Psicologia Illithid

Psicologia Illithid


Non è un segreto che le altre razze intelligenti, persino quelle malvagie, vedano i mind flayer come creature disgustose, perverse, fredde e razionali e provano paura al pensiero che un giorno potrebbero divenire il pranzo di un illithid affamato. D’altro canto, gli illithid vedono se stessi in modo assai differente, e per comprenderli appieno è necessario entrare nei loro pensieri.

Emozioni

Gli illithid sono imperscrutabili - autore ignoto

Prospetto generale

Per la maggior parte del tempo, gli illithid sembrano calmi, tranquilli e privi di emozioni; non si tratta, tuttavia di creature prive di sentimenti. Possono gioire di un piano portato a termine senza problemi e sono frustrati da quelli andati male, amano i cervelli gustosi, provano odio verso i non morti, rabbia contro coloro che li contrastano, ridono di chi persegue nobili ideali di pace e bontà, temono di non poter unire il loro cervello al cervello antico, e “piangono” i compatrioti morti lontano dalla comunità. Un illithid a cui ufficialmente viene negato il diritto di unirsi al cervello antico potrebbe cadere in depressione, o iniziare a covare un intenso desiderio di vendetta verso il mondo intero. Tendono comunque a rimanere calmi e impassibili quando trattano con le altre razze ancora libere, mettendole spesso in soggezione con il loro atteggiamento. Per questo motivo, si ritiene che i mind flayer abbiano poche emozioni o un tremendo autocontrollo. Come si è visto, entrambe queste supposizioni sono sbagliate.

Gli illithid avvertono quindi forti emozioni ma le interiorizzano quasi completamente. Un mind flayer dall'aspetto calmo potrebbe ribollire come un calderone di emozioni sotto le apparenze. Di contro, a volte gli illithid sembrano preda di una grande rabbia, ma è raro per le altre creature distinguere se si tratti di una vera emozione o di una scena per impressionare estranei o nemici.

Le emozioni di un illithid sono completamente negative: rabbia, paura, invidia, odio, vergogna, indignazione, disprezzo, orgoglio e ansia completano quasi tutto il loro repertorio emotivo. La cosa più vicina alla gioia che provano è la sensazione che ricevono quando mangiano un cervello, ma anche questa è mescolata a sensazioni così sadiche e d'odio che non può essere considerata "felicità" come la definirebbe la maggior parte delle razze.

Questo continuo stato emotivo negativo colora ogni pensiero e percezione degli illithid. Dato che non conoscono la felicità, non pianificano alcun modo per raggiungerla. Orgoglio, curiosità soddisfatte e autocompiacimento sono i migliori stati emotivi di un mind flayer. Sono queste sensazioni a spingerlo ad agire.

Autoconservazione ed emozioni correlate

Un importante aspetto degli illithid sotto il profilo psicoogico è il loro sviluppato istinto di autoconservazione. Se le cose si mettono male per loro e non vedono un modo per uscirne vincitori, scappano senza preoccuparsi di alleati e compagni illithid, ed ancor meno dei loro schiavi o alleati non illithid. Ritengono un vano gesto sacrificarsi lottando a costo della loro vita per altre persone, faticando a comprendere perché invece gli esseri inferiori abbiano tanto a cuore questo concetto (di solito finiscono per dire che è nella natura degli esseri inferiori compiere atti sciocchi che costeranno loro la vita). Non ritengono da codardi fuggire dinanzi a situazioni troppo pericolose, preferendo ritirarsi nel Piano Astrale, e da li dirigersi verso qualche città amica a curarsi, per poi studiare nuove mosse che permettano loro di sconfiggere i loro avversari con minime perdite, sfruttando al massimo le potenzialità dei loro schiavi ed alleati. Questo istinto è radicato nella natura stessa dei mind flayer (siano essi buoni o malvagi), sebbene in alcuni arrivi alla soglia della paranoia o della codardia, tanto da non riuscire a mettere in pratica i piani elaborati; in altri individui, il senso del dovere verso i propri compiti o l’arroganza tendono a superare e schiacciare l’istinto di autoconservazione, finendo per far agire in maniera “sciocca” il mind flayer, portandolo alla ricerca di vendette insensate o a lottare fino all’ultimo respiro.

Considerazione di sé

Un’altra emozione caratteristica è un misto tra orgoglio, arroganza, senso di onnipotenza ed autostima. Un normale mind flayer conosce appieno le sue potenzialità ed i suoi limiti, e ritiene che con questa conoscenza possa sconfiggere da solo molte delle sfide che affronterà. Se si accorgono di aver sottovalutato il nemico, scappano e pianificano un nuovo piano o semplicemente dimenticano la faccenda (specie se la cosa non ha più rilevanza nel presente). L’ego smodato, il perpetuo senso di frustrazione e l’istinto di autoconservazione finiscono per mescolarsi, contrastarsi e bilanciarsi, tingendo dei loro foschi colori ogni azione, parola ed emozione dedli illithid.

Concezione del tempo

Secondariamente, gli illithid hanno un particolare senso del tempo: per loro solo il presente ha importanza, mentre il passato è materia per il cervello antico, a cui accedere se alla ricerca di suggerimenti e consigli per piani che si svolgono nel presente. Questo stile di vita è accettato universalmente dalla maggioranza dei mind flayer che vivono in comunità dove è presente un cervello antico, al punto che non conservano documenti scritti contenenti la storia della loro comunità o dell’impero. Per questi motivo generalmente non si curano del passato. Il futuro, d’altro canto, è solo una porzione presente che non si è ancora realizzato e che apparirà in base agli schemi dei piani attualmente in svolgimento. Ciò accresce ulteriormente il senso di frustrazione dei mind flayer quando i loro piani non hanno successo.

Principi

Essendo di natura legale, gli illithid tendono ad avere le medesime convinzioni (sebbene alcuni elementi possano focalizzarsi su alcuni aspetti in particolare), che riguardano il cervello antico, la dominazione sugli esseri inferiori e l’oscurità. Essi recitano:

  • Tutta la saggezza proviene dal cervello antico.
  • Unirsi al cervello antico è la più grande ricompensa di una vita ben spesa
  • Ciò che non è un illithid è uno schiavo.
  • Il dominio è vita
  • Bisogna dominare su tutto
  • Oscura la Luce

Questi punti riassumono anche la filosofia di vita degli illithid, basata sul dominio, e sulla credenza che il cervello antico sia l’apice della loro esistenza, la suprema incarnazione terrestre dei loro ideali.

Il Cervello Antico

La presenza del cervello antico è una costante nelle comunità illithid, il quale raccoglie e immagazzina tutti gli eventi del passato e i fatti accaduti nella comunità. Per un illithid entrare in contatto con il cervello antico è normale come bere, e ciò li spinge a venerarlo e proteggerlo. Se il cervello antico muore, la comunità cade nel panico totale, privata di una presenza per loro costante nella vita, e della fonte di innumerevoli conoscenze. Unirsi a questa entità è quindi una grande ricompensa, rappresentando l’apice dell’esistenza a cui la loro personalità si unirà per convivere con (e possibilmente cercare di dominare su) tutte le altre. Essi ritengono che tale onore sia ancora più meritato dopo aver vissuto un lunga vita piena di esperienze, le quali si fonderanno con le esperienze di tutti gli altri cervelli portandolo a raggiungere nuovi apici di grandiosità e potenza. Le conoscenze da lui accumulate aiuteranno le generazioni successive di mind flayer a raggiungere i loro scopi, e la sua personalità concepirà nuovi piani di conquista e consiglierà come agire agli illithid che ancora non si sono uniti al cervello antico. Questi concetti prevengono che i veri mind flayer si uccidano prima di aver raggiunto un’età avanzata, ed aumenta il loro desiderio di vivere il più a lungo possibile, esasperando il loro senso di auto-conservazione.

Gli schiavi

La loro società, la loro stessa personalità, si basa sul concetto di dominare e schiavizzare. Un illithid non considera mai una creatura di un’altra specie come suo pari, ma potrebbe farlo se ritiene che tale atteggiamento possa favorire scambi, alleanze e il commercio. I mind flayer sanno istintivamente che gli esseri che si definiscono ancora “liberi” non sono altro che futuri ed inconsapevoli schiavi, o almeno un pranzo non ancora consumato. Il rito stesso che permette ad un illithid di considerarsi adulto consiste nel dominare controllare con la propria volontà uno schiavo. Stranamente il legame tra un illithid ed i suoi schiavi è assai intimo. Un illithid può arrivare a soffrire se i suoi schiavi periscono in un conflitto, di vecchiaia o di malattia o in altri modo che non siano l’essere divorati da lui. Di fatto, un illithid senza menti da controllare è come se perdesse una parte di se, e quindi cercano di ottenere nuovi schiavi con cui soddisfare il loro bisogno di controllo più in fretta possibile, talvolta ignorando altri compiti. Un individuo incapace di assicurasi mentalmente il dominio su di uno schiavo è visto dagli altri come imperfetto, inferiore, tanto che tali illithid finiscono per auto-esiliarsi. Privi della compagnia degli schiavi, sono destinati a morire o perdere le loro capacità in totale solitudine. Nella visione illithid del Multiverso, il loro destino è dominare su ogni pianeta, su ogni piano, e sui loro abitanti, che come tutti gli schiavi in fondo necessitano di un essere superiore che li guidi e li controlli. Gli illithid sono (o più precisamente si considerano) l’apice della catena alimentare, e di conseguenza gli altri sono solo cibo.

L'oscuramento delle stelle

Il più strano dei principi illithid riguarda l'oscuramento della luce delle stelle, ma si spiega facilmente. In primo luogo molte delle creature intelligenti crescono libere sotto l’influenza dei soli, la cui luminosità infastidisce gli occhi sensibili degli illithid e i cui raggi caldi seccano la loro pelle che ha bisogno di essere tenuta costantemente umida. Essi ritengono che “spegnendo i soli” le creature di superficie diverranno prede più facili da conquistare, ed il mondo di superficie un luogo più ospitale per loro.

Consuetudini ed attività

Osservazione e studio

Gli illithid spendono molto del loro tempo immersi in intensi studi ed in strane sperimentazioni; essi raccolgono tutti i tipi di conoscenza utili a riconquistare il multiverso e ad evitare di perderlo di nuovo. Spesso si intromettono nella politica delle altre razze graziie a sottili manipolazioni psichiche delle figure chiave: non fanno ciò per provocare il caos, ma per comprendere meglio le dinamiche della civilizzazione. Essi sondano regolarmente le menti degli abitanti della superficie, in modo da raccogliere informazioni e conoscere nuovi progressi nella magia e nella tecnologia. Anche gli illithid stessi si dedicano significativamente alla ricerca, focalizzandosi principalmente sullo sviluppo di nuovi poteri psichici.

Approvvigionamento di schiavi

I mind flayer conducono regolarmente raid presso tutti gli insediamenti di razze senzienti per acquisire nuovi individui poichè solitamente la loro riserva di schiavi senzienti non si riproduce abbastanza rapidamente per soddisfare le loro esigenze alimentari e di manodopera.
In genere, un gruppo di illithid si teletrasporta presso l'insediamento designato e inabilita rapidamente gli abitanti grazie ai suoi poteri psichici. I prigionieri saranno poi fatti marciare fino all'insediamento sotterraneo degli illithid da schiavi appositamente addestrati e condizionati. Viene dedicata grande cura al nascondimento delle loro tracce.

Pagine correlate


Bibliografia
1. Tratto dalla pagina "Psicologia Illithid" su "it.ldf.wikia.com" - vedi la pagina
2. da canonfire.com - Illithid page on Greywiki
3. Baker, Rich, J. Jacobs, S. Winter, Lords of Madness: The Book of Aberrations, Wizards of the Coast, 2005-04
4. Bruce R. Cordell, Monstrous Arcana: The Illithiad, Wizards of the Coast, 1998-04

(IMPORTANTE! POLICY: Gran parte del testo è liberamente tratto e in parte adattato dalle fonti citate e comunque dalle pubblicazioni Dungeons & Dragons della TSR e della Wizards of the Coast, nonchè dalle traduzioni ufficiali della 25 Edition, oltre ad altre fonti come le pubblicazioni della PAIZO Publishing per Pathfinder, che mantengono i diritti, intellettuali e non, sull'ambientazione e i suoi elementi. Allo stesso modo tutte le immagini sono coperte da copyright e vengono presentate senza alcuno scopo di lucro, corredate di autore e proprietario, e pertanto non sono riproducibili o utilizzabili in nessun ambito commerciale.)

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