Sensi draconici

Sensi draconici

I draghi non vedono così bene al buio e per dirla tutta sono anche un po' sordi1

Vuoi vivere una vita lunga e prospera? Allora, evita di strisciare alle spalle di un drago!2

I sensi di un drago, come accade per tutti i predatori, sono molto sviluppati. Questi sensi eccezionali diventano persino migliori con la crescita e l'invecchiamento del drago, soprattutto perché la mente di un drago diventa sempre più percettiva con ul passare dei secoli. E' possibile chela vista, ludito e l'olfatto di un drago non si acuiscano con l'età, ma il prodigioso intelletto del drago riesce a individuare o elaborare una crescente quantità di stimoli provenienti dall'ambiente esterno.

Vista

I draghi possiedono una vista che si è perfettamente adattata alla caccia. Godono di un eccellente senso della profondità, che permette loro di misurare le distanze con molta accuratezza, e inoltre hanno una straordinaria visione periferica. I draghi possono percepire i dettagli e il movimento due volte più lontano di un umano in condizioni di luce diurna, e la loro luce si adatta perfettamente a condizioni di luce stridenti e abbaglianti. Un drago può osservare il sole in una limpida giornata estiva e non subire alcuna perdita della vista. Solo le aquile ed altri uccelli predatori possono compiere simili gesta visive. Queste ultime creature, tuttavia, hanno una scarsa visione notturna, e questo fatto potrebbe aver portato alcuni studiosi a dedurre per analogia che i draghi non vedrebbero bene al buio.

I draghi, in realtà, vedono fin troppo bene in condizioni di illuminazione fioca. I draghi alla luce della luna vedono altrettanto bene che alla luce del sole. Un drago, persino in condizioni assai peggiori di quelle di illuminazione fioca, può vedere fino a quattro volte più lontano di un umano nelle stesse condizioni. I draghi possono persino vedere in totale assenza di luce.

Quando una fonte luminosa è presente, il drago vede a colori. La sua capacità di riconosere le tonalità è tanto sviluppara quanto quella di un umano. In assenza di luce, la vista di un drago è sempre in bianco e nero.

Olfatto

Il senso dell'odorato di un drago è molto sviluppato,q uasi quanto la sua visione. Questo senso dell'olfatto così affinato dipende solo in parte dal sensibile naso del drago; il drago, infatti, utilizza anche la sua lingua biforcuta per "assaggiare" l'aria, proprio come fanno i serpenti. La capacità di un drago di percepire altre creature con l'olfatto fa sì che sia difficile coglierlo di sorpresa, così come è quasi impossibile nascondersi da un drago che si sia avvicinato abbastanza da fiutare la preda.

Udito

Le orecchie di un drago sono tanto sensibili quanto quelle di un umano, e l'estensione delle frequenze percepibili dall'orecchio di un drago è piuttosto simile a quella udibile da un umano. In ogni caso, persino il più giovane dei draghi ha un udito più fine rispetto a un umano medio vista la capacità dei draghi di saper riconoscere oi suoni più importanti in quanti tali, ed escludere quindi i rumori di fondo per concentrarsi unicamente sui suoni degni di nota.

Percezione cieca

Un esempio eccellente della superiore capacità sensoriale di un drago è la sua percezione cieca, ossia il potere di "vedere" le cose che sono invisibili o completamente occultate. Un drago, in virtù del suo olfatto e del suo udito, favorito inoltre dalla capacità di raccogliere piccoli indizi come le correnti d'aria o le vibrazioni, può individuare qualsiasi cosa si trovi nelle due immediate vicinanze, persino con gli occhi chiusi, ottenebrato dall'oscurità magica o avvolto da una nebbia fitta e impenetrabile. Va da sè che questi fenomeni sono tutti di natura ottica (è il caso del colore) e un drago privo della vista non può percepire questi fenomeni.

Gusto

Il senso del gusto di un drago è molto sviluppato. I draghi possono percepire anche le più minime variazioni nel sapore del cibo o dell'acqua e la maggior parte dei draghi sviluppa di conseguenza particolari abitudini alimentari. I draghi di rame, per esempio, mangiano con gusto i parassiti velenosi. In verità, la passione alimentare più conosciuta (e odiosa) è quasi certamente quella dei draghi rossi per la carne delle giovani vergini. A titolo di curiosità, i draghi reagiscono con difficoltà alle fragranze dolci. Quale che sia la ragione — o perché non amano i sapori dolci o perché riescono a discernerli con difficoltà —, è tutta ancora da chiarire. I draghi in generale si rifiutano di approfondire questo tema.

Tatto

I draghi, che possiedono spesse pelli a scaglie e zampe artigliate, hanno per contro un senso del tatto poco sviluppato. I draghi più giovani e più piccoli, che devono ancora sviluppare la loro possente armatura naturale, hanno un senso del tatto migliore di quello dei draghi anziani, e quindi il tatto è l'unico senso dei draghi che si affievolisce con la loro crescita e invecchiamento. Un drago interessato alla superficie di un oggetto potrebbe toccarla o strofinare la sua lingua sull'oggetto stesso. Tuttavia, anche in questo caso, la lingua di un drago si rivela un organo più adatto al gusto che al tatto.

Il senso del tatto diminuito dei drgi potrebbe spiegare le loro preferenze per i nidi costruite su pile di monete, di gemme o di altri tesori. Un siffatto "letto", costituito da centinaia di piccoli oggetti duri e talvolta appuntiti, sarebbe assolutamente scomodo e impraticabile per un umano, ma per un drago una sistemazione di questo tipo comporta un piacevole solletico, lo stesso pizzicore che provoca la parte "ruvida" di una coperta di lana.


Bibliografia
1. Andy Collins, Skip Williams, James Wyatt Draconomicon — il Libro dei Draghi, Wizards of the Coast, 3 Edition & Hasbro, 2003

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