Scheda: Zeus
Dati generali
- Livello di potenza: Divinità Maggiore
- Titolo: Signore dei Fulmini, Dio del Tuono, Signore degli dèi, titoli minori (vedi testo)
- Epiteti: Olimpio (in qualità di sovrano dell'omonimo reame), Oratrio ("del fulmine" o "del fuoco celeste"), Egioco ("possessore dell'Egida", uno scudo impenetrabile), Il Tonante, Lancia Fulmini, Padre di Dèi e Mortali.
- Genere: Maschile
- Area di influenza: Cieli, Legge, Comando
- Allineamento: Neutrale Puro
- Piano di residenza: Arborea, Reame di Olimpo, Monte Olimpo
- Arma unica: Folgore olimpica, Egida
- Animali preferiti: Toro, aquila, ariete, cigno
- Piante preferite: Quercia
- Colori preferiti: Bianco
- Simbolo: Un pugno che stringe fulmini
Relazioni
- Pantheon: Poteri Greci, Pantheon Greco, Dodici Olimpi
- Coniuge: Era
- Figli: (dopo aver ingoiato la prima moglie Meti) Atena; (con Era) Ares, Ebe, Ilizia, (forse) Eris; (con alte amanti) Apollo e Artemide, Ermes, Persefone, Dioniso, Mida, Perseo, Eracle, Elena, Minosse, le Muse; altri figli.
- Divinità alleate: no
- Divinità nemiche: Il Daghdha
- Manifestazioni e forme alternative: no
Seguaci
- Adoratori: no
- Allineamento dei chierici: Tutti oppure CB, CN, NB
- Domini divini: Aria, Gloria, Inquisizione, Nobiltà, Forza, Tempeste oppure Aria, Bene, Caos, Forza, Nobiltà, Tempo Atmosferico
- Mantelli psionici: no
- Arma preferita: Lancia corta o mezza lancia
Descrizione
Zeus, signore del fulmine, è il dio principale del Pantheon Greco.
Quando si manifesta fisicamente come avatar, appare sotto forma di un possente maschio umano alto circa 4,5 metri. Porta capelli bianchi e una lunga barba regale del medesimo colore. Indossa una tunica bianca e il suo scudo, l'Eegida (Aegis), che ritrae la testa della prima medusa. Al suo fianco è sempre presente un'aquila gigante celestiale dalle piume bianche. [3]. Il suo avatar disdegna le armature, perciò non è mai stato visto indossarne una.
Titoli ed epiteti
Oltre ai suoi epiteti più celebri, Zeus possiede molti titoli minori, che evidenziano l'importanza e la complessità della sua figura. Tra di essi ci sono: "Colui che Previene i Mali", "Generoso", "Inventore", "Consigliere", "Colui che Scende in Terra", "Polveroso", "Benigno", "Dio dei Giuramenti", "Indulgente", "Guida del Fato", "Altissimo", "Ospitale", "Saettante", "Re", "Ordinatore", "Purificatore", "Salvatore", "Possente", "Supremo", "Folgore" e "Belligerante". [3]
Ruolo
Anche se è il più giovane dei sei figli originali di Crono e Rea, Zeus ha preso il ruolo di pezzo grosso grazie alla sua forza e alle sue scaltre gesta nello spodestare il loro tirannico padre. [2] Dopo aver liberato i suoi fratelli dallo stomaco di Crono tramite un emetico, li ha infatti guidati in una rivolta contro di lui. [3] Oggi, armato con fulmini forgiati dai ciclopi, Zeus mantiene la propria posizione tramite timore e paura. Quando gli altri poteri hanno un disaccordo che non possono risolvere, o quando minacciano di fare a pezzi l'Olimpo con i loro litigi, Zeus si mette in mezzo e li rimette in riga con mano pesante. [2]
Le barbegrigie sostengono che Zeus sia l'incarnazione della ragione e dell'emozione unite insieme. A dire la verità, egli è molto più spesso passionale che logico, e ciò gli ha causato problemi senza fine. [2]
Rapporti con altri poteri
Figli e amanti
Anche se marito di Era, Zeus è lussurioso, e si dice che abbia più figli fra i mortali di quanti persino la moglie riesca a contare. [2] Tra questi, sono incluse molte divinità e diversi mortali fuori dal comune: gli dèi sono Ares, Atena, Apollo, Artemide, Ermes, le Muse e le Grazie; [3] Efesto, pur essendo spesso incluso fra i figli di Zeus, è invece figlio della sola Era come Atena lo è del solo Zeus. Tra i molti mortali, invece, figurano molti avventurieri di statura eroica; [3] tra questi, Eracle e Dioniso sono nati come mortali ma sono in seguito riusciti ad assurgere allo status divino.
Generalmente, Zeus ha buone intenzioni, ma non si può evitare di pensare che abbia preso Era per moglie come gesto simbolico per placare la sua gelosia e affermare il suo posto come capo del pantheon. [2] Molti saggi, d'altro canto, sostengono che le sue unioni con donne mortali non siano dettate solo dalla passione ma siano volte ad affermare l'ordine in modo più capillare attraverso la generazione di figli destinati a preservarlo.
Zeus e i Celti
Non è un segreto che a Zeus non importi molto del Daghdha, il reggente del pantheon celtico, ed il sentimento è del tutto reciproco, dato che il Daghdha non pensa che gli olimpici siano una sfida per la sua cricca e crede, inoltre, che i Greci siano troppo pieni di loro stessi. Dicerie fra i preti affermano che il Daghdha abbia tirato recentemente un brutto scherzo a Zeus, e questo non aiuta. In ogni caso, il leader dei Celti non devierà dalla propria strada per convincere Zeus e, allo stesso modo, il Tonante non offirà alcuna pace. La loro faida ribollente prima o poi potrebbe esplodere in una guerra a tutto campo. [2]
Il palazzo di Zeus
Il palazzo di Zeus si trova sul punto più alto dell’Olimpo, ed è dotato di sale tappezzate d’oro e gemme preziose. Statue di Zeus ed Era delineano le sale; si dice che il Tonante le animi per dissuadere i visitatori indesiderati – ed anche per muoversi per il reame senza attirare troppa attenzione (la radiosa gloria di Zeus è sufficiente ad uccidere qualsiasi mortale che lo guardi direttamente). Certo, una statua che cammina si nota parecchio, ma non ha lo stesso effetto della presenza del potere in persona. [2]
Anche la moglie di Zeus governa in queste sale, ed è a causa sua che egli si camuffa per sgattaiolare via nelle sue scappatelle. Era tiene sempre d’occhio suo marito, ma questo non lo ferma dal tentare di fuggire dai marmi bianchi del loro palazzo. Per il dio ribelle, a volte questo luogo sembra più che altro una gabbia. [2]
Si dice che Zeus abbia due giare innanzi all’entrata del tempio, una riempita con le qualità del male e l’altra con quelle bene. Solo il potere sa riconoscere i due contenitori. Zeus usa le due giare per benedire o maledire i mortali, mischiando le qualità per creare lo spirito umano. Se una zolla rubasse una delle due giare, potrebbe diventare una vera e propria forza del bene o del male – ma farà meglio a scegliere bene quale prendere, per non parlare del fatto che trovare un posto lontano dalle grinfie degli Olimpici è praticamente impossibile ed essi la schiacceranno di sicuro. [2]
Dogma
In quanto reggente del pantheon greco Zeus controlla gli eventi del multiverso.1 La sua chiesa insegna che nulla accade senza il consenso di Zeus. Ogni benedizione o maledizione che colpisca i mortali è voluita dagli dèi, il che significa soprattutto da Zeus, anche se le altre divinità olimpie spesso contestano le sue decisioni. Zeus è piuttosto volubile nell'amministrare la giustizia universale e spesso ha i suoi beniamini, che possono cambiare in un batter d'occhio. Tuttavia, Zeus si preoccupa della vita mortale, come un padre lontano si occupa dei suoi figli. Non invia mai distruzioni, a meno che non esista un motivo, reale o immaginario, per farlo. La sua chiesa insegna che il destino dei mortali risieda nell'accettare tutto ciò che Zeus invia loro, nel bene o nel male. [3] Zeus promuove l'applicazione della giustizia anche al costo di apparire impietoso. Non esercita la vendetta ma una severa imparzialità.
Adoratori e clero
Sei mai stato colpito da una saetta là dove non batte il sole?2
I seguaci di Zeus sono generalmente buoni, anche se tendono ad affidarsi alla propria forza piuttosto che a seguire vie pacifiche. I suoi chierici occupano una posizione di privilegio all'interno del clero delle divinità olimpie. Come Zeus è il re degli déi, i membri del suo clero sono i capi tra i sacerdoti. Nessu chierico del Pantheon Greco si preoccupa molto delle gerarchie ecclesiastiche, ma se il patrono che si venera è il capo del suo pantheon, si tende ad ottenere automaticamente un po' più di rispetto. [3]
I chierici di Zeus indossano tuniche bianche e offrono sacrifici mensili nei grandi templi a lui dedicati, che si trovano in ogni luogo in cui sia venerato il Pantheon Greco; anche le più piccole città ospitano strutture grandiose e impressionanti per onorare il re degli dèi. [3] I sacerdoti di Zeus sono spesso chiamati come giudici per dirimere le liti o per esprimere pareri. Molti combattenti fanno voto di servire Zeus, divenendo suoi Paladini, e vagando per il mondo per portare la giustizia agli oppressi.
Consigli interpretativi
I chierici di Zeus esercitano la giustizia e appianano le controversie. Non tollerano le ingiustizie, o quelle che ai loro occhi sono percepite come tali, e sono pronti a gettarsi in battaglia per opporsi ad esse in ogni occasione.
Tramiti
Per ciò che riguarda i tramiti, Zeus usa principalmente i suoi figli. Il più potente di loro è Eracle, che si dice sia l’uomo più forte ad aver mai camminato per la faccia del Piano Materiale. Tuttavia, visto che è il figlio di un’altra donna, Era non è molto entusiasta dell’eroe ed è solita ostacolarlo a tal punto che è meglio per Zeus non usare Eracle in nessun modo. [2]
(IMPORTANTE! POLICY: Gran parte del testo è liberamente tratto e in parte adattato dalle fonti citate e comunque dalle pubblicazioni Dungeons & Dragons della TSR e della Wizards of the Coast, nonchè dalle traduzioni ufficiali della 25 Edition, oltre ad altre fonti come le pubblicazioni della PAIZO Publishing per Pathfinder, che mantengono i diritti, intellettuali e non, sull'ambientazione e i suoi elementi. Allo stesso modo tutte le immagini sono coperte da copyright e vengono presentate senza alcuno scopo di lucro, corredate di autore e proprietario, e pertanto non sono riproducibili o utilizzabili in nessun ambito commerciale.)



























