia, lo impedì: Sehanine Moonbow, Hanali Celanil e Aerdrie Faenya diedero battaglia alla Tessitrice e — coalizzando il loro potere in una nuova forma — crearono la dea Angharradh, una nuova consorte per Corellon, dotata della sua stessa quantità di potere. Araushnee fu subito sconfitta da Angharradh.

A battaglia finita Corellon, con il cuore straziato dal dolore, fu costretto a affrontare il tradimento: trasformò gli sconfitti resti della consorte traditrice nella forma di uno spaventoso tanar'ri dal corpo di ragno, così che la Tessitrice dei Destini non potesse più ricorrere alla propria bellezza per blandirlo. Fatto ciò, Corellon spogliò Araushnee della sua divinità e cambiò il suo nome in Lolth. La bandì nell'Abisso, da cui ella non sarebbe potuta tornare. [[[Corellon esiliò anche Vhaeraun dopo che ebbe saputo dai suoi figli della sua falsità e della sua partecipazione ai complotti della madre. Sebbene Corellon sapesse dell'innocenza di sua figlia, Eilistraee scelse di seguire il fato di sua madre e suo fratello. La Vergine Oscura era certa che un giorno gli elfi scuri avrebbero avuto bisogno di redimersi dal sentiero dell'odio e del male: lei li avrebbe aiutati, offrendo loro speranza e redenzione contro la loro oscura dea, la Regina Ragno.

Esiliata nell'Abisso, la Tessitrice dei Destini si recò nel 66° strato del piano. Privi di un'altra casa, anche Vhaeraun, Eilistraee e Ghaunadaur presero piccole residenze lì, anche se Vhaeraun ed Eilistraee le visitavano raramente, preferendo vagare rispettivamente nel Piano delle Ombre e ad Arvandor. Ghaunadaur colse l'occasione di vivere nello stesso regno di Lolth per annunciare il proprio amore per lei. Lolth, tuttavia, apprezzava solo la bellezza fisica — un attributo che Ghaunadaur non aveva — e così respinse le sue avances.
Il semi-potere drow Kiaransalee creò una torre di ossa nel regno e fu quindi soggiogato dalla volontà di Lolth nel diventare suo vassallo riluttante.
Lolth apprese anche dell'esistenza del Principe dei Demoni Zanassu, il quale reclamava il patrocinio divino sui ragni. Considerando il suo nuovo corpo, Lolth ritenne di avere il diritto esclusivo di possedere una tale area di influenza e con rabbia ingannò Selvetarm affinché attaccasse il Principe dei Demoni, uccidendolo. In questo modo, Lolth guadagnò nuovamente una parte della propria divinità perduta ed elesse Selvetarm a proprio nuovo consorte. Utilizzò il suo nuovo potere per cambiare l'aspetto del 66° strato abissale, mutandolo in una gigantesca ragnatela a forma di imbuto per adattarlo alla propria forma di ragno. Da allora, lo strato è noto con il nome di Fosse delle Ragnatele Demoniache.

Qualche tempo dopo, l'elfa della luna Kethryllia Amarillis - proveniente dal mondo primevo di Toril - penetrò nelle Fosse; ella riuscì a salvare il proprio amante, il sacerdote Anarallath — che era stato trascinato qui dal demone Heashkarr — e a tornare a Toril. Lolth sentì e vide combattere Heashkarr e seguì gli elfi al loro mondo; fu in quest'occasione che la dea apprese dell'esistenza di Toril e dei suoi abitanti. Vide anche un'arma magica indossata da Kethryllia, un pugnale dell'arcimago Ka'Narlist. Lolth decise di attirare il potente incantatore verso il culto di Ghaunadaur. Questo fu l'inizio dei piani della Signora dei Ragni volti a permetterle di raggiungere nuovamente la divinità; la Regina Ragno, infatti, ricordò che avrebbe potuto recuperare una parte più consistente del proprio potere se gli elfi di superficie avessero ricominciato ad adorarla.

Su Toril

Lolth iniziò a corrompere gli elfi di superficie, in particolare i bellicosi Illythiri, dei quali divenne l'unico patrono. Furono le sue azioni nel corso della seconda Guerra di Corona (Crown War) che finirono per far volgere gli Illythiri verso l'oscurità: la Tessitrice inviò il Signore Balor Wendonai e altri agenti demoniaci per offrire agli elfi scuri potere corrotto. Gli Illythiri cominciarono ad adorare apertamente Lolth poco prima di essere trasformati definitivamente in quello che sono oggi.

Anche se aveva tentato di ispirare un paio di invasioni ai danni dell'isola di Evermeet, Lolth essenzialmente sembrava accontentarsi di stare a guardare mentre i suoi adoratori si uccidevano reciprocamente nel Sottosuolo. Ciò durò almeno fino all'avvento del Periodo dei Disordini.

Lolth trascorse la maggior parte del suo tempo come avatar per rintracciare nei Regni il nuovo semi-potere drow Zinzerena, che si opponeva a lei. La dea uccise facilmente Zinzerena e, a causa di questo atto, la sua natura divenne maggiormente caotica, al punto che Lolth diffuse nella città di Menzoberranzan la fede di Zinzerena, concedendo incantesimi in suo nome. Sembra che la Tessitrice avesse agito così unicamente per l'ironia che ciò avrebbe comportato.
Quando il Periodo dei Disordini fu concluso, Lolth iniziò a concedere incantesimi anche ai seguaci di Moander dopo che questo dio era stato ucciso da Finder Wyvernspur.

Il Silenzio di Lolth

L'evento noto come Silenzio di Lolth accadde nel 1372 DR (calendario locale). Le chieriche della Scultrice di Carne improvvisamente non ricevevano più incantesimi dalla loro dea e questo gettò l'intera società teocratica dei drow nel caos. Due grandi città drow furono distrutte, mentre altre vennero rivendicate dai seguaci di Vhaeraun. Una banda di drow guidata dalla matrona Quenthel Baenre, della Prima Casata di Menzoberranzan, tentò di scoprire cosa fosse successo alla loro dea: per questo si rese necessario l'aiuto di Tzirik Jaelre, sommo sacerdote di Vhaeraun. Attraverso la comunione con il suo dio, Tzirik poté confermare che Lolth negava il proprio sostegno a tutti suoi seguaci. La dea non era morta, tuttavia, come alcuni iniziavano a temere; semplicemente era sigillata nelle Fosse delle Ragnatele Demoniache.
Il gruppo di drow investigatori ritenne di essere stato convocato alle Fosse quindi viaggiò con Tzirik alla loro volta per mezzo di una proiezione astrale. Una volta arrivati, i drow trovarono il tempio nero di Lolth ma non furono in grado di entrare né di provocare un responso. Tzirik aprì un portale per il dio Vhaeraun, il quale, una volta giunto, tentò di distruggere la madre. La Tessitrice, tuttavia, non era inerme: Selvetarm, il Campione di Lolth, apparve e combatté contro Vhaeraun. Alla fine i due déi caddero dal tempio di Lolth mentre il gruppo di drow fuggì dal piano uccidendo Tzirik.

Lolth finalmente riemerse. Aveva separato le Fosse delle Ragnatele Demoniache dall'Abisso, facendone un piano separato, dove i ragni si distruggevano l'un l'altro ogni giorno e in cui Lolth eliminò i deboli, anche tra i suoi morti: le anime dei suoi fedeli, infatti, da quel momento in poi, avrebbero dovuto attraversare le sterili lande del piano, infestate da folli ragni, per raggiungere le Fosse.

Dopo aver scelto e consumato l'anima di una drow, Danifae Yauntyrr, Lolth la aggiunse come ottavo aspetto della sua divinità. Non è chiaro se si trattò di una sostituzione o di un'aggiunta alla mente combinata di Lolth.

Diversi eventi chiave furono necessari perché Lolth mantenesse il suo posto e lo status di indiscussa regina dei drow (rappresentati in un gioco cosmico simile al gioco drow chiamato sava):

  • Eilistraee sconfisse e sussunse il fratello Vhaeraun quando quest'ultimo mise in atto un maldestro attentato alla vita di lei.
  • Kiaransalee (nella Sfera di Toril) venne sconfitta da Eilistraee, perché privata di tutti i suoi seguaci, in quanto il suo nome venne cancellato dalla memoria di ogni essere vivente da un rituale operato da Q'arlynd Melarn (un seguace della Vergine Scura).
  • Ghaunadaur si ritirò dalle Fosse delle Ragnatele Demoniache, stabilendosi nelle Caverne Dismal.
  • Durante il mese di Flamerule, nel 1379 DR (Calendario di Abeir-Toril) Eilistraee venne uccisa dalla folle semi-potenza nota come la Signora Penitente (un tempo la drow Halisstra Melarn). L'omicidio, compiuto utilizzando la magica Lama Crescente (Crescent Blade), avvenne mentre Eilistraee abitava il corpo di Qilué Veladorn, la più giovane delle Sette Sorelle.

Tuttavia, subito dopo la morte di Eilistraee, Lolth scoprì troppo tardi che la figlia era riuscita a riscattare il 20% di tutta la razza drow; quegli elfi scuri, inoltre, erano stati definitvamente purificati da un potentissimo rituale operato dal mago Q'arlynd Melarn. Corellon prese quegli elfi sotto la sua protezione, ammettedoli ad Arvandor.

Dopo la Piaga degli Incantesimi

Ad un certo punto negli anni precedenti al 1479 DR, Lolth ordinò ai suoi servi di iniziare la raccolta di oggetti caratterizzati dal fuoco blu e di cimeli importanti del culto di Mystra. Il suo obiettivo finale era quello di diventare la nuova dea della magia.

Dopo la Scissione

Dopo l'evento noto come Scissione (1480 DR-1489 DR), in cui Ao riscrisse le Tavole del Fato e diede a molte divinità la possibilità di tornare in vita, Lolth non era più priva di rivali come dea dei drow. Infatti:

  • Eilistraee e Vhaeraun, i suoi due figli, riuscirono a tornare in vita durante la Scissione, riemergendo (nel Flamerule del 1489 DR) come dei nuovamente separati ma non più nemici, coalizzati contro la loro madre. Nel corso dell'evento, i due apparirono personalmente (tramite avatar e manifestazioni) ai loro seguaci, e i loro culti videro una ripresa.
  • Il nome di Kiaransalee ritornò gradualmente alla memoria degli abitanti di Toril, permettendo alla dea di recuperare il suo potere.

Tuttavia Lolth non ottenne solo nemici da questo evento, poiché anche Selvetarm, il suo precedente campione, riuscì a risorgere.

Su Oerth

Lolth era - assieme a Iuz e alla Signora dei Demoni Zuggtmoy - coinvolta nelle trame incentrate attorno al Tempio del Male Elementale. In un secondo momento, ella tentò di invadere Oerth attraverso la città di Istivin nello Sterich; i suoi piani, tuttavia, vennero sventati da una banda di eroi.

Si presume che questi eventi si siano verificati in Advanced Dungeons & Dragons SuperModule GDQ1-7 Queen of Spiders .

Miti e leggende

Il bando di Lolth

Secondo i miti degli elfi di superficie, Lolth una volta era una dea elfica del destino e dei tessitori, conosciuta come Megwandir o Araushnee. Ella abitava con gli altri dei dei Seldarine nel piano di Arborea, dove i suoi fedeli producevano la migliore seta di tutto il multiverso. Dopo aver tentato di usurpare il trono del consorte Corellon, tuttavia, venne trasformata in un demone e gettata nell'Abisso. Lì riprese lentamente la sua divinità perduta corrompendo gli elfi scuri.

I drow considerano questo mito blasfemo; è loro ferma convinzione che la loro dea sia sempre stata suprema e non si sia mai inchinata davanti un'altra divinità. Gli elfi scuri, inoltre, affermano che il suo nome sia sempre stato Lolth; nomi come "Megwandir" o "Araushnee" sono finzioni inventate dagli elfi della luce.

Cacciata dal mondo di superficie

In questo mito drow si narra di come Lolth - la più forte e la più saggia delle divinità elfiche - avesse avvicinato Corellon: ella gli suggerì di aiutarla a convincere le altre divinità elfiche a "diffondere la saggezza e l'abilità" tra gli elfi in modo che essi potessero dominare le "razze inferiori". All'inizio Corellon si era dimostrato d'accordo, ma alla fine tradì la sua sposa, sostenendo invece che gli elfi sarebbero dovuti rimanere esattamente com'erano invece di essere ridotti al livello di "queste nuove bestie."

Furiosa, Lolth si ammantò di notte e di oscurità e fece visita in segreto ai più forti ed abili degli elfi mortali, insegnando loro l'arte di armi, l'inganno, la magia e la sopravvivenza. Questi elfi scelti chiamarono se stessi duaral, una parola che significa Cacciatori della Mezzaluna. Questo termine divenne la parola moderna drow.

Dopo che alcuni traditori tra i duaral ebbero rivelato agli altri dei elfici la formazione segreta a cui erano stati sottoposti, i Seldarine si sgomentarono; erano terrorizzati dalla possibilità che gli eletti di Lolth si imponessero culturalmente sugli altri elfi. Per evitare che ciò accadesse, Corellon condusse in guerra gli elfi non eletti e i Seldarine marchiarono con le tenebre la pelle del duaral: in questo modo gli altri elfi avrebbero facilmente potuto distinguerli da se stessi. Anche se i duaral erano più abili, i non-eletti erano più numerosi e, alla fine, i duaral si ritirarono nelle viscere della terra poiché i loro nemici erano troppo codardi per seguirli. Lì, nel Sottosuolo, hanno prosperato fino ad oggi.

L'esodo dei drow

Questa è una variante del mito della Cacciata dal mondo di superficie e — presso i drow — è più popolare di quest'ultimo. In questa variante non vi fu alcuna guerra tra i seguaci di Lolth ed i servi miagolanti degli altri dei elfici. Si afferma, invece, che Lolth portò gli eletti nel cuore della notte per sua scelta, segnandoli lei stessa in modo che potessero fondersi meglio con l'oscurità. Scelse dei regni per loro dove potessero governare senza distrazioni da parte dei loro deboli cugini.

Primi fra gli elfi

In questa rara variante si dichiara che la razza elfica si originò nel Sottosuolo. Quando Lolth scelse i migliori e i più saggi fra loro perché fossero i suoi seguaci scelti, bandì gli elfi più deboli e più stupidi nel mondo di superficie a bruciare sotto il sole; li maledisse con la pelle pallida modo che la loro debolezza fosse evidente agli occhi di tutti. Questo mito sembra essere stato soppresso per migliaia di anni, sia fra gli elfi di superficie che tra quei drow che hanno voluto mantenere l'odio e il risentimento per la loro natura. Attualmente, tuttavia, esso sta rapidamente guadagnando popolarità tra le generazioni più giovani.

Regno

Lolth risiede nel suo reame divino noto come Fosse delle Ragnatele Demoniache, interamente formato da un'immensa ragnatela ripiegata su sé stessa. Là, nella sua fortezza mobile di ferro a forma di ragno, è servita da legioni di potenti schiavi. Nella cosmologia standard di Dungeons&Dragons le Fosse delle Ragnatele Demoniache sono collocate nel 66° strato dell'Abisso7. Nella 4^ edizione dell'ambientazione Forgotten Realms le Fosse sono un piano a sé stante (vedi sopra). In ogni caso ci sono alcune controversie riguardanti lo stato delle Fosse in quella particolare campagna: la 3^ Edizione parla delle Fosse come di un piano separato, ma nel romanzo Estinzione di Lisa Smedman se ne parla esplicitamente come facenti parte dell'Abisso, nominate "il 66° strato" (come nella cosmologia standard). Ma, come mostra la fine della saga La Guerra della Regina Ragno, mentre Lolth stava "evolvendo" le fosse vennero separate e divennero un piano a sé stante.

A scanso di equivoci, in questa sede si adotterà la versione presentata nel Manuale dei Piani.

Relazioni

La Regina dei Ragni è protagonista di molte terribili leggende tra gli abitanti di superficie e viene identificata come emblema dei temutissimi drow. Pochi elfi amano parlare dei loro cugini di profondità e meno ancora della divinità oscura, che si considera per la maggior parte responsabile della loro depravazione. Solo i chierici drow di Eilistraee sono disposti a parlare di Lolth e la loro ira per la riduzione in schiavitù dei loro simili è addirittura maggiore rispetto a quello delle altre sottorazze elfiche. Nel Sottosuolo, la chiesa di Lolth è un male ben noto, odiata e temuta da nani, svirfneblin e altre razze per la crudeltà delle sue chieriche. Gli elfi scuri che venerano altre divinità malvagie, come pure i maschi drow che le rendono omaggio, odiano e temono la Chiesa della Regina Ragno per il suo potere (ma ovviamente se lo accaparrerebbero se potessero).

Nemici e Rivali

Lolth ha giurato vendetta contro Corellon Larethian e la sua gente. Ha le sue rivalità con i demoni Signori dell'Abisso e specialmente con Zuggtmoy, la Demonessa Signora dei Funghi. La re-ascensione di Lolth a divinità l'ha sostanzialmente elevata al di là della competizione con la Signora dei Funghi, ma le due covano ancora odio l'una per l'altra.

Lolth si oppone ad ogni azione degli dei elfici della superficie; ha giurato vendetta contro Corellon e la sua gente e prova per lui un odio senza paragoni: questo sentimento, da sempre corroborato da invidia e brama di potere, si è acuito da quando Corellon, Fenmarel Mestarine e Sehanine Moonbow sono riusciti a sventare il suo tentativo di rovesciare i Seldarine. È odiata da Tarsellis Meunniduin, che lei sedusse (secondo vari miti) per entrare nel pantheon elfico.

Considera anche tra i suoi maggiori nemici i figli Eilistraee e Vhaeraun - presso i quali è nota come Tiranna Avvelenatrice -, benché apprezzi i molti sforzi che il secondo mette in atto per spodestarla; ella, inoltre, è d'accordo con lui sulla natura caotica dei drow.

Suo rivale è Gruumsh: il dio orchesco un tempo era suo alleato ma ora le attribuisce la colpa per non essere riuscito ad uccidere [Corellon. Un altro suo ex-alleato è Ghaunadaur, il quale impazzì di rabbia dopo che la dea ebbe rifiutato i suoi interessi romantici.

In generale, Lolth si oppone ad ogni divinità non-drow del Sottosuolo, fra cui ricordiamo l'insondabile Ilsensine.

Le si oppongono Zinzarena e il suo culto. La Regina Ragno uccise Abrogard, il dio del male di Guldor, ed assume correntemente il suo aspetto in quel mondo.

Alleati, Servi e Favoriti

È servita dal consorte Keptolo, troppo pigro per opporsi a lei, e da Kiaransalee, sebbene lei e Lolth si odino a vicenda e recentemente questo dissenso si sia acuito: Kiaransalee, infatti, rubò alcuni adoratori di Lolth, specialmente nella città di Maerimydra.

Lolth è personalmente servita da una razza di creature demoniache chiamate Yochlol. Nella loro forma naturale, le Yochlol somigliano a gocce di cera fusa con larghi occhi rossi lucenti.
Subito sotto le Yochlol ci sono i Myrlochar o Ragni dell'Anima, demoni aracnidi che ardono di una luce verdastra.
Tra le più grandi servitrici di Lolth, infine, vi sono le sue delegate, note con il nome di Incarnazioni di Lolth o Choldrith; si tratta di mostruosità aracnidi con la testa di una bella fanciulla drow, dotate di poteri semidivini.

Presso il mondo di Abeir-Toril, Lolth ha — o ha avuto — alleanze sperimentali con Loviatar, Malar, e diversi signori dei tanar'ri, tra cui Errtu; quest'ultimo era il custode di Menzoberranzan — la città preferita di lei su quel mondo — durante il Periodo dei Disordini .

L'unica alleanza mai stipulata da Lolth che (forse) potrebbe essere descritta come solida è quella stipulata in passato con Selvetarm: quest'ultimo era il suo consorte e — anche se ella non era particolarmente entusiasta di ciò — egli la protesse e fu sempre vigile. Tuttavia, nel 1375 DR (calendario di Abeir-Toril), Selvetarm fu ucciso da un adoratore di Eilistraee che brandiva la Lama Crescente (Crescent Blade), una spada magica creata dalla Vergine Oscura. Una volta morto Selvetarm - anche grazie all'aiuto di una trasformata Halisstra Melarn - Lolth venne lasciata sola a respingere le minacce esterne.

Lolth tratta il mago vampiro Vlad Tolenkov come diplomatico, amante, e consulente strategico. Ha un trattato con il duca Alfric di Caer Sidi, che, ciononostante, cerca comunque di indebolirla o scalzarla in ogni occasione.

L'Oscura Seldarine

Lolth è la guida dell'Oscura Seldarine, il pantheon degli dei drow ma un pantheon solo di nome. La Regina Ragno, infatti, domina tutti gli altri poteri dell'Oscura Seldarine e non tollera nessuna sfida alla sua suprema autorità: persino i membri più potenti, Kiaransalee e Selvatarm, riconoscono (o riconoscevano) Lolth come la guida del loro pantheon, un'inequivocabile testimonianza del grande potere della Regina Ragno. Lolth è odiata all'unanimità dagli altri membri dell'Oscura Selderine. Tutti cercano di usurpare la Regina Ragno e porsi a capo del pantheon oscuro, eccetto Eilistraee: la Vergine Oscura cerca ti porre fine alla tirannia malvagia della madre sui drow e di aiutarli a tornare a camminare sulla superficie in pace e redenzione. Sebbene recentemente la casa dell'Oscura Seldarine sia posta nelle Fosse delle Ragnatele Demoniache, Eilistraee preferisce risiedere ad Arvandor con suo padre.

Membri

I membri dell'Oscura Seldarine - oltre a Lolth stessa - sono i seguenti:

L'antichissima divinità nota come Ghaunadaur — secondo alcuni legata addirittura al Reame Remoto — è stata per un certo periodo parte del pantheon drow a causa dei molti elfi scuri che si erano rivolti al suo culto. In seguito alla Guerra della Regina Ragno, tuttavia, Ghaunadaur ha abbandonato il dominio di Lolth, pur conservando un seguito significativo fra i drow.

Nei media

Storia della pubblicazione

Lolth fu creata da Gary Gygax per l'ambientazione del Mondo di Greyhawk, più tardi apparsa nell'ambientazione dei Forgotten Realms e ora un membro del pantheon standard degli dei di D&D. Lolth fu anche nominata dalla rivista Dragon come una dei più grandi malvagi della storia di D&D.

Advanced Dungeons & Dragons Prima Edizione (1977-1988)

Lolth fu menzionata per la prima volta nel modulo Descent into the Depths of the Earth (1978) e descritta più approfonditamente nel Vault of the Drow (1978). Fu anche la principale antagonista del modulo Queen of the Demonweb Pits (1980). Questi moduli furono poi ristampati come parte del Queen of the Spiders collection nel 1986. Il ruolo di Lolth come divinità fu introdotto per la prima volta nel volume Dei e Semidei (1980). Le sue statistiche di gioco furono ristampate nel Friend Folio (Abissi e Inferi, 1981).

Advanced Dungeons & Dragons Seconda Edizione (1989-1999)

Il ruolo di Lolth nell'ambientazione Forgotten Realms fu delineato nel volume Drow of the Underdark di Ed Greenwood (1991). Lolth fu rappresentata come una divinità nel volume Monster Mythology (1992), includendo dettagli sul suo clero. Il suo ruolo nella cosmologia dell'ambientazione Planescape fu descritto nel libro On Hallowed Grounds (1996). Lolth ricevette una descrizione più dettagliata del suo ruolo nei Forgotten Realms nel volume Demihumans Deities (1998)

Dungeons & Dragons Terza Edizione (2000-2002)

Lolth fu dettagliata nel libro Difensori della Fede (2000) e in Dei e Semidei (2002). Il suo ruolo nei Forgotten Realms fu rivisitato in Fedi e Pantheon (2002).

Dungeons & Dragons 3.5 (2003-2007)

La chiesa di Lolth fu delineata per questa edizione in Complete Divine (2004) e il suo ruolo nell'Abisso fu dettagliato nel Codex Immondo I: Orde dell'Abisso (2006). Lolth e i drow sono anche trattati sia in Drow del Sottosuolo (2007) sia nell'avventura Expedition to the Demonweb Pits (2007). Nel numero 359 della rivista Dragon (Settembre 2007), l'ultima stampa del magazine, Lolth è descritta come uno dei 20 antagonisti malvagi più memorabili del gioco di ruolo Dungeons & Dragons.

Dungeons & Dragons Quarta edizione (2008-2014)

Lolth appare in questa edizione come una delle divinità descritte nella Guida del Dungeon Master (2008).

Presenze in altri media

Televisione

Lolth fa la sua apparizione nel 1983, nell'episodio Sala delle Ossa (Hall of Bones) della serie animata di Dungeons&Dragons. Qui la dea appare inizialmente con le sembianze di una bella donna elfica e si offre di portare gli eroi della serie attraverso un passaggio sotterraneo per aiutarli a sfuggire ad un'orda di mostri. Dopo aver attirato gli eroi nella sua trappola sotterranea, Lolth assume la sua forma di ragno demoniaco e scende sulle sue vittime grazie a una ragnatela gigante. E' poi raggiunta da Venger, il principale villain della serie, con il quale è apparentemente alleata; egli la presenta come "Lolth, la Regina Demoniaca dei Ragni". La versione animata di Lolth appare molto più debole rispetto alle rappresentazioni che ne sono state fatte nelle ambientazioni di Forgotten Realms e di Greyhawk: nella serie televisiva, ella è rapidamente e facilmente sconfitta quando la sua tela viene tagliata, facendola cadere impotente lungo un pozzo senza fondo.

Il personaggio di Velma Green di Le tenebrose avventure di Billy e Mandy (Grim adventures of Billy and Mandy) sembra basarsi su Lolth: esso appare come un drider di sesso femminile ed è in grado di controllare i ragni cantando. Al matrimonio di Green, inoltre, gli addetti alla ristorazione sono elfi scuri, fatto che la collega ulteriormente a Lolth.

Narrativa

Nel romanzo The Eyes Have It di Rose Estes, Lolth viene uccisa da Kathryn Fern-Clyffe , regina per la vita dello stato di Yeomanry su Oerth; ciò è possibile grazie all'aiuto di un gioiello magico rubato ai drow, chiamato Occhio di Tiros.

Nel romanzo Discesa nelle Profondità della Terra di Paul Kidd, i piani di Lolth per conquistare le Flanaess - contrada di Oerth - sono sventati dal Conciliatore (Justicar) e da Escalla grazie ad una bottiglia magica di vino fatato dell'annata sessantatre. Pochi mesi dopo, nel romanzo Regina dellle Fosse delle Ragnatele Demoniache (Queen of the Demonweb Pits), sempre di Kidd, Lolth ed i suoi alleati cercano di avere la loro rivincita sugli avventurieri. Tuttavia, alla fine del romanzo, Lolth è distrutta sul suo piano nativo, apparentemente per sempre.

Giochi di carte collezionabili

Quando TSR ha introdotto il gioco di carte collezionabili Spellfire nel 1996, Lolth ha ricevuto una carta nella prima edizione.

Nel 1998, una carta promozionale per Magic: The Gathering raffigurante Lolth è stata incluso come un inserto con Inquest magazine #41.


Bibliografia
1. Tratto dalla pagina "Lolth" su canonfire.com - vedi la pagina
2. Tratto dalla pagina "Lolth" su it.wikipedia.org - vedi la pagina
3. Tratto dalla pagina "Lolth" su it.ldf.wikia.com vedi la pagina
4. Tratto dalla pagina "Lolth" su forgottenrealms.wikia.com vedi la pagina
5. Tratto dalla pagina "Preghiera a Lolth" su valmneira.com - vedi la pagina
5. Tratto dalla pagina "Inno a Lolth" su valmneira.com - vedi la pagina
6. Tratto dalla pagina "Carriera sacerdotale" su valmneira.com - vedi la pagina
6. Robin D. Laws (testo), Marc Sasso (illustrazioni) - Carne per Lolth - La vita segreta degli Elfi Scuri, Dragons&Dungeons n° 4, Ottobre 2003

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