Oltre i Piani - Burbank e Corsica Ralopolis

Oltre i Piani - Burbank e Corsica Ralopolis

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Una Coppia di Esploratori-Studiosi che Punzecchia i Piani in Posti Inusuali, Cercando Fili da Sbrogliare

Burbank Ralopolis - by AI

Il Grande Ignoto. Oltre i Piani. I Confini del Multiverso. Questo è un argomento che ha ossessionato una coppia di viaggiatori planari e cartografi, Corsica e Burbank Ralopolis, per l'ultimo ciclo di Mechanus o più. Essi ritengono che trovare la posizione del bordo dei piani consentirà estrapolazioni sulla creazione e sulla crescita dei piani. In particolare, sono interessati a capire quali piani siano nati per primi, chi o che cosa sia responsabile per essi, o se i piani siano veramente eterni e non siano mai stati creati. A volte le cose semplicemente sono, come Corsica ama dire. Forse scopriranno addirittura alcuni dei segreti che stanno dietro la Grande Forza Sconosciuta che alcuni Athar presentano come la risposta ai Poteri

Burbank e Corsica costituiscono una strana coppia: lui è un bariaur maschio athar, lei una tiefer1 femmina, matematica; sono noti per aver fatto sollevare più di un sopracciglio in alcuni stabilimenti poco cosmopoliti. Sono sposati da molti anni, e sembrano praticamente inseparabili. Quando gli Athar hanno sostenuto Burbank nella sua ricerca di qualche prova concreta a sostegno delle sue (certamente piuttosto folli) teorie, egli è stato mandato in spedizione; per Corsica accompagnarlo nel suo soggiorno è parsa la cosa più naturale.

Corsica Ralopolis - by AI

Quella che era iniziata come una missione d'inchiesta è rapidamente diventata un viaggio in piena regola verso lo sconosciuto e oltre. Si batte che, in realtà, siano stati i racconti delle loro imprese ad ispirare la recente produzione di Palzari "Margini dell'Infinito" nel suo Théatre Brouillard.

La spedizione della coppia è iniziata, come avviene nella maggior parte dei casi, nella Gabbia. Mentre Corsica cercava tomi antichi e moderni nella biblioteca dei Governieri e nella collezione privata di Magnum Opus, Burbank ha assunto un sensitivo solidale con gli Athar, un mago, un sacerdote e un muscoloso spaccaossa nel caso le cose si fossero rivelate rischiose. Dopo tutto, non si sa mai cosa si stenda ai margini della realtà, giusto?

Una volta che i portali giusti sono stati localizzati e il percorso tracciato, la banda è partita dal Tempio Infranto, tra fasti e cerimonie, alla volta della prima tappa del viaggio. Non sono ancora tornati ma occasionalmente un rapporto trova la sua strada verso la scrivania di Factol Terrance, per magia, corriere o altro, così che egli sappia dove il denaro della fazione sta andando.

Le mie fonti, naturalmente, sono ovunque, e sono riuscito a procurarmi alcuni frammenti di queste lettere per il vostro diletto. Sono un po' astratte, a volte, ma dopo tutto nessuno ha mai detto che l'esplorazione oltre i piani noti fosse facile…

Dove i Piani Interni si scontrano

Abbiamo raggiunto il proverbiale punto centrale del Piano dell'Acqua oggi, dopo aver impiegato molte settimane per convincere le nostre strane guide d'acqua a portarci qui. Sembra che i signori elementali dell'acqua non saranno lieti della la nostra presenza in questo luogo sacro, perciò non ci tratterremo qui a lungo. Usando le risorse della cristalloscopia magica, abbiamo assistito alla fusione di fuoco, aria, terra e acqua. Glithil [il mago] ha utilizzato una perla gigante per forare le barriere planari, che qui sono massimamente deboli, e i riflessi emanati dalla superficie della perla erano quanto di più strano in natura.

Non ho mai visto un tale spettacolo di allegra2 oscurità, prima. Isomer [il moigno compagno di Corsica] ha calcolato i coefficienti di miscelazione dei piani qui e ha determinato che i Piani Interni si mescolano esattamente alla stessa velocità a cui ruota l'ingranaggio centrale di Regulus. Una strana coincidenza? Sono necessari ulteriori calcoli, ma purtroppo dobbiamo partire da questo luogo prima di essere scoperti. Dubito che i centri della Terra o del Fuoco saranno facili da raggiungere … forse dovremmo provare con l'Aria.

Il Piano Ordiale

Non siamo stati in grado di trovare le prove di portali che conducano al Piano Ordiale, ma questo non necessariamente smentisce la sua esistenza. Ci sono, a quanto pare, pochi portali per l'Astrale o per l'Etereo a causa di una mancanza di soglie alle quali possano essere fissati. Tuttavia, misurando il Potenziale del Flusso Planare tra i Piani Interni e quelli Esterni abbiamo determinato la frequenza magica alla quale questo piano dovrebbe essere presente. Potremmo essere in grado di calibrare il nostro diapason per l'utilizzo in un incantesimo di spostamento planare…

…Corsica ha tentato lo spostamento planare utilizzando i nostri calcoli, ed è scomparsa senza lasciare traccia. Un'ora più tardi si è lentamente rimaterializzata, coperta di tagli e ferite, e solo vagamente consapevole di ciò che la circondava. Purtroppo non riusciva a ricordare nulla del suo viaggio. Più preoccupante, c'erano segni sulle sue mani che sembravano essere simboli. Pur con l'ausilio di tutte le nostre divinazioni, non siamo stati in grado di verificare se essi significano qualcosa.

Oltre le Linee di Confine

Siamo entrati in un nuovo piano che il nostro mimir non è in grado di identificare. Abbiamo trovato il suo ingresso molto al di sotto della superficie delle Terre Esterne; abbiamo seguito profondi passaggi sotterranei, usando incantesimi passaparete e un bastone di passaggio nel caso la strada fosse bloccata. A trentatré miglia3 di profondità abbiamo trovato una vasta caverna sotterranea con strani portali dissimili da qualunque altro noi avessimo visto prima; essi si sono aperti al tocco della carne viva, a quanto pare drenando energia vitale per sostenersi.

Un incantesimo percezione potenziata ha rivelato che la destinazione era sicura, così abbiamo stabilito le nostre abiurazioni e abbiamo intrapreso un'escursione attraverso il portale per vedere cosa avremmo trovato. La sensazione che abbiamo provato mentre passavamo attraverso il portale era diversa da quella di un normale portale dalla Gabbia. Il viaggio non è stato istantaneo: per completarlo ci sono voluti diversi secondi e una volta che i nostri occhi si sono abituati al buio abbiamo potuto vedere che stavamo percorrendo molto rapidamente un tubo che presentava - intorno e lungo la sua struttura - una maglia di fasce d'argento. Devo ammettere che mi ha ricordato alquanto il Primo piano Temporale, anche se il nostro mimir non lo identificava come tale.

Momenti più tardi siamo emersi in un paesaggio che io semplicemente non posso descrivere bene con le parole. Il luogo era distorto e confuso, come se le dimensioni che diamo per scontate fossero state sgualcite da una sorta di mano cosmica. Il nostro mimir pareva dormiente; non avrebbe risposto. Tutte le magie di divinazione che abbiamo cercato di usare hanno fallito, e anche se i poteri psionici del sensitivo hanno rivelato che c'erano forme di vita presenti entro l'area a noi visibile, non abbiamo potuto vederle. Corsica suggerisce che fossero fuori fase, anche se io credo che potrebbero essere state sotto l'influenza di magie Selvagge come l'incantesimo c'è/non c'è. È difficile da spiegare, ma ho avuto la netta impressione che lo spazio e il tempo qui stessero espandendosi e contraendosi come cose viventi e respiranti.

Il portale dietro di noi, che era rimasto aperto per diversi minuti, ha cominciato a pulsare e a restringersi. Per non rimanere bloccati in quel luogo bizzarro, siamo rapidamente tornati attraverso il portale. Stranamente, non siamo apparsi nella caverna sotto le Terre Esterne, ma vicino alla base della guglia stessa. Questo è doppiamente curioso dal momento che la Guglia non dispone di una connessione Astrale… non abbiamo ancora alcuna teoria coerente per spiegare ciò, tranne che forse ci siamo imbattuti nell'ingresso di un antico Piano Esterno oggi schiacciato dall'espansione dei piani del Grande Anello che conosciamo oggi. Forse questi antichi piani sono stati relegati negli spazi sopra i Sette Cieli del Monte Celestia, sotto i sei inferni di Carceri, o al di fuori degli strati di Bytopia. Ma questo suona certamente troppo improbabile…

Al di fuori del Nulla

Il nostro esperimento successivo ci ha portato all'Astrale, dove abbiamo cercato di testare il tessuto del piano. I planologisti credono che l'Astrale sia in realtà un non-piano; un piano infinito con un volume infinitesimale. Abbiamo ipotizzato che, se fossimo riusciti a trovare una modo di forare il materiale planare come abbiamo fatto con i Piani Interni, saremmo potuti essere in grado di dare uno sguardo al di fuori del Multiverso. Vede, se siamo all'interno del Multiverso ed esso si estende in tutte le direzioni infinitamente intorno a noi, potremmo pensare ad esso come ad una sfera. Cosa c'è oltre la sfera? Dal momento che non ha confini, non possiamo passare di là di essi, quindi l'unica alternativa è quella di viaggiare attraverso un altro spazio tridimensionale per vedere il Multiverso dal punto di vista vantaggioso che ciò concede.

Corsica suggerisce una analogia con un cubo. Ha tre dimensioni, ma getta un'ombra bidimensionale. A seconda dell'orientamento della sorgente luminosa, l'ombra sarà di forma diversa. Ora, immaginate una forma a quattro dimensioni. È impossibile disegnarla (anche se credo che gli elementali possano riuscirci). Se una luce fosse irradiata su di essa, questa getterebbe un'ombra tridimensionale! E se il Multiverso vero e proprio fosse tetradimensionale e noi vedessimo soltanto la sua "ombra"? Ammettendo questa ipotesi, noi vediamo forme molto diverse seconda della direzione di provenienza della "luce". Questo spiega la diversa natura di ogni piano. Dove l'ombra varia solo leggermente, si forma un nuovo strato planare. Forse la natura infinita dell'Abisso può essere spiegata da una parte prevalentemente sferica del Multiverso tetradimensionale, che dà un numero molto elevato di ombre simili?

Se potessimo viaggiare al di fuori delle dimensioni spaziali che noi normalmente occupiamo, conformemente a questa teoria, potremmo considerare la vera forma dei piani… beh, quello era il nostro ragionamento. La scelta dell'Astrale era semplice; la barriera planare è molto diversa lì, e il posto è relativamente spopolato. Se qualcosa fosse andato storto nel nostro esperimento, le uniche parti lese (oltre noi stessi) sarebbero state i githyanki, e nessuno verserebbe davvero una lacrima per loro.

L' idea era di aprire una coppia di spazi extra-dimensionali — entrambi buchi portatili — e, in combinazione con un incantesimo di desiderio limitato e con pesanti magie di protezione, cercare di indurre una frattura astrale attraverso la quale saremmo potuti scivolare.

La scena era allestita, le magie pronte; con la telecinesi Glithil ha collocato le une dentro l'altra, ed ecco che osserviamo lo stesso Piano Astrale lacerato e fatto a pezzi. Come l'aria in un vuoto, la spaccatura ha cominciato a succhiare fuori il tessuto del Multiverso (almeno abbiamo presunto che fosse lì che la spaccatura conduceva). Fortificando le nostre protezioni, abbiamo avanzato verso la spaccatura (anche se eravamo già stati portati più vicino ad essa dalla sua forza di aspirazione). Improvvisamente, però, dal nulla, un terribile Terrore Astrale si è precipitato verso di noi, ruggendo con le sue fauci terribili e minacciando la nostra vita!

Di fronte alla scelta di saltare verso l'ignoto, rimanere a scusarsi con il Terrore furioso o abbandonare completamente il piano, abbiamo optato per quest'ultima possibilità e siamo usciti con grazia con l'ausilio di un teletrasporto di massa. Proprio appena in tempo, oltretutto. La cristalloscopia — effettuata dalla sicurezza dell'altro lato di una pozza di colore vicina - ci ha mostrato la frattura che guariva lentamente se stessa anche se il Terrore sembrava star sorvegliando il piano come una madre farebbe con un bambino. La zoologia non è mai stata il mio punto di forza, tuttavia, così lascerò che le conclusioni vengano tratte da qualche altro dritto.

Potremmo tornare nuovamente nell'Astrale per ripetere l'esperimento, ma con il Terrore che cerca di fiutare le nostre tracce, penso che per il momento potremmo lasciar perdere…

I Confini dello Spazio e del Tempo

Il nostro posto di ricerca finale, tuttavia, potrebbe essere il più difficile da raggiungere. Abbiamo intenzione di trovare il mitico Confine dello Spazio e l'Inizio e la Fine del Tempo. Le leggende dei viaggiatori spaziali della Rocca di Bral raccontano di una prima Sfera di Cristallo che, infranta, diede in questo modo i natali al resto del Primario. Se riuscissimo a trovare questo punto centrale, allora forse potremmo poi comprendere dove trovare il Confine (almeno sapremmo in quale direzione si trovasse!). Per quanto riguarda la linea del tempo, stiamo cercando di contattare l'entità nota come l'Assassinio , che riteniamo sia un esperto nel viaggiare a tempi vicini a questi limiti.

Nondimeno, ancora non ci siamo imbarcati per questi pericolosissimi viaggi. La contatterò di nuovo prima di partire, Factol, e le fornirò maggiori dettagli quando avremo indagato ulteriormente sulle alternative. Rimango, come sempre, suo servo fedele.

Sintesi dei risultati

Nonostante i tanti fenomeni che abbiamo incontrato, non posso dire che abbiamo una prova inconfutabile delle ipotesi che proponiamo. Anche se abbiamo chiaramente osservato piani e dimensioni esterni a quelli che normalmente assumiamo esistere, la natura di questi luoghi è ancora arcana. Suppongo che ciò non sia troppo sorprendente: se questi luoghi fossero stati facili da trovare, sarebbero stati scoperti anni fa. Speriamo di continuare la nostra esplorazione fino ai Confini del Tempo e dello Spazio; poi ci occuperemo delle questioni in sospeso che abbiamo lasciato indietro.

Per quanto riguarda il Grande Ignoto; be', quei fazionisti che credono in esso possono stare certi che è riuscito a rimanere sconosciuto quanto prima. Supponiamo che ciò sia una buona cosa per quella teoria.

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Nota

Magnum Opus riporta alcuni fenomeni che potrebbero o non potrebbero supportare l'esistenza degli Antichi Piani che Corsica e Burbank propongono. Recatevi al suo Musée Arcane se desiderate maggiori dettagli. Magnum Opus è anche colei che ha elaborato la Teoria del Piano Ordiale a cui Corsica e Burbank hanno aderito.

Copyright 1998 di Jon Winter-Holt
Traduzione 2014 di Cromatico

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Bibliografia
1. Tradotto dalla pagina Mapping the Infinite: Beyond the Planes su "Mimir.net" - vedi la pagina
2. Tratto dalla pagina Cant Dictionary su "Mimir.net" - vedi la pagina

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