Il Cerchio Non Spezzato di Zerthimon (The Unbroken Circle of Zerthimon)

Il Cerchio Non Spezzato di Zerthimon (The Unbroken Circle of Zerthimon)

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Il Cerchio non Spezzato e' un testo religioso zerth, e contiene gli insegnamenti di Zerthimon, fondatore del popolo dei githzerai.
Il Cerchio e' fatto di una serie di circoli allacciati, che escono uno dall'altro, a seconda del lato da cui il lettore desidera seguire la traccia degli insegnamenti.
Si dice che alcuni zerth passino anni a scoprire le combinazioni delle placche, cercando nuovi significati negli insegnamenti.

Primo Cerchio di Zerthimon

"*Conosci* il fatto che noi siamo il Primo Popolo."

"Un tempo tutto era nel caos. Il Primo Popolo fu plasmato dal caos stesso. Quando vennero a conoscenza di sé, non furono più nel caos, e divennero carne."

"Con i propri pensieri e la propria *conoscenza* della materia, il Popolo plasmò il Primo Mondo, dimorandovi con la *consapevolezza* di sostenerlo."

"La carne era una cosa ancora ben poco familiare al Popolo e, con questa, le persone non avevano *conoscenza* della propria essenza. La carne portò a nuovi pensieri. Avidità ed odi, dolori e gioie, gelosie e dubbi. Tutti questi si nutrivano l'uno dell'altro, e le menti del Popolo furono divise. Nella divisione il Popolo fu punito."

"I sentimenti della carne sono intensi. L'avidità e l'odio, la gioia ed il dolore, la gelosia ed il dubbio, ogni singolo elemento ha contribuito a guidare la pietra verso il nemico. Divenendo carne, le prime persone divennero schiave di quelli che *conoscevano* la carne solo come strumento per la loro volontà. *Sappiate* che queste bestie furono gli *illithid.*"

"Gli *illithid* erano una razza che non era mai giunta a *conoscere* sé stessa. Sapevano soltanto come fare per soggiogare il volere e la vita degli altri."

"Erano quelli muniti di tentacoli. Vivevano nella carne e sfruttavano la carne per le proprie necessità. Il loro sangue era come acqua e influenzavano le menti dei malcapitati, soggiogandoli al loro volere. Quando gli *illithid* giunsero al Popolo, il Popolo non aveva più un'integrità. Il Popolo era già schiavo."

"Gli *illithid* strapparono il Popolo dal Primo Mondo e lo condussero ai Falsi Mondi. Mentre il Popolo lavorava nei Falsi Mondi, gli *illithid* erano riusciti ad avviarli alla Via della Carne. Attraverso di essi, il Popolo giunse alla *conoscenza* della perdita. Giunse alla *conoscenza* della sofferenza. Giunse alla *conoscenza* della morte, sia del corpo che dell'anima. Prese *coscienza* di cosa significasse essere schiavi e di come consumassero le loro carni. *Conobbe* l'orrore di come tutto ciò desse gioia a quegli esseri."

"Il Cerchio Ininterrotto è la *conoscenza* di come il Popolo perse sé stesso. E di come giunse di nuovo a *conoscere* sé stesso.

Messaggio: La forza è nella consapevolezza di sé. Quando qualcuno non ha conoscenza del proprio essere, è perduto. Diventa uno strumento al servizio di altri.


Secondo Cerchio di Zerthimon

"*Sappi* che la carne non può segnare l'acciaio. *Sappi* che, al contrario, l'acciaio può segnare permanentemente la carne. *Sapendo* questo, Zerthimon divenne libero."

"*Sappi* che i tentacolati erano di carne. Contavano affidamento sulla carne e la usavano per i propri obiettivi. Uno dei posti più noti in cui la carne serviva ai loro scopi era il Campo degli Scarti nei Falsi Mondi degli *illithid.*"

"I Campi erano il luogo dove i corpi dei membri del Popolo erano gettati dopo che gli *illithid* avevano consumato i loro cervelli. Dopo essere stati sfruttati per i loro scopi, i corpi potevano servire soltanto come fertilizzante per aumentare le piante dal gambo velenoso degli *illithid.* Zerthimon lavorava i Campi senza *conoscere* nulla di sé stesso o di cosa fosse diventato. Era un misero strumento di carne, e la carne era soddisfatta."

"Fu in questi campi che Zerthimon venne a *conoscenza* della scrittura dell'acciaio. Durante uno dei turni, mentre Zerthimon lavorava i Campi con le sue mani, si imbatté in un guscio il cui cervello era rimasto dentro, intatto. Non era stato usato come cibo. Tuttavia era morto."

"Il pensiero che uno tra loro fosse morto senza che gli *illithid* se ne servissero come cibo era una cosa che per Zerthimon era difficile da comprendere. Quell'idea aveva fatto crescere in lui il desiderio di *conoscere* cosa davvero fosse accaduto al corpo."

"Piantata nel teschio del corpo c'era una lama d'acciaio. Aveva perforato l'osso. Zerthimon capì che era stata la lama ad ucciderlo. L'acciaio aveva segnato la carne, ma la carne non aveva segnato l'acciaio."

"Zerthimon prese la spada e studiò la sua superficie. Su di essa, vide la propria immagine riflessa. Fu nel riflesso sulla superficie d'acciaio che Zerthimon *conobbe* per la prima volta sé stesso. Il bordo della lama era tagliente, la sua volontà era quella di chi la portava. Quella fu la spada che sarebbe stata levata contro Gith quando Zerthimon avrebbe pronunciato la Dichiarazione di Due Cieli."

"Zerthimon conservò la lama per molti cicli e molti furono i pensieri che formulò su di essa. La utilizzò nei campi per aiutarsi nel suo lavoro. Nell'usarla, pensava ai modi in cui avrebbe potuto sfruttarla meglio."

"Gli *illithid* erano potenti. Zerthimon credeva che non ci fosse nulla che non *conoscessero.* Ma gli *illithid* non portavano mai con sé strumenti d'acciaio. Essi utilizzavano come strumento soltanto la carne. Tutto era fatto tramite la carne, perché i tentacolati erano fatti di carne e *conoscevano* la carne. Eppure l'acciaio era superiore alla carne. Quando la spada aveva ucciso il corpo, era stata la carne ad essere più debole dell'acciaio."

"Fu allora che Zerthimon *conobbe* il fatto che che la carne si arrendeva all'acciaio. Nel *conoscere* ciò, venne a *sapere* che l'acciaio era più forte degli *illithid*."

"L'acciaio divenne la scrittura del Popolo. *Sappi* che l'acciaio sarebbe stata la scrittura attraverso la quale il Popolo avrebbe *conosciuto* la libertà."

Messaggio: Conoscere una cosa, come la carne e l'acciaio, può rivelarsi uno strumento se si cerca di conoscere la sua natura e come sia stata originata.


Terzo Cerchio di Zerthimon

"Zerthimon lavorò molti cicli per l' *illithid* Arlathii Morto-Due-Volte e i suoi compagni nei cicli tenebrosi dei Falsi Mondi. I suoi compiti avrebbero spezzato la schiena a numerosi altri, ma Zerthimon seguitava a lavorare, soffrendo il tormento e la pesante stanchezza."

"Avvenne che l'*illithid* Arlathii Morto-Due-Volte ordinò che Zerthimon gli fosse portato nella galleria dalle molte vene. Disse che Zerthimon era colpevole di ostinazione e di codardia verso i suoi compagni. L'affermazione non aveva il peso della verità per Arlathii, che aveva desiderato soltanto *conoscere* se vi fossero fiamme a bruciare nel cuore di Zerthimon. Aveva desiderato *sapere* se Il cuore di Zerthimon fosse quello di uno schiavo o di un ribelle."

"Zerthimon si sottomise alla punizione dell' *illithid* piuttosto che svelare la nuova forza che aveva trovato. *Sapeva* che non sarebbe valso a nulla mostrare l'odio custodito nel suo cuore e che anzi avrebbe solo arrecato danno ad altri che condividevano i suoi pensieri. Scelse di sopportare la pena e per questo fu condotto alle Colonne del Silenzio, dove avrebbe potuto riscattare i suoi torti."

"Fustigato presso le Colonne, Zerthimon dedicò la sua mente a luoghi in cui il dolore non potesse giungere, lasciando dietro di sé il corpo materiale. Tutto ciò durò un ciclo e, quando fu portato di nuovo al cospetto di Arlathii Morto-Due-Volte, mostrò all'*illithid* graditudine per la punizione, come da costume. Nel fare ciò, aveva provato di essere uno schiavo agli occhi dell'*illithid* ma il suo cuore era rimasto puro."

"Sopportando e placando le fiamme del suo odio, concesse ad Arlathii Morto-Due-Volte di ritenerlo debole e fiacco. Quando giunse il tempo della Rivolta, Arlathii fu il primo degli *illithid* a *conoscere* la morte per mano di Zerthimon e vide la morte per la terza volta."

Messaggio: Resisti. Nella tenacia si accresce la forza.


Quarto Cerchio di Zerthimon:

"*Sappi* che la Rivolta del Popolo contro gli *illithid* fu ottenuta dopo molte decine di cicli di travaglio. Molti del Popolo vennero riuniti e vennero loro insegnati in segreto i modi per combattere i propri padroni *illithid*. Fu loro insegnato a schermare le proprie menti e a usarle come armi. Fu loro insegnata la scrittura dell'acciaio e, cosa più importante, fu fatta *conoscere* loro la libertà."

"Alcuni del Popolo *appresero* quale fosse la natura della libertà e portarono questo insegnamento nei propri cuori. La *conoscenza* diede loro forza. Altri temevano la libertà e rimanevano in silenzio. Ma c'erano altri che *conoscevano* la libertà e *conoscevano* la schiavitù e scelsero che il Popolo dovesse rimanere in catene. Tra questi vi fu Vilquar."

"Vilquar non vide la *libertà* nell'Insurrezione, ma un'opportunità. Vide che gli *illithid* controllavano molti dei Falsi Mondi. I loro Mondi erano così tanti che la loro attenzione era diretta soltanto all'esterno, verso quello che ancora non possedevano. L'occhio di Vilquar vide che molte cose accadevano senza che gli *illithid* le vedessero. Gli *illithid* erano ciechi rispetto all'Insurrezione che stava per avvenire."

"Vilquar andò al cospetto del proprio padrone, l' *illithid* Zhijitaris, con la *conoscenza* della Ribellione. Vilquar gli offrì i propri servigi come spia degli *illithid* all'interno della Ribellione. In cambio, Vilquar chiese di essere ricompensato. L'*illithid* accettò il patto con Vilquar."

"Dopo la stipulazione dell'accordo, si ebbe un periodo di oscurità. Incalcolabili furono i tradimenti in cui fu coinvolto Vilquar e molta fu la gente del Popolo di cui gli *illithid* si nutrirono per stroncare l'Insurrezione. Sembrava che la Ribellione potesse svanire ancor prima di verificarsi e gli *illithid* erano compiaciuti del lavoro svolto dall'occhio di Vilquar."

"Questo tempo oscuro volse alla fine quando Zerthimon si fece *consapevole* dei sotterfugi di Vilquar. Nel *conoscere* l'occhio di Vilquar, Zerthimon fece in modo che la Rivolta si placasse, in modo che Vilquar pensasse che il suo piano fosse andato a buon fine, e che l'Insurrezione fosse fallita. *Sapeva* che l'occhio di Vilquar era colmo soltanto con la promessa ricompensa: vedesse pure ciò che desiderava vedere."

"Con la cupidigia nel cuore, Vilquar tornò dall'*illithid* Zhijitaris e parlò al suo padrone del proprio successo. Riferì che la Rivolta era terminata, e che gli *illithid* avrebbero potuto nuovamente rivolgere la propria attenzione verso l'esterno senza pericolo. Si complimentò per la loro saggezza nell'uso dell'occhio di Vilquar e chiese loro la sua ricompensa."

"Nel sua cieca avidità, Vilquar aveva smarrito la *conoscenza* del perchè il Popolo avesse lungamente bramato e cercato la libertà. Aveva perso la *cognizione* di cosa significasse schiavitù. Aveva dimenticato cosa vedessero i loro padroni *illithid* quando guardavano il Popolo. E così, il tradimento, perpetrato da Vilquar nei confronti del Popolo finì con un altro tradimento. Vilquar era tornato per *sapere* ciò che l'occhio di Vilquar non aveva lasciato trasparire, ciò per cui l'occhio di Vilquar è vano. Vilquar *seppe* che, quando l'occhio di Vilquar non aveva più nulla da vedere, l'occhio di Vulquar era inutile."

"Gli *illithid* concessero a Vilquar l'amara ricompensa, aprendo la cavità del suo cranio e divorandone il cervello. Il cadavere di Vilquar fu gettato sui Campi dei Corpi ed il suo sangue bagnò come acqua le grasse erbe velenose."

Messaggio: Quando si decide di guardare le cose senza conoscerle, si tradisce se stessi; quando si sceglie di guardare qualcosa solo per il suo aspetto, tutto ciò che è oltre viene celato. Proprio come Vilquar è stato messo in ombra dalla promessa della ricompensa, gli *illithid* non sapevano della Rivolta. Per quanto abbiano ascoltato le parole di Vilquar, hanno volto lo sguardo altrove; in tal modo, la Rivolta fu libera di colpire. L'occhio di Vilquar dice come il Popolo sia venuto a *conoscenza* della libertà. Ha permesso di *conoscere* che nel Popolo c'è chi non appartiene al Popolo. E persino nella più grande delle menzogne si può avere una grande *conoscenza*.


Quinto Cerchio di Zerthimon

"Zerthimon fu il primo a *conoscere* la via della libertà. Ma non fu il primo a *conoscere* la via della ribellione."

"La *conoscenza* della ribellione venne dalla regina-guerriera Gith, una del Popolo. Aveva servito gli *illithid* come soldato su molti dei Falsi Mondi ed era giunta a *conoscere* la guerra e a portarla nel suo cuore. Possedeva la *conoscenza* di come ci si potesse organizzare al fine di soggiogare gli altri. *Conosceva* il sentiero per il potere, e *conosceva* l'arte di volgere le armi dei conquistatori contro loro stessi. La sua mente era focalizzata; la sua volontà e la sua spada erano una cosa sola e inscindibile ."

"Nel momento in cui *conobbe* Gith, Zerthimon smise di *conoscere* se stesso. Le parole di Gith ardevano come fiamme nel suo cuore e tutti restavano come stregati. Nel sentirla, egli desiderò *conoscere* la guerra. Non *sapeva* cosa lo tormentasse, ma *sapeva* di voler unire la sua spada a quella di Gith. Desiderava esprimere tutto il suo odio e condividere il suo dolore con gli *illithid.*"

"Gith era una del Popolo, ma la sua *conoscenza* di sè stessa era di gran lunga superiore a quella di chiunque Zerthimon avesse mai incontrato. Ella *conosceva* le vie della carne, *conosceva* gli *illithid* ed essendo *consapevole* di sè stessa, *sapeva* come sconfiggerli in battaglia. La forza della sua *conoscenza* era a tal punto grande che tutti coloro che le si affiancavano nel cammino imparavano a *conoscere* qualcosa in più di loro stessi."

"Gith era unica. La sua forza era tale da rendere gli altri a *conoscere* sé stessi. Zerthimon depose le proprie armi ai suoi piedi."

Messaggio: Il numero può dare grande forza, ma c'è più potenza nel singolo consapevole di sé che in molti non consci del proprio essere. La forza non è soltanto nella *conoscenza* di sé ma nel *sapere* come trasmettere tale *conoscenza* ad altri.


Sesto Cerchio di Zerthimon

"Sulle Piane Devastate, Zerthimon disse a Gith che non potevano esserci due cieli. E, sulla scia delle sue parole, giunse la guerra."

"Presso le Piane Devastate, il Popolo ottenne la vittoria sui suoi padroni *illithid* e *conobbe* la libertà. Ma, ancor prima che i fuochi verdi fossero estinti sul campo di battaglia, Gith incitò a continuare la guerra. Molti, la cui sete di sangue era ancora forte, accettarono di seguirla. Ella esortò non solo a sconfiggere gli *illithid,* ma ad annientare tutti gli scorticatori di menti presenti sui Piani. Sterminati gli *illithid*, la guerra si sarebbe estesa a tutte le altre razze che il Popolo avrebbe incontrato."

"Nel cuore pieno di rabbia di Gith ardevano fuochi. Ella viveva nella guerra e in guerra *conosceva* sè stessa. Tutto ciò che i suoi occhi vedevano, ella desiderava conquistarlo."

"Zerthimon disse le prime cose contro la volontà di Gith. Disse che il Popolo *conosceva* già la libertà. Ora essi avrebbero dovuto *conoscere* nuovamente loro stessi e riparare tutto il male fatto al Popolo. Le sue parole esprimevano i sentimenti di molti altri, che erano stanchi della guerra contro gli *illithid.*"

"*Sappi* che il cuore di Gith era molto distante da quello di Zerthimon a questo proposito. A suo dire, invece, la guerra sarebbe dovuta proseguire, gli *illithid* avrebbero dovuto essere annientati. La loro carne non sarebbe più dovuta esistere. Quindi il Popolo avrebbe reclamato i Falsi Mondi come propri. Gith disse a Zerthimon che loro sarebbero stati sotto lo stesso cielo sull'argomento. Queste parole furono come lame sguainate."

"Zerthimon pronunciò la Dichiarazione dei Due Cieli. Sulla scia delle sue parole, venne la guerra."

Messaggio: La devozione di Zerthimon al Popolo era tale che egli volle proteggerlo da sé stesso. Sapeva che gli *illithid* non *conoscevano* sé stessi per via della loro ossessione di potere e di controllo. Perciò, volle fermare Gith prima che potesse portare il Popolo alla morte. Dev'esserci equilibrio in tutte le cose, altrimenti il singolo non avrà motivo di esistere.

Da notare, tuttavia, che l'azione di Zerthimon potrebbe essere intesa come un tradimento, in quanto egli divise il Popolo quando esso era al culmine della propria gloria; forse è proprio per giustificare l'azione di Zerthimon che, nel Quarto Cerchio, si tende a sottolineare l'apprendimento che è stato possibile ottenere a causa del tradimento di Vilquar. Più precisamente: nel Terzo Cerchio, Zerthimon soppresse la sua volontà per ingannare gli *illithid* poi, nel Quarto Cerchio, illustrò i benefici del tradimento. Quindi, nel Sesto Cerchio, Zerthimon divise il suo Popolo prima che sterminasse gli *illithid*. Sono questi dubbi ad aver portato il githzerai Dak'kon ad una profonda crisi di fede che, per un certo tempo, gli ha impedito di *conoscere* veramente sé stesso. Ecco le sue affermazioni in merito: "*Conosci* le mie parole e *conosci* la ferita che lacera il mio cuore. Ho paura che, quando Zerthimon era presso le Colonne del Silenzio, non abbia soppresso la sua volontà. Ho paura che la sua volontà sia stata presa dagli *illithid* e che, quando ha parlato sulle Piane Devastate, le sue fossero in realtà parole loro. Io temo che quello che fece non fosse a beneficio del Popolo ma in favore dei suoi precedenti padroni."


Settimo Cerchio di Zerthimon

"*Sappi* che la Rivolta del Popolo contro gli *illithid* fu costruita nel corso di molti cicli. Molti furono gli appartenenti al Popolo che vissero e morirono sotto la lama del tempo mentre la Rivolta assumeva sempre più consistenza."

"La Rivolta fu forgiata lentamente. Molte lame furono riunite per marcare la carne degli *illithid*. Fu costituita una sorta di organizzazione per controllare i movimenti degli *illithid*, inizialmente confusa e debole, poi più forte, come un bambino che trova pian piano la parola. Con il tempo, i movimenti divennero *chiari,* gli *illithid* osservati. Durante ciò, il loro modo di agire e ragionare divenne perfettamente *noto*."

"Quando il loro modo di agire fu *noto*, molti del Popolo furono riuniti e fu loro insegnato in segreto come schermare le proprie menti e come affilare la propria volontà per usarla come un'arma. Fu insegnata loro la scrittura dell'acciaio e, cosa più importante, venne data loro la *conoscenza* della libertà."

"Queste cose non furono apprese rapidamente. Molte delle strade per la *conoscenza* erano lente e il peso del tempo cadeva su ogni cosa. Dalla *conoscenza* del proprio riflesso su una spada di acciaio alla *conoscenza* di come sottomettere la propria volontà, alla *conoscenza* del proprio io. Il Popolo costruì tutte queste cose e molte altre. Con il tempo, giunsero a *conoscere* le cose nella loro interezza."

Messaggio: Questo Cerchio parla del tempo come se fosse un alleato, non come un nemico. Dice che la pazienza può persino trasformare il più insignificante degli sforzi in un'arma micidiale, capace di colpire al cuore un impero. Le tue vittorie potranno essere piccole ma, con il tempo, potresti ottenere una rivincita ben più grande.


Ottavo Cerchio di Zerthimon

"*Sappi* che una mente divisa divide l'uomo stesso. La volontà e la mano devono essere una cosa solo. Nella *consapevolezza* di ciò, l'individuo si rafforza."

"*Sappi* che, se *conosci* il tuo cuore e sei *consapevole* che sia sincero nel suggerirti come agire, non devi tradirlo solo perché il sentiero è duro. *Sappi* che, senza sofferenza, la Rivolta non ci sarebbe mai stata ed il Popolo non sarebbe mai giunto alla *conoscenza* di sé stesso."

"*Sappi* che non c'è nulla, in nessun Mondo, che possa contrapporsi all' unità. Quando tutti *conoscono* un singolo proposito, quando le mani di tutti sono guidate da una sola volontà e tutte agiscono con la stessa intenzione, i Piani stessi possono essere cambiati."

"Una mente divisa è una mente che non *conosce* sé stessa. Quando è divisa, lacera il corpo in due parti ben distinte. Quando invece il fine è unico, il corpo ne trae forza e vigore. Nella *conoscenza* del proprio essere, si rafforza."

Messaggio: Questo Cerchio parla di concentrazione e disciplina, del modo in cui la mancanza di *conoscenza* possa dividere fisicamente l'individuo. Inoltre, si dilunga sulle debolezze che possono originare le divisioni. Sembra che dica di non rafforzare solo la conoscenza di sé, ma che la concentrazione possa rivelare i punti deboli del nemico. [Grazie a questo Cerchio, i dubbi del githzerai Dak'kon sul conto di Zerthimon sono stati dissolti.]


Bibliografia
1. Liberamente tradotto da "Unbroken Circle of Zerthimon", dal videogioco Planescape Torment (1999) © Black Isle Studios, Wizards of the Coast and Hasbro

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